L’ULTIMA APPARIZIONE IN TV
“Si sta in vita per obbedire alle necessità della vita. Io l’ho scritto nel libro. Ma non lo penso… Non ho ancora capito perché si sta in vita ma ci sto”, ammetteva nel corso della sua ultima apparizione tv. Piena di energia, combattiva e sicura di voler vivere fino all’ultimo, Anna Marchesini non si è mai fatta battere dalla malattia: “Quando ero piccola io, la vita e la morte andavano a braccetto”, disse a un certo punto a Fazio. Più volte ironizzò sul suo stato, strappando sorrisi amari al pubblico in studio e a casa: “C’è un’estrema unzione? Nel caso vorrei essere cremata, eh”. “E poi, caro Fabio, non capisco perché tu mi abbia invitata in trasmissione il 2 novembre. Sai che questo è il giorno in cui si commemorano i defunti, sì?”. Poi lo elogiò: “In generale non farei nulla, a parte qualcosa con te, nella tv di oggi. Nessuno mi garantirebbe di poter parlare liberamente, per esempio della retorica del femminicidio. Preferisco il teatro”. (agg. di Rossella Pastore)
LA MALATTIA
“Sono così interessata, appiccicata, morbosamente ghiotta, obesa di vita, sono così interessata della vita che mi interessa pure la morte, che di essa è il finale e non è detto. Quindi mi astengo dal giudizio che sia qualcosa di bello o di brutto perché è qualcosa che ci accade, e tutto quello che ci accade è osservabile. Tanto più l’indicibile”. Così Anna Marchesini parlava della malattia prima della dipartita. L’attrice e comica orvietana soffriva da anni di artrite reumatoide, una male degenerativo che nell’ultimo periodo le causò la perdita definitiva della funzionalità articolare. Nell’intervista rilasciata al Corriere, la Marchesini diceva di non temere la morte, tantomeno la malattia: l’artrite non le tolse mai la carica intrinseca che da sempre l’aveva contraddistinta, nemmeno negli ultimi giorni di un anno fa. (agg. di Rossella Pastore)
Una gravissima malattia, lunga a sofferta, si è portata via un anno esatto fa Anna Marchesini, una delle più grandi artiste e comiche donna nel nostro Paese. Membro del Trio con Tullio Solenghi e Massimo Lopez, hanno fatto divertire l’Italia per oltre vent’anni tra sketch, scenette, film e battute lampo, in tutte le salse e in tutte le forme, con una delicatezza e una parallela ironia pungente che li ha consacrati autentici “mostri” dello spettacolo e comicità italiana. La tremenda artrite reumatoide ha fatto soffrire, tenuto lontana dalla scena la grande Anna negli ultimi anni di carriera: eppure, in quell’ultima apparizione nella celebre intervista con Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, con pure i segni evidenti della malattia, steppe stare fino all’ultimo sul palcoscenico, scherzando anche della sua malattia, «il pubblico dovrebbe darmi ora l’estrema unzione!». Come ricorda oggi Aldo Grasso in un lungo memoriale sul Corriere della Sera, Anna Marchesini seppe trasmettere in quei pochi attimi dell’ultima intervista tutto il segno e tutto il valore della sua opera teatrale e televisiva dei tanti anni addietro, con un pensiero fisso, “la vita”. «Sono così interessata, appiccicata, morbosamente ghiotta, obesa di vita, sono così interessata della vita che mi interessa pure la morte, che di essa è il finale e non è detto. Quindi mi astengo dal giudizio che sia qualcosa di bello o di brutto perché è qualcosa che ci accade, e tutto quello che ci accade è osservabile. Tanto più l’indicibile», seppe dire a pochi momenti dalla morte che ormai sopraggiungeva.
UN ANNO SENZA ANNA MARCHESINI: TRA MALATTIE, IRONIA E OMAGGI
IL RICORDO DEL TRIO
Lopez-Marchesini-Solenghi: inseparabili, divertenti, ironici e sempre con un’idea nuova della comicità e della stessa recitazione. Al funerale un anno fa c’erano ovviamente tutti e due e hanno voluto salutare e ricordare fino all’ultimo quella loro amica, collega e musa ispiratrice, come raccontavano gli stessi Solenghi e Lopez nei giorni della sua dipartita. «Il Trio sia con voi e con il suo spirito. La gente rideva di questa cosa, adesso ci troviamo nella realtà e dobbiamo fare in modo che ritorni tutta la fantasia in noi, non per non accettare la realtà perché la realtà si accetta, ma il Trio continua», raccontava Massimo Lopez circa un anno fa in una lunga intervista a Repubblica.tv. «Quando ho ricevuto la notizia è stato come se fosse andata via la luce, come se si fosse spenta, perché lo strappo è stato forte. Però si è riaccesa subito perché il suo cuore era tanto grande e lei ci ha insegnato a non accontentarsi della situazioni facili. E anche nelle cose che abbiamo scritto c’è stata una ricerca minuziosa e tutta questa ricerca è nata da un cuore grande, c’è poco da fare». Seppero far ridere l’Italia intera, facendo infuriare invece un Paese delicatissimo e sotto la guerra come l’Iran a fine anni Ottanta: «Nel 1986 si esibirono nello spazio comico di «Fantastico», provocando con uno sketch satirico l’ira dell’ayatollah Khomeini (interpretato da Solenghi, mentre Lopez parodiava Reagan e la Marchesini vestiva i panni della «sora Khomeines», sgangherata madre del capo religioso) e dell’ambasciata iraniana», ricorda oggi Aldo Grasso. «Ma che sono queste facce? Sembra un funerale…», disse Solenghi nel discorso funebre per la “sua” Anna, facendo ridere l’intera Chiesa di Sant’Andrea ad Orvieto. Anna Marchesini era così, unica e in fondo, inimitabile.
LA DEDICA SPECIALE NELLA PUNTATA DI “TECHETECHETÈ”
Per la puntata di oggi 30 luglio 2017 si ricorda, ad un anno dalla morte, la grande comica Anna Marchesini: esattamente come un anno fa, il programma di filmati e ricordi campione d’ascolti della Rai ripropone i pezzi e gli sketch migliori della lunghissima carriera della comica nata nel Trio con Solenghi e Lopez. «Dalla signorina Carlo alla bella Figheira, da Cenerentola alla Lollobrigida, dalla madre badessa de “I promessi sposi” alla sessuologa Merope Generosa. E ancora, imitazioni, parodie e gli sketch più divertenti, sia da sola che con il celebre Trio composto con i colleghi Massimo Lopez e Tullio Solenghi», scrive la Rai lanciando la puntata di questa sera (ore 20.35, Rai1). Le risate sono assicurate in prima serata questa sera, come tante prime serate la Marchesini ha saputo far ridere un’Italia intera passando programmi e presentatori di tante epoche ma rimanendo salda e ferma nella sua professione. Far ridere e far riflettere, a volte (anzi spesso) facendolo nello stesso fulgido momento.