Il giallo che ruota attorno alla scomparsa di Biagio Carabellò, il 47enne del quale non si hanno più notizie dal 23 novembre 2015, torna centrale nel corso dello speciale di Rai3 di Chi l’ha visto, in onda stasera. Quasi un mese fa è giunta la notizia che in tanti attendevano e che va a confermare la falsificazione del testamento da parte di Simona Volpe. Qualche mese fa, come ricorda Il Resto del Carlino, fu eseguita una perizia calligrafica con protagonista la Volpe, il cui risultato ha confermato come la donna ereditò tutti i beni di Elisabetta Filippini, la compagna morta di cancro di Carabellò, attraverso un falso testamento. La grafologa Rossella Picciolli, nominata dalla procura, è giunta a questa conclusione dopo una attenta analisi della scrittura del testamento e del saggio grafico che la stessa Simona Volpe era stata chiamata ad stilare lo scorso 18 aprile al cospetto dei Carabinieri. Dopo i risultati di questa importante perizia, la procura ha inviato un avviso di fine indagine per falsificazione e soppressione di testamento a carico di Simona Volpe nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa misteriosa di Biagio Carabellò, la quale resta ancora avvolta dal mistero, a distanza di quasi due anni. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



Uno dei misteri italiani che racchiudono maggiori dubbi ed elementi non chiariti è senza dubbio quello di Biagio Carabellò, il 47enne scomparso a Bologna il 23 novembre 2015 del quale si sono smarrite completamente le tracce. “Speciale Chi l’ha Visto”, condotto da Federica Sciarelli nella prima serata televisiva di Rai 3 di mercoledì 5 luglio, proverà a riassumere gli aspetti chiave di una vicenda come detto ancora avvolta nel più fitto mistero. Ci sono infatti degli aspetti della scomparsa di Biagio che lasciano pensare come l’uomo non si sia certo allontanato volontariamente: inoltre la questione sembra tutt’altro che sepolta nell’oblio, visto che dopo oltre un mese e mezzo di silenzio, il telefonino di Biagio che era scomparso con lui è risultato di nuovo attivo, acceso. Dunque Biagio o chi si era impossessato del suo cellulare avevano utilizzato di nuovo l’apparecchio: ancora però non si è riuscito a capire di chi si trattasse, anche se i sospetti si sono concentrati sulla figura di Simona Volpe.



Una donna amica di Biagio Carabellò, che non è riuscita a scagionarsi dai sospetti relativi alla falsificazione del testamento della moglie di Biagio, Elisabetta Filippini, scomparsa a causa di una malattia nel 2010. Gli inquirenti negli ultimi mesi hanno raccolto testimonianze che spiegavano come Simona Volpe fosse in realtà amica di Biagio Carabellò ma non di Elisabetta Filippini. La Volpe frequentava assiduamente la casa dei due coniugi, ma secondo queste testimonianze la Filippini si era lamentata più volte dell’invadenza della presenza della Volpe in casa. E’ apparso dunque inverosimile che dopo la sua morte, la Filippini avesse nominato la Volpe sua erede universale: un lascito che peraltro escludeva anche gli enti di beneficenza con i quali Elisabetta Filippini collaborava praticamente da sempre. Il dubbio che ha investito la Volpe riguarda il fatto che Biagio avrebbe potuto rivelare particolari scottanti sui reati di distruzione e occultamento di testamento olografo di cui la Volpe è accusata.



A distanza di oltre un anno e mezzo dalla scomparsa di Biagio Carabellò, gli inquirenti non sono riusciti a capire ancora con certezza quali siano stati gli spostamenti del 47enne bolognese nel giorno della sua scomparsa. Rispetto a quanto inizialmente creduto, Biagio sarebbe tornato a casa prima di uscire nuovamente e sparire, per riportare nella sua abitazione alcuni medicinali. Inoltre, in questo periodo “finestra” tra l’ultima volta in cui è stato visto dalla sua famiglia e la sua scomparsa, Biagio potrebbe aver subito un’aggressione nella sua camera da letto, come testimoniato da alcune macchie che lascerebbero presagire ad una colluttazione. I frammenti del caso sono però ancora molto confusi a distanza di tempo, e al momento l’unica pista tra i sospettati porta a Simona Volpe, per la quale però non ci sono rilevanze per l’eventuale omicidio di Biagio Carabellò, ma solamente i sospetti per la falsificazione del testamento della Filippini, accuse che sono costate alla Volpe il sequestro dei beni.