E’ arrivato il momento di una serata di cinema esotico su Rai Tre con la proiezione alle 21.20 del film Timbuktu. Diretto dal mauritiano Abderrahmane Sissako nel 2014 ha concorso per la Palma d’oro a Cannes nel 2014 ed è stato candidato come miglior film straniero agli Oscar del 2015 senza però riuscire a vincere. E’ un film molto interessante e delicato, di certo però non adatto a tutto il pubblico ma apprezzato soprattutto da chi ama il cinema d’autore. Dal trailer, clicca qui per il video, ci rendiamo conto di trovarci di fronte a un film complesso e che però ha tante cose da insegnarci e trasmetterci. Su Rai Tre va in onda il film Timbuktu che potremo seguire anche in diretta streaming, grazie al portale di Rai Play, sui nostri dispositivi mobili come pc, tablet e smartphone cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)



Realismo e lirismo trovano la giusta contrapposizione in Timbuktu, un film a volte poco realista ma reale nei sentimenti e nel dramma che vuole rappresentare. Due anni dopo la sua uscita nelle sale e la candidatura ai Premi Oscar 2015 come Miglior Film Straniero, la pellicola arriva su Rai3 in una prima serata struggente e che il pubblico della terza rete difficilmente dimenticherà. A rendere tutto questo possibile non sono solo i paesaggi che fanno da sfondo al film ma anche uno degli attore più famosi, Abel Jafri. L’attore, classe 1965, di origini tunisine, ha fatto davvero tanta gavetta nella vita e non solo al cinema dove spesso e volentieri ha accettato anche ruoli minori (come un guardiano del tempio ne La Passione di Cristo di Mel Gibson) ma anche tanta tv e serie. L’attore non si ferma alla recitazione ma arriva anche all’insegnamento. Nel suo curriculum, Jafri può vantare anche il ruolo di insegnante nella scuola di Cinema City fondata da Luc Besson a Saint Denis.



, è il film che andrà in onda su Rai 3 oggi, giovedì 6 luglio 2017. Una pellicola drammatica che è stata realizzata nel 2014 dal produttore francese Sylvie Pialat per la regia di Aberrahmane Sissako che si è occupato anche del soggetto e della sceneggiatura. Il montaggio è stato eseguito da Nadia Ben Rachid con le musiche della colonna sonora che sono state composte da Amin Bouhafa mentre il ruolo di direttore della fotografia è stato assegnato a Sofian El Fani. Questo film ha ottenuto un certo successo anche a livello di premi vinti. Tra i maggior riconoscimenti c’è da sottolineare la nomination ai Premio Oscar del 2015 come Miglior film straniero ed inoltre ai Premi Cesar ha portato a casa nell’ordine il Miglior Film, il Miglior Regista, la Miglior sceneggiatura originale, la migliore fotografia, il miglior montaggio, miglior sonoro e miglior colonna sonora. La pellicola è stata girata nel corso dell’anno 2012 ed in particolare tra lo stato della Mauritania e quello del Mali. Tra i principali protagonisti c’è l’attore e regista tunisino Hichem Yacoubi che molti ricorderanno per aver preso parte nel corso della carriera ad un paio di pellicole di livello assoluto come il film di Steven Spielberg, Munich e la pellicola Il profeta diretta da Jacques Audiard.



, il film in onda su Rai 3 oggi, giovedì 6 luglio 2017 alle ore 21.20. Una pellicola di genere drammatica nata da una coproduzione franco -mauritana, realizzata nell’anno 2014 dal produttore francese Sylvie Pialat per la regia di Aberrahmane Sissako che è anche l’autore del soggetto e colui che ha rivisto la sceneggiatura. Nel cast sono presenti diversi attori abbastanza noti anche dal pubblico italiano come nel caso di Ibrahim Ahmed, Abel Jafri, Hichem Yacoubi, Toulou Kiki e Fatoumata Diawara. Ma vediamo nel dettaglio la trama del film.

La pellicola è ambientata nella città di Timbuktu che da città di tolleranza e di pace è divenuta oggi oggetto di mire di un gruppo di estremisti che in qualche modo la controllano e la governano con leggi del tutto anomale e senza senso. Gli estremisti infatti sentono di imporre su tutto e su tutti il proprio stato delle cose, proibiscono il calcio, la musica, il fumo, hanno inoltre dichiarato che per le donne vi deve essere un codice di abbigliamento che è risultato davvero molto rigido.

ÙKidane è un uomo tranquillo e pacifico, a tratti solitario che ha deciso di godersi la sua famiglia e la sua esistenza lontano da quella città che può provocare solo numerosi problemi ai suoi cari. Vive infatti alle rive del fiume Niger e qui Kidane svolge il suo lavoro di pastore. A collaborare insieme a lui vi è un uomo di nome Issan, dodicenne che lo aiuta e lo sostiene in tutte le mansioni che i due pastori devono affrontare.

Nei pressi del luogo in cui abitano vi è un uomo di nome Amadou che è noto a tutti per essere un pescatore con un indole un po’ folle e spericolata. Amadou infatti un giorno senza alcun motivo spara al gregge di Kidane. Il pastore è sconvolto, sa della pericolosità dell’uomo e allo stesso modo però deve riuscire a proteggere sia il suo lavoro quindi il gregge ma anche e soprattutto la sua famiglia. Per un caso fortuito, quasi accidentalmente Kidane uccide Amadou, da qui in poi un escalation di avvenimenti che in qualche modo cambiano per sempre la sua vita e quella della sua famiglia e allo stesso tempo danno modo al destino di scorrere veloce seguendo il suo corso.