Elsa Martinelli è morta a Roma nella casa di Via Flaminia. Nata nel 1935 a Grosseto, l’attrice purtroppo era malata da molto tempo. Scoperta da Kirk Douglas ha di seguito lavorato con i più grandi del cinema: da Orson Welles a Mario Monicelli, da Roger Vadim ad Alberto Lattuada. I funerali si svolgeranno a Roma martedì 11 luglio alle ore 11 presso la chiesa Santa Maria del Popolo. Elsa si è sposata nel 1957 con il conte Franco Mancinelli Scotti di San Vito, ha avuto una figlia, Cristiana, che come lei, fa l’attrice. Nel 1968 si è risposata con il fotografo e designer Willy Rizzo. Grandissima icona di stile e sopraffina eleganza, Elsa Martinelli ha incantato Hollywood durante il dopoguerra. La sua infatti, più che una storia aveva i contorni del classico “sogno italiano” andato a buon fine. Le sue origini infatti, erano molto umili. Sei sorelle e un fratello, suo padre faceva il contadino. Dopo aver conquistato la quinta elementare, per Elsa si è passato subito al lavoro. Dapprima in un negozio di cappelli, poi commessa in un bar del centro di Roma e cassiera in Via Po. Rivoluzionaria, bellissima e longilinea (andava controcorrente mettendo da parte le maggiorate dell’epoca), la svolta arrivò con l’incontro dello stilista Roberto Capucci, che l’aveva notata in un negozio di Via Frattina. Dal “colpo di fulmine” artistico alle passerelle dell’alta moda il passo fu breve. Di seguito, Kirk Dounglas la vuole per “Il cacciatore di indiani”. Era il 1955 quando ad appena 20 anni, Hollywood era praticamente nelle sue mani. I registi impazzivano per lei, fascino androgino, voce roca e sensuale, moderna ed anticonformista. La “non” diva nata già cool. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



Elsa Martinelli, scomparsa all’età di 82 anni, merita di essere ricordata per una lunga e proficua carriera artistica. Di sicuro, una delle sue interpretazioni più intense, che la consacrarono di fronte al pubblico internazionale con la vittoria dell’Orso d’Argento a Berlino, fu quella relativa a “Donatella”, film del 1956 di Mario Monicelli. Nella parte della protagonista, Elsa Martinelli interpretò una ragazza di umili origini che, grazie alla sua onestà e alla riconsegna di un portafoglio prezioso a una ricca signora americana, vede spalancarsi di fronte a se le porte dell’alta società. Grazie a questa opportunità Donatella conoscerà Maurizio (Gabriele Ferzetti), sua anima gemella all’inizio titubante per le umili origini che Donatella gli aveva nascosto, ma poi capace di abbandonarsi all’amore anche grazie all’ex fidanzato di Donatella, Guido (Walter Chiari), donnaiolo ma di buon cuore e capace di capire come fosse in realtà Maurizio l’uomo giusto per il futuro di Donatella. (agg. di Fabio Belli)



Sono tantissimi gli attori e personaggi dello spettacolo che hanno voluto dedicare un saluto a Elsa Martinelli. La Audrey Hepburn italiana è venuta a mancare a ottantadue anni e ora sono tantissimi i messaggi che sicuramente riportano alla mente situazioni legate al passato glorioso di questa artista. Tra i tanti che si sono pronunciati c’è anche Giulio Base, attore che di recente ha partecipato al reality show L’Isola dei Famosi. Pubblicato una foto di Elsa Martinelli quando era giovane ha commentato: “La bellezza, la classe e l’eleganza di Elsa Martinelli, Riposa in pace“, clicca qui per la foto e per i commenti dei follower. Sicuramente è un messaggo che condensa in tre parole quella che è una grandissima artista. (agg. di Matteo Fantozzi)



È morta Elsa Martinelli, l’attrice che ha conquistato Hollywood nel 1955, quando aveva solo vent’anni. Malata da tempo, si è spenta all’età di 82 anni nella sua casa romana. Lutto nel mondo del cinema per la scomparsa di un’icona di eleganza e glam senza tempo. Elsa Martinelli è il simbolo anche del “sogno italiano” del dopoguerra. Di origini umili, ha il salto nel glamour internazionale nel suo destino. Notata dallo stilista Roberto Capucci, viene subito lanciata nell’alta moda: il couturier perde la testa per lei quando la vede in una boutique di via Frattina, dove faceva la commessa. Il suo fisico longilineo e la sua naturale eleganza, la sua altezza rivoluzionaria, la portano sulle passerelle. Compare sulla copertina di Life, attirando l’attenzione di Kirk Douglas che la vuole per Il cacciatore di indiani. Così comincia una carriera cinematografica prolifica, visto che lavora ad una settantina di film.

«È stata la più sexy di tutte», disse di lei una volta Carlo Vanzina. Elsa Martinelli, considerata la Audrey Hepburn italiana, convince anche la critica più severa e, infatti, nel 1956 vince l’Orso d’argento al Festival di Berlino come miglior attrice grazie a Donatella di Monicelli. Un anno dopo sposa il conte Franco Mancinelli Scotti di San Vito, da cui ha una figlia, Cristiana, anch’essa attrice. Divorzia e dopo dieci anni sposa il fotografo e designer Willy Rizzo. Nel mezzo una vita di viaggi e feste, serate con Gary Cooper e notti di passione con Frank Sinatra. Vanta anche un disco come cantante, ma si è cimentata anche come presentatrice del Festival di Sanremo nel 1971 con Carlo Giuffrè. Si è divertita anche come giornalista. Nel 1995 si è raccontata nell’autobiografia “Sono come sono. Dalla Dolce vita e ritorno“. Nel 2005 invece è tornata in tv in prima serata su Raiuno nella terza stagione della miniserie Orgoglio.