, è il film che andrà in onda su La7 oggi, domenica 9 luglio 2017. Una pellicola caratterizzata dai generi drammatico e storica che è stata diretta da Otto Preminger con il soggetto che è stato scritto da Leon Uris e con la sceneggiatura di Dalton Trumbo e la fotografia è stata sviluppata da Sam Leavitt, il montaggio del film è stato realizzato da Luois R. Loeffler con le musiche della colonna sonora che sono state composte da Ernest Gold e con la scenografia di Richard Day. La pellicola è stata prodotta negli Stati Uniti d’America nel 1960 e la sua durata si estende per ben 208 minuti. Exodus ha vinto il premio Oscar come miglior colonna sonora nell’edizione del 1961 ed ha ricevuto la nomination per la miglior fotografia e il miglior attore non protagonista per l’interpretazione di Sal Mineo. Quest’ultimo, nella stessa categoria, ha ottenuto anche un Golden Globe, e il film ha ottenuto la nomination come migliore colonna sonora e come attrice debuttante (Jill Hayworth). Exodus ha vinto anche un Grammy per la miglior colonna sonora e la miglior canzone dell’anno. Fonte wikipedia
Stasera va in onda su La7 il film Exodus della durata di 208 minuti. La pellicola del 1960 è stata diretta da Otto Preminger regista nato a Vyznycja e poi naturalizzato americano. Il debutto davanti alla macchina da presa arriva nel 1931 con il film Il grande amore. L’artista tra la fine degli anni trenta e il decennio successivo realizza un capolavoro dopo l’altro, diventando uno dei registi più famosi del mondo. Exodus arriva nel 1960 appena dopo la regia di Anatomia di un omicidio e subito dopo girerà Tempesta su Washington altro film che otterrà grande successo. La razionalità e l’ottimo sviluppo della trama rendono il film interessante e avvincente, pieno di momenti importanti e di possibilità che riescono a regalare al pubblico soddisfazioni non da poco. Staremo a vedere se Exodus sarà seguito stasera. (agg. di Matteo Fantozzi)
, il film in onda su La7 oggi, domenica 9 luglio 2017 alle ore 21.10. Una pellicola di genere storica del 1960 che è stata diretta da Otto Preminger (Anatomia di un omicidio, Buongiorno tristezza, Vertigine) ed interpretata da Paul Newman (La gatta sul tetto che scotta, Intrigo a Stoccolma, Butch Cassidy), Eva Marie Saint (Fronte del porto, Intrigo internazionale, Il mio amico a quattro zampe) e Ralph Richardson (Il difensore misterioso, La cittadella, Il dottor Zivago). La trama del film è tratta dal romanzo Exodus, scritto nel 1958 da Leon Uris. Film e romanzo narrano la burrascosa nascita dello Stato di Israele e la storia della nave da carico Exodus, che ha portato in Palestina oltre 600 ebrei sionisti. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
Poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Kitty Fremont (Eva Marie Saint) è un’infermiera impiegata presso l’isola di Karaolos, qui sono confluiti numerosi ebrei sopravvissuti all’Olocausto, il cui obiettivo era immigrare illegalmente in Palestina, all’epoca sotto il controllo britannico. Ari Ben Canaan (Paul Newman) è uno degli ospiti dell’isola, che fingendosi un ufficiale britannico intende portare clandestinamente in Palestina oltre 600 ebrei con una nave cargo. Ben Canaan riesce a partire con la nave, fingendo di dover riportare gli ebrei in Germania, ma ben presto il suo trucco viene scoperto.
Quando gli inglesi bloccano l’imbarcazione e minacciano di abbordarla, Ben Canaan dichiara di essere disposto a farla saltare in aria con tutti i suoi occupanti, pur di non consegnarsi agli inglesi. Gli ebrei sulla nave cominciano quindi un lungo sciopero della fame per forzare la mano al governo inglese e perorare la causa sionista. Karen è fra i pochi che vengono ammessi a bordo, e l’infermiera si rende velocemente conto di quanto la salute e la vita stessa degli ebrei sia in pericolo. Dopo una lunga attesa la nave riesce a salpare alla volta della Palestina, ma qui i paesi arabi stanno montando un’opposizione sempre più tenace all’arrivo di un gran numero di ebrei appoggiati da britannici ed americani. La creazione di uno stato si Israele sembra ancora in alto mare, e i sionisti si dividono in chi vorrebbe una soluzione pacifica e chi è disposto ad imbracciare le armi, pur di conquistare la terra dei propri avi.