Non ci sta Angelina Jolie a passare per l’arpia disposta ad ogni crudeltà, anche con i bambini, per far sì che il suo prossimo film da regista riesca positivamente. L’interprete, impegnata nella direzione della pellicola First They Killed My Father, che si propone di raccontare il terrificante regime imposto dagli Khmer Rossi negli anni Settanta attraverso i ricordi dei sopravvissuti, secondo un articolo di Vanity Fair avrebbe utilizzato dei metodi poco ortodossi per selezionare la piccola protagonista della sua nuova pellicola. Pare infatti che la Jolie abbia messo i bambini dinanzi ad un’importantissima somma di denaro, chiedendogli poi per cosa avrebbero voluto utilizzarli. Alcuni di questi bambini, secondo alcuni rumours, di fronte a questa tentazione hanno risposto prendendo i soldi e scappando, ma una bambina in particolare ha catturato l’attenzione di Angelina. Pare infatti che Sroi Moch sia stata scelta perché, dopo averli fissati a lungo, abbia risposto che l’unica ragione per cui avrebbe potuto decidere di prenderli era assicurare al nonno una degna sepoltura, visto che la sua famiglia non aveva potuto farlo.
ANGELINA JOLIE RISPONDE ALLE ACCUSE
“MAI OFFERTO SOLDI AI BAMBINI”
Come detto, però, Angelina Jolie non ha alcuna intenzione di passare per la strega di turno. Ecco perché ha diffuso un comunicato per spiegare la sua posizione in merito alle pesanti accuse:”È stata presa ogni misura per assicurare che i bambini potessero prendere parte alla produzione in sicurezza, comfort e serenità, dal momento della prima audizione a oggi (…). Tutti hanno lavorato per fare in modo che nessuno rimanesse turbato nel partecipare a una ricostruzione di un loro periodo storico così doloroso. Sono molto dispiaciuta del fatto che un esercizio di improvvisazione, basato oltretutto su una scena che sarà contenuta nel film, sia stata descritta come qualcosa di autentico e accaduto veramente. Il fatto che ai bambini sia stato offerto del vero denaro è falso e oltraggioso. Mi sarei vergognata profondamente se una cosa del genere si fosse realmente verificata”. Basterà questa precisazione a mettere la parola fine sulla vicenda?