I DUE FILM DA REGISTA: GIURO CHE TI AMO E AITANIC

Nino D’Angelo ha fatto la storia dello spettacolo italiano in tutte le sue diverse sfaccettature e questo mostrerà anche stasera l’appuntamento su Rai Uno con Techetechete. Tra le tante cose Nino D’Angelo ha fatto anche il regista in ben due pellicole. La prima risale al 1986 e si intitola Giuro che ti amo ed è stato anche interpretato da Nino D’Angelo in grado di curarne anche soggetto e sceneggiatura insieme ai suoi collaboratori. Nel cast troviamo Roberta Olivieri, Gabriele Tinti, Tommaso Palladino e Bombolo tra gli altri. Il secondo invece è stato girato nel 2000 dal titolo Aitanic che è una chiara parodia della pellicola di James Cameron Titanic. Nel cast vediamo vicino a Nino D’Angelo Sabina Began, Mauro Di Francesco e Giacomo Rizzo. Sicuramente però i film sono solo la punta di un iceberg, per rimanere in tema, di una carriera meravigliosa di cui potremo vedere uno scorcio a Techetechete. (agg. di Matteo Fantozzi)



NAPOLI E LA FAMIGLIA

Non solo uno stereotipo: Nino D’Angelo conferma l’estremo attaccamento dei napoletani ai figli e, più in generale, alla famiglia. “I miei figli la mia ricchezza piu’ grande….Oramai sono uomini ma nel mio cuore saranno sempre così, come in questa foto…Buona giornata a tutti”. La foto, diffusa sui profili social del cantante, lo ritrae in compagnia dei suoi due figli Antonio e Vincenzo. Fu proprio per il loro bene che qualche anno fa, a seguito dell’attentato subito all’interno della sua abitazione, decise di lasciare Napoli per trasferirsi nella capitale. Il ricordo della sua città gli è comunque ancora caro, e D’Angelo non perde mai l’occasione per omaggiare San Pietro Patierno: “L’amore della mia città mi ha guarito dal ‘male oscuro’, la depressione in cui ero piombato all’inizio degli anni ’90. Fu quando persi i miei genitori e ormai mi stava stretta quella ‘maschera’ del caschetto, perché sotto quel ciuffo biondo e dentro di me c’era molto di più. Dovevo solo esprimerlo attraverso altre forme artistiche”, ha dichiarato recentemente ad Avvenire. (agg. di Rossella Pastore)



LE ULTIME DICHIARAZIONI

“Gli inglesi forse soffrono di invidia del sole. Quella era una classifica assurda, una vera infamia. La retromarcia del ‘Sun’ era doverosa”. Così Nino D’Angelo ha difeso il suo orgoglio partenopeo a seguito della pubblicazione dello scorso numero del Sun che collocava Napoli tra le città più pericolose del globo: “Penso che tutti siano invidiosi di Napoli – dice D’Angelo all’AdnKronos – per l’energia che sprigiona, per la sua gente, per il sole, per il mare, per il cibo, per il suo infinito patrimonio culturale. Napoli purtroppo è una città che fa notizia sempre, per cui viene sfruttata da giornali in cerca di titoli acchiappa-lettori”. “Credo che gli inglesi avrebbero tante cose più serie da guardare a casa loro, in questo periodo. Poi questi sondaggi sono basati sul nulla: forse sulle fiction. Con questo non voglio dire che Napoli non abbia problemi, per carità, ma c’è bene e male dappertutto e chi non è in malafede sa che a Napoli il bene è nettamente superiore al male. La verità è che Napoli è come una bella femmina: la guardano tutti e le altre la invidiano tutte un po’…”, ha concluso. (agg. di Rossella Pastore)



IL CANTANTE PARTENOPEO DIFENDE LA SUA AMATA NAPOLI

Una nuova puntata di Techetechetè andrà in onda, questa sera martedì 1 agosto 2017 su Rai 1 alle 20.30 ed, anche questa volta, tanti sono gli ospiti di questo nuovo appuntamento. Tra questi ultimi figura anche Nino D’angelo, famoso attore e cantante partenopeo, al quale verrà reso omaggio con la messa in onda di alcuni video dei migliori brani facenti parte del suo repertorio. Ultimamente il famoso cantante partenopeo si è espresso in merito alla classifica stilata dal Sun relativa alle città più pericolose del mondo all’interno della quale, purtroppo, era presente anche la città di Napoli. L’attore e cantante napoletano ha prontamente difeso la sua città natale, alla quale è molto affezionato, affermando che gli inglesi non possono che essere gelosi di Napoli e di tutto ciò che ruota attorno a questa città a tratti magica. D’angelo fa riferimento al sole, al calore della gente, al mare, alla storia ed ai monumenti che hanno reso Napoli quella che è oggi, anche se comunque non le mancano i difetti. Il cantante ha, inoltre, aggiunto che una smentita da parte del Sun era doverosa poiché secondo lui la città non doveva essere presente per nulla al mondo all’interno di una classifica del genere, cosa dovuta a suo dire a ciò che traspare guardando le serie televisive ad essa dedicate. Nino D’angelo ha paragonato, infine, la città di Napoli ad una bella femmina in quanto tutti la ammirano mentre le altre la invidiano.

NINO D’ANGELO, ACCENNI BIOGRAFICI

Nino D’angelo, nato a San Pietro Patierno il 21 giugno del 1957, durante la sua carriera si è approcciato un po’ a tutti gli aspetti caratterizzanti il mondo dello spettacolo: in quanto appassionato di musica fa il cantante ed è anche un bravo musicista, oltre ad essere un affermato attore e regista. Per quanto concerne la carriera di cantante e musicista questa è iniziata con la sua partecipazione a feste private, matrimoni e locali. Il suo anno, nonostante questo, è il 1981 quando iniziano ad uscire una serie di film romantici che hanno riscosso un successo non indifferente. Tra questi i più ricordati sono senza dubbio Un Jeans e ‘na maglietta, Pop Corn e patatine, La discoteca, Uno scugnizzo a New York, Quel ragazzo della curva B, Giuro che ti amo ed Il ragazzo della metro che sono solo alcuni dei maggiori titoli che sono stati prodotti. L’incontro con la regista emergente Roberta Torre gli portò molta fortuna in quanto essa volle girare un cortometraggio che raccontasse nei dettagli la vita del cantante, tant’è che il corto venne intitolato per l’appunto La vita a volo d’angelo. Il film venne presentato al festival di Venezia, ottenendo numerosi riscontri positivi tra il pubblico e la critica. Conduce il festival di Sanremo a fianco di Piero Chiambretti nell’anno 1998, mentre nel ’99 e nel 2002 vi partecipa in qualità di concorrente con le canzoni intitolate Senza giacca e cravatta e Marì. Riesce, inoltre, a sfondare all’estero con una tournée internazionale, nel cinema non musicato a fianco del regista Pupi Avati ed anche come regista.