Anche se ti chiami Gianluca Vacchi, quando ci sono conti da pagare devi farlo e basta. Non servono a niente in questi casi, i balletti a bordo piscina con boxer bianchi per evidenziare muscoli “cotti” al sole e pompati da ore ed ore di palestra. Non servono nemmeno i quasi 11 milioni di follower su Instagram e le serate in discoteca a suon di musica elettronica, luci e flash di telefonini ed affini. “Anche i multimilionari falliscono…”, scrive un utente commentando una delle sue ultime fotografie postate online dove, con un sorriso beffardo sembra prendere a pugni la vita colpendola con banconote invece che guantoni. Nella giornata di ieri infatti, i quotidiani del gruppo QN Quotidiano Nazionale (la Nazione, il Resto del Carlino, il Giorno e Quotidiano.net) hanno diramato una notizia altamente sconvolgente. La banca Banco BPM ha infatti iniziato le azioni esecutive per entrare in possesso di alcuni beni appartenenti a Gianluca Vacchi.
GIANLUCA VACCHI NEI GUAI: I SUOI BENI PIGNORATI
LA MIGLIOR DOTE DELLA STAR DI INSTAGRAM
Ma questo non è tutto. I beni infatti, erano già stati pignorati dopo che, secondo ciò che hanno diffuso i giornali, Gianluca Vacchi avrebbe già rimborsato un debito di 10 milioni di euro contratto da First Investment spa, l’azienda di cui l’imprenditore è amministratore, con Banco Popolare, la banca con sede a Verona che a gennaio si è fusa con la Banca Popolare di Milano per formare Banco BPM. Sempre in base a ciò che si legge, pare anche che tra i beni sequestrati ci siano anche barche, ville, e alcune delle quote di un golf club. Cosa accadrà adesso? Il re della resilienza ne avrà infatti bisogno a vagonate. Così come letteralmente si legge sul dizionario, la resilienza è la “capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi” e ancora: “in psicologia, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà”. Per fortuna quindi, che Gianluca Vacchi ne sarebbe dotato in quantità industriali.
La capacità di Gianluca Vacchi di rialzarsi più forte di prima di fronte alle “botte” della vita, ha fatto nascere in “noi comuni mortali”, il mito della resilienza che però, in psicologia è molto di più di ciò che vuole farci passare lui tra un balletto e l’altro. Il milion-instagrammer infatti, ha reso la “resilienza” come una delle parole più ripetute, tatuate ed inflazionate degli ultimi tempi. In certi casi non sempre è un male ma ci domandiamo, senza offesa per nessuno, quanti suoi seguaci conoscano il significato intrinseco di questa parola – ahi noi – diventata ormai solo un simbolo.