COME SEGUIRE IN DIRETTA STREAMING IL FILM IN ONDA SU IRIS
Serata dedicata alla musica su Iris dove va in onda il film Ray ispirato ovviamente a Ray Charles. Roberto Nepoti su La Repubblica l’ha definito ”film politicamente ed esteticamente corretto”. Spiega: “Taylor Hackford dirige da gentiluomo, accreditando la mitologia di The Genius senza dimenticare il contesto civile e politico in cui avvenne l’irresistibile ascesa dell’artista”. Valerio Caprara su Il Mattino sottolinea come il regista abbia addirittura prodotto una ”sorta di reincarnazione prodigiosa”. Lietta Tornabuoni a L’Espresso invece sottolinea le due cose interessanti del film: “l’interpretazione di Jamie Foxx e la musica”. In sostanza non promuove il film, lasciando però molti punti interrogativi aperti. La pellicola ha ricevuto una votazione molto importante dagli utenti sempre severi di Imdb (Internet Movie Database), ben 7.7 su 10 grazie a quasi 120mila voti. Il trailer, clicca qui per il video, ci regala diverse e interessanti anticipazioni e già ci mostra un Jamie Foxx in grandissima forma. Ray sarà trasmesso alle 21.00 su Iris e potremo seguirlo anche in diretta streaming, grazie al portale di Mediaset, sui nostri dispositivi mobili cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
CURIOSITÀ SUL FILM IN ONDA SU IRIS
Una pellicola di genere biografica, drammatica e musicale che è stata diretta e scritta da Taylor Hackford con l’aiuto di James L. White che ha scritto anche la sceneggiatura. La produzione è stata firmata da Karen Baldwin mentre il montaggio è stato realizzato da Paul Hirsch con gli effetti speciali che sono stati eseguiti da Chris Bailey e Bob Cooper, le musiche della colonna sonora sono state composte da Ray Charles e Craig Armstrong, la scenografia invece, è stata ideata da Stephen Altman. La pellicola è stata prodotta negli Stati Uniti nel 2004 con la durata di 152 minuti circa. La genesi del film, finanziato dal grande imprenditore Philip Anschutz, fu molto lunga, a detta di Hackford decennale, e partì ufficialmente soltanto del 2002, quando fu steso un progetto di realizzazione di un’opera cinematografica interamente ispirata alla straordinaria storia di Charles. Al musicista statunitense, che era da tempo malato al fegato, fu consegnata una copia della sceneggiatura in braille, che approvò quasi interamente salvo alcune scene. L’attore Jamie Foxx, che oltre ad avere una fisionomia idonea all’interpretazione è un discreto musicista e pianista, incontrò di persona Ray Charles, ed ebbe l’occasione di fare proprie alcune movenze e gli atteggiamenti che hanno reso Charles un’icona sul suo piano. Per uno strano scherzo del destino, Ray Charles scomparve per le complicanze della sua malattia qualche mese prima dell’uscita del film, motivo che forse contribuì al suo successo. L’attore Jamie Foxx dimostrò di aver incarnato in maniera magistrale le caratteristiche del personaggio; nell’anno migliore della sua carriera (nomination agli oscar anche per Collateral con Tom Cruise), Foxx si aggiudicò il meritato Oscar al miglior attore nella cerimonia del 2005, divenendo il terzo attore afroamericano a riuscirci. Il film fu premiato anche con un secondo Acadamy, quello al miglior sonoro, su un totale di 6 nominations. Secondo quanto riportato dal sito Bloopers.it, in alcune scene del film un occhio esperto potrebbe ravvisare alcuni errori di Foxx al piano, che pare non sempre riuscì a muovere i tasti giusti rispetto alla musica in sottofondo.
NEL CAST ANCHE JAMIE FOXX E REGINA KING
Ray, il film in onda su Iris oggi, venerdì 11 agosto 2017 alle ore 21.00. Una pellicola di genere dramamtica che è stata prodotta nel 2004 per la regia di Taylor Hackford ed è incentrata sulla biografia del cantante e musicista statunitense Ray Charles. Il protagonista della pellicola è l’attore Jamie Foxx, che interpreta Charles, in un cast quasi interamente afroamericano che comprende anche Regina King, Kerry Washington e Clifton Powell. La scrittura del film fu presa a carico dallo stesso Taylor Hackford, che ne compose la sceneggiatura insieme qa James L. White, che ha fornito supporto su alcune vicende della vita e della carriera del grande Ray Charles. Le musiche del film invece, videro la collaborazione del compositore Craig Armstrong (comporrà le musiche anche per Il Grande Gatsby con Di Caprio e Snowden di Oliver Stone) accanto a quelle dello stesso Charles, prese dal suo lungo repertorio. Ma vediamo adesso la trama del film nel dettaglio.
RAY, COSA ACCDRA’ NELLA VITA DEL MUSICISTA?, ECCO LA TRAMA DEL FILM
Siamo nel 1930, ad Albany, in una piantagione al confine tra Georgia e Florida, nasce nel 1930 Ray Charles Robinson. Il padre, un meccanico tuttofare per la manutenzione delle ferrovie, in realtà non sposò mai la madre, Aretha Williams, ma ebbe altre famiglie e difatti abbandonò quella di Charles quando questi era ancora bambino. Dai 5 anni in poi, oltre a soffrire una vita dura e difficile dal punto di vista affettivo, il piccolo Ray inizia ad accusare problemi alla vista sempre più allarmanti, fino a quando essa non viene persa del tutto fra i 6 e i 7 anni. Il coraggio della madre, però, e la forte fiducia nella passione e nel talento quasi innaturale del suo unico figlio (l’altro era annegato tragicamente da bambino nel bucato), consentono a Ray di iniziare a fare esperienza nel mondo della musica e di cercare la propria strada senza dover pensare al futuro della famiglia. Pochi mesi dopo l’acutizzarsi della malattia, infatti, Charles fu mandato in una scuola per ciechi e sordi del nord della Florida, dove potè ricevere la giusta attenzione e legarsi in maniera istintiva alla musica, in particolare al pianoforte. Dopo la prematura scomparsa della madre, Charles, ancora adolescente, si trasferisce a Jacksonville, uno dei principali centri dello stato della Florida, dove riceve l’accoglienza di alcuni amici di famiglia ed inizia a suonare il pianoforte per alcuni piccoli gruppi locali. Quando la Atlantic Records gli commissiona i primi lavori da solista, Ray Charles riesce a dare una svolta alla carriera, contrariamente agli studi fatti da bambino, che gli avevano inculcato soltanto le basi della musica classica, Charles fonde nei suoi primi lavori tutto ciò che sente alla radio, producendo uno stile già personalissimo che fonde gospel, jazz, soul e tutti i sottogeneri della musica afroamericana. Partono i primi tour nel sud degli Stati Uniti ed il successo si trasforma in fama internazionale con la pubblicazione del singolo What’d say, nel 1959, il resto è storia.