LE CURIOSITÀ
Il film Brancaleone alle crociate ha potuto sicuramente giovarsi del successo de L’armata Brancaleone, presentando molti attori famosi, oltre a Vittorio Gassman, ma anche un cantante di successo come Shel Shapiro ha fatto la sua comparsa nella pellicola girata nel 1970 e che ha dato vinta a un vero e proprio “Fenomeno Brancaleone”. La realizzazione del sequel però è sempre stata considerata una “forzatura” da molti fan della prima pellicola, a causa della mancanza dell’armata originale di cui Brancaleone era alla guida e del personaggio, anch’egli apprezzatissimo, di Teofilatto dei Leonzi (interpretato da Gian Maria Volontè). Inoltre sono presenti elementi anacronistici, che fanno pensare a un lasso di tempo troppo grande trascorso tra il primo e il secondo film per renderlo credibile, con in più elementi inseriti che non facevano parte del contesto storico dell’epoca, come ad esempio la caccia alle streghe.
IL CAST DEL FILM
Il film Brancaleone alle crociate, diretto da Mario Monicelli, uno dei più celebri registi della storia del cinema italiano, maestro della commedia, è il seguito de L’armata Brancaleone, pellicola che ha avuto un enorme successo e dedicata alle avventure dello sgangherato cavaliere Brancaleone da Norcia, interpretato da un altro maestro del cinema italiano come Vittorio Gassman. Il cast di Brancaleone alle crociate è ricchissimo di grandi attori, a partire da Gigi Proietti impegnato nel triplice ruolo di Pattume, di Colombino e infine della Morte che affronta Brancaleone nello scontro finale. C’è anche Paolo Villaggio che interpreta Thorz e Lino Toffolo nella parte di Panigotto da Vinegia. Stefania Sandrelli è la protagonista femminile nel ruolo di Tiburzia da Pellocce. Completano il cast Sandro Dori nella parte di Rozzone, Arnaldo Fabrizio nel ruolo di Cippa, Beba Loncar nella parte di Berta d’Avignone, Gianluigi Crescenzi in quello di Taccone, mentre Adolfo Celi interpreta Re Boemondo, Gianrico Tedeschi è Pantaleo, Renzo Marignano è Finogamo e Shel Shapiro interpreta il ruolo di Zenone, mentre Augusto Mastrantoni è impegnato nel ruolo di Papa Gregorio.
BRANCALEONE ALLE CROCIATE, LA TRAMA DELLA COMMEDIA
Brancaleone non è più seguito dalla sua squinternata armata, ma assieme ai seguaci del Papa Gregorio continua il suo viaggio, in sella al destriero Aquilante, verso la Terra Santa. Caduto in un agguato, riesce a salvarsi per puro caso e invoca quindi la morte, visto che è sopravvissuto. Di fronte al Cavaliere di Norcia si presenta quindi la nera signora con la falce, affermando come sia giunta la sua ora. Essendo Cavaliere, Brancaleone ottiene una proroga eccezionale per cercare una morte gloriosa, e la ottiene con l’indicazione di andare a salvare un bambino che sta per essere brutalmente ucciso da un soldato. Brancaleone riesce nell’impresa e scopre che il piccolo è figlio del Re Boemondo, partito per le Crociate.
Decide così di intraprendere un viaggio per riconsegnare il piccolo al padre, seguito mano a mano lungo il cammino da una serie di personaggi sbandati e di varia umanità, come Tiburzia, che stava per essere messa al rogo in quanto strega, il disperato Pattume e molti altri personaggi, tra cui la bella Berta di cui Brancaleone si invaghisce. Raggiunte le porte di Gerusalemme, Boemondo non riconosce il figlio perché non ha la caratteristica voglia della sua famiglia. Si scopre così che Tiburzia è una vera strega, essendo stata lei a togliere la voglia. Re Boemondo cerca successivamente cinque cavalieri per un torneo, Brancaleone si offre volontario, ma si scopre che in realtà le sue origini non sono di vero Cavaliere, ma provenendo da Norcia viene dunque apostrofato come “norcino” e commerciante in salumi. Brancaleone interverrà comunque nel duello, ma al momento della vittoria sarà punito da Tiburzia, gelosa di Berta. Alla fine, Brancaleone dovrà scontrarsi come promesso con la Morte, ma Tiburzia si sacrificherà per lui.