COME SEGUIRE IN DIRETTA STREAMING IL FILM IN ONDA SU IRIS

Pupi Avati varia un po’ tema in una commedia riuscita a metà come Il figlio più piccolo, in onda stasera su Iris. Chi lo premia è Valerio Caprara su Il Mattino, sottolineando che con quasi quaranta titoli in filmografia Pupi Avati è una versione italiana di Balzac che: “si prodiga ancora una volta nell’analisi di un nucleo familiare, un nido di vipere che determina l’ottanta per cento dei comuni destini esistenziali”. C’è poi chi ne critica l’estrema produttività, Boris Sollazzo su Liberazione regala il soprannome di Pupi Avatar al regista emiliano, sottolineando come: “solo Moccia può minacciare i suoi ritmi, viaggiando su un paio di film ad anno”. Il trailer, clicca qui per il video, ci fornisce delle interessanti anticipazioni come la presenza di un Christian De Sica presente in un ruolo più serio di quelli visti di solito nei cinepanettoni. Il figlio più piccolo sarà trasmesso dalle 21.00 su Iris e potremo seguirlo in diretta streaming, grazie al portale di Mediaset, sui nostri dispositivi mobili cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)



CURIOSITÀ SUL REGISTA

Il figlio più piccolo è uno degli ultimi film di Pupi Avati, uno dei registi più noti del nostro Paese, Al suo attivo vanta film come Impiegati (1985), Regalo di natale (1987), Storia di ragazzi e di ragazze (1990), Il cuore altrove (2003), La rivincita di Natale (2004) e Il papà di Giovanna (2009), coi quali ha vinto per ben tre volte il David di Donatello. Il protagonista della pellicola è un Christian De Sica sorprendente, finalmente in grado di dimostrarsi attore a tutto tondo con un ruolo drammatico, dopo aver a lungo girato film comici che lo hanno premiato al botteghino, ma non presso la critica specializzata. Critica specializzata che ha invece sempre premiato Luca Zingaretti, il celebre Montalbano della serie televisiva. Sul grande schermo l’attore romano ha recitato in produzioni di un certo spessore come Vite strozzate (1996), Tu ridi (1998), I giorni dell’abbandono (2005), Mio fratello è figlio unico (2007), Noi credevamo (2010) e La kryptonite nella borsa (2011). Infine va ricordata Laura Morante, una delle migliori attrici del nostro cinema, che deve la sua affermazione in particolare a Nanni Moretti, con cui ha girato Sogni d’oro (1981), Bianca (1984) e La stanza del figlio (2001). Ha inoltre preso parte a Turnè (1990), Ferie d’agosto (1996), Ricordati di me (2003), L’amore è eterno finché dura (2004) e L’estate del mio primo bacio (2006).



IL CAST

Nella prima serata di lunedì 14 agosto, su Iris andrà in onda Il figlio più piccolo, una pellicola drammatica diretta da Pupi Avati nel 2010. Il film è stato premiato con il Nastro d’Argento a Christian De Sica (miglior attore protagonista) e Luca Zingaretti (miglior attore non protagonista), oltre che con due Globi d’Oro, ancora a Christian De Sica e a Nicola Nocella, miglior attore rivelazione.

LA TRAMA

La narrazione vede al centro Luciano Baietti (Christian De Sica), un imprenditore romano ormai trapiantato da anni a Bologna, che porta avanti la sua attività senza alcuno scrupolo. Tanto da spingersi a circuire una ragazza, Fiamma (Laura Morante) e a sposarla, pur non amandola, solo per poter impossessarsi degli immobili a lei intestati. Una volta proceduto alla loro vendita, l’uomo non esita a lasciare la famiglia, nonostante la nascita dei figli Paolo (Marcello Maietta) e Baldo (Nicola Nocella) e a fondare una società, Baietti Enterprise, consigliato da Sergio Bollino (Luca Zingaretti), anche lui scarsamente propenso a farsi frenare da valutazioni di carattere morale. La nuova holding, infatti, si caratterizzerà immediatamente per i bilanci fasulli e la forza contrattuale che gli deriva da una fitta rete di relazioni e ricatti. Per assumere ancora più forza, Baietti punta ora a sposare Dina Diasparro (Alessandra Acciai), una potente imprenditrice che si dedica anche alla politica, con la lista civica da lei fondata. In tal modo, l’uomo spera di non avere più la Guardia di Finanza alle porte, cosa che gli sta procurando non pochi grattacapi.



Per mettere al sicuro il suo patrimonio, però, Baietti decide di intestare tutto al figlio Baldo, contando sulla sua ingenuità. Invitato al matrimonio, il ragazzo viene quindi messo al corrente delle intenzioni paterne, che dovrebbero ovviare a quanto accaduto in precedenza. In seguito fa firmare al figlio le carte che lo rendono presidente del tutto, che però ben presto si rivelerà l’ennesimo inganno, in quanto la holding non solo si trova in pessime acque, ma deve all’amministrazione fiscale una somma mostruosa. Accortosi di essere stato raggirato, il ragazzo è quindi costretto alla fuga, che però viene stoppata da Bollino, il quale gli promette a sua volta di mettere a disposizione i capitali che serviranno a girare la pellicola che ha sempre sognato. Quando arriva il giorno del matrimonio, Luciano si vede recapitare un avviso di garanzia ed è quindi costretto a recarsi in procura. Alla fine, anche perché consigliato male dagli avvocati, ammette le sue colpe e le sue proprietà sono oggetto di confisca. Un anno dopo, Baietti viene atteso di fronte al carcere mentre sta per lasciarlo, da Bollino e da Baldo. Ormai però l’uomo è non solo in fase di rovina economica, ma anche in uno stato mentale preoccupante, tanto che nelle ultime riprese viene inquadrato mentre è perso in un immaginario colloquio con il figlio.