LA DECISIONE DEL REGISTA

Il Quarto stato è un film di Dennis Gansel, che vede un cast composto da Moritz Bleibtreu, Kasia Smutniak, Max Riemelt, Rade Serbedzija, Mark Ivanir e il cui titolo originale è “Die vierte Macht”. Proprio sul titolo esiste un retroscena secondo il quale la pellicola non avrebbe dovuto chiamarsi “Il quarto stato” per l’appunto, ma ‘L’Anno del Serpente’. Il titolo fu però scartato dal regista Dennis Gansel perchè, a suo parere, sarebbe stato poi difficile capire che si il film trattava una trama basata su cospirazioni e complotti. Daniel Gandel è in effetti un regista tedesco molto conosciuto ed apprezzato, soprattutto per la sua attenzione ai particolari. Ancor prima di terminare la scuola di cinema pubblicò due corti per i quali vinse due premi presso il ‘F.W. Marnau’. (Agg. Anna Montesano)



COME SEGUIRE IN DIRETTA STREAMING IL FILM IN ONDA SU RETE 4

Serata thriller su Rete 4 con il film Il quarto stato che sicuramente sarà seguito da molte persone in cerca di emozioni forti. Diretto nel 2012 da Dennis Gansel vede nel cast attori di primo livello come Moritz Bleibtreu. Definito da The Variety come ”il nuovo The Bourne Identity” è in realtà una pellicola girata anche in maniera piuttosto sommaria, con alcuni momenti interessanti che però non portano a regalargli la sufficienza. Sicuramente è una pellicola che si può seguire tra amici per passare una serata calda d’estate, ma ci sono comunque molti punti deboli e alcune situazioni che andrebbero riviste. La cosa che funziona meglio è sicuramente Bleibtreu che è il personaggio più in vista e che negli anni ha lavorato a più pellicole. Dal trailer, clicca qui per il video, possiamo ricevere diverse interessanti anticipazioni e anche la possibilità di trovarci di fronte a un film di estremo impatto visivo. Il quarto stato va in onda su Rai 4 dalle ore 21.05 e potremo seguirlo anche in diretta streaming, grazie al portale Rai Play, sui nostri dispositivi mobili cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)



CURIOSITÀ SUL FILM IN ONDA SU RAI 4

Daniel Gansel, che ha diretto Il quarto stato, è un regista tedesco che ha già avuto modo di farsi apprezzare da pubblico e critica. In particolare il suo film d’esordio, Ragazze pon pon al top (2001), è stato premiato da ottimi incassi al botteghino. In seguito ha girato I ragazzi del Reich (2004), L’onda (2008), Wir sind die Nacht (2010) e Mechanic: Resurrection (2016). Max Riemelt è il fratello maggiore di un altro attore molto noto in Germania, ovvero Lukas. Nel corso della sua carriera ha girato una lunga serie di pellicole, tra cui appunto I ragazzi del Reich e L’onda, agli ordini di Gansel. Moritz Bleibtreu è a sua volta noto a livello internazionale per avere preso parte a produzioni come Verità apparente (2001), al fianco di Cameron Diaz, A torto o a ragione (stesso anno), Munich (2005), The Walker (2007), La masseria delle allodole (stesso anno), Speed Racer (2008), Vallanzasca – Gli angeli del male (2010) e Le confessioni (2016).



IL CAST DEL FILM

Nella prima serata del 15 agosto, alle 21.05 Rai 4 manderà in onda Il quarto stato, una pellicola drammatica diretta nel 2012 daL Dennis Gansel. Nel cast recitano Moritz Bleibtreu e Kasia Smutniak, attrice ormai adottata in Italia che ha recitato in numerose pellicole prestigiose. La Smutniak, ormai di stanza da anni nel nostro Paese. La modella e attrice polacca ha infatti prestato il suo volto sia su piccolo che su grande schermo a produzioni di successo. Tra le fiction da lei interpretate in televisione, vanno ricordate Questa è la mia terra, Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu, Carnera – Il campione più grande e Volare – La grande storia di Domenico Modugno. Al cinema ha invece preso parte a Caos Calmo (2008), La Passione (2010), Allacciate le cinture (2014) e Perfetti sconosciuti (2016).

LA TRAMA

Il film ha un prologo a Mosca, dove si vede un uomo abbandonare il suo appartamento, proprio poco prima che un’esplosione distrugga l’intero palazzo. L’uomo si allontana dal luogo dell’accaduto senza neanche voltarsi indietro o mostrare sentimenti per quanto successo. A tredici anni di distanza dall’evento, la narrazione riprende con Paul Jensen (Moritz Bleibtreu ), un giornalista di successo che ha chiesto al suo giornale di inviarlo a Mosca, con il fine di realizzare un reportage sulla situazione sociale del Paese. Non appena arrivato, però, assiste all’uccisione di un uomo a colpi di pistola, apprendendo dal suo fotografo Dima (Max Riemelt) che si tratta di un giornalista noto per aver criticato il governo. Il fotografo non lo dice, ma la sua uccisione potrebbe essere collegata proprio ai suoi collegamenti con l’opposizione.

Subito dopo Paul conosce Katja (Kasia Smutniak), una collega russa e tra i due scoppia subito una grande attrazione. La donna vorrebbe elaborare un articolo sul giornalista ucciso, ma il tedesco la sconsiglia vivamente dal farlo, proprio per i pericoli che potrebbe correre. Lo stesso Paul viene poi a sapere che Katja è la sorella di Anatoly, un attivista per i diritti civili, e decide quindi di attivarsi lui stesso per pubblicare un articolo con il quale intende mettere al corrente i suoi lettori della deriva autoritaria in atto.

Il suo editore lo sconsiglia vivamente in quanto non solo diverrebbe un bersaglio, ma potrebbe compromettere i rapporti ormai stretti con Katja, privandola di un possibile scoop. La situazione sta però ormai per precipitare e i due rimangono vittime di un attentato alla metropolitana, a seguito del quale Katja morirà per le ferite riportate. Per Paul iniziano invece i guai, conseguenti all’accusa di terrorismo elevata nei suoi confronti. Arrestato e rinchiuso in una struttura carceraria, Paul diventa immediatamente il bersaglio di un gruppo di ceceni, che lo pestano con inaudita violenza. Proprio il capo del gruppo, l’Asiatico, lo mette al corrente di aver conosciuto il padre e di avere intenzione di aiutarlo, poco prima di essere eliminato dalle guardie.

Alla fine, però, la verità che emerge sarà ancora più incredibile di quanto il giornalista avesse immaginato. Katja è infatti viva e le sue azioni rientrerebbero in una strategia messa in atto dalle autorità al fine di evitare la rivelazione di notizie scottanti per il governo. L’ultimo atto lo vede andarsene dalla Russia, senza alcuna voglia di occuparsi ancora di un Paese in cui la sicurezza personale non è assolutamente tutelata.