COME SEGUIRE IN DIRETTA STREAMING IL FILM IN ONDA SU LA7

Su La7 va in onda stasera uno dei film meno conosciuti e più belli che vedono protagonista Alberto Sordi, Detenuto in attesa di giudizio. Il film diretto da Nanni Loy è carico dal punto di vista emotivo per quello che racconta. Il Magazine italiano tv apre un piccolo dubbio sul film perché questo è: ”una commedia simile a un dramma o un dramma simile a una commedia? Il tema è interessante, ma il dubbio rimane ed è lecito soprattutto per la presenza di Alberto Sordi”. Purtroppo online non è presente il trailer che invece ci avrebbe fornito delle interessanti anticipazioni. Il pubblico di Imdb (Internet Movie Database) riceve un bellissimo 7.6 su 10 a fronte di oltre cinquecento giudizi.Detenuto in attesa di giudizio sarà trasmesso da La7 dalle 21.30 e lo potremo seguire anche in diretta streaming, grazie al portale della rete televisiva, cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)



CURIOSITÀ

Detenuto in attesa di giudizio‘ all’inizio degli anni Settanta è un film che ha saputo fare scalpore, avendo messo in evidenza i tanti problemi del sistema carcerario italiano in un momento in cui questo argomento era quasi tabù nell’opinione pubblica italiana. L’interpretazione di Alberto Sordi lo sdoganò definitivamente anche come attore drammatico, tanto che grazie a questo film vince anche l’Orso d’Argento al prestigioso Festival di Berlino. Nanni Loy ha voluto realizzare un film di denuncia in tutto e per tutto, tanto da aver scelto per il protagonista il cognome ‘Di Noi’ proprio per far capire come la disavventura nel film, potenzialmente, sarebbe potuta capitare a qualunque cittadino. Allo stesso Alberto Sordi, la trama del film venne ispirata dal libro Operazione Montecristo che il musicista Lelio Luttazzi scrisse mentre si trovava in carcere, ingiustamente per un errore giudiziario.



IL CAST DELLA PELLICOLA

Detenuto in attesa di giudizio’ è un film di Nanni Loy del 1971 in onda in prima serata, alle 21.30, su La7 mercoledì 16 agosto 2017. Viene considerato una delle più importanti prove d’attore di Alberto Sordi, che negli anni Settanta si specializzerà in ruoli drammatici solo intravisti nei precedenti film, a parte l’iniziale periodo ‘Felliniano’. Il celebre attore romano interpreta il protagonista del film, Giuseppe Di Noi, mentre il resto del cast è composto da Elga Andersen nella parte di Ingrid, Michele Gammino nel ruolo di Don Paolo, Gianni Bonagura nella parte di Sallustio Giordana, Antonio Casagrande nel ruolo del Giudice, mentre lo staff del carcere di Sagunto, dove il protagonista è rinchiuso, viene interpretato da Lino Banfi nel ruolo del direttore, da Giovanni Pallavicino nella parte del Brigadiere Saporito, da Silvio Spaccesi nel ruolo del Maresciallo e da Tano Cimarosa e Luca Sportelli nel ruolo dei due agenti. Nazzareno Natale è Saverio Guardascione mentre Mario Brega e Giuseppe Anatrelli interpretano il ruolo dei detenuti.



LA TRAMA

‘Detenuto in attesa di giudizio’ racconta la storia di Giuseppe Di Noi, un geometra che da anni vive in Svezia con la moglie e la sua famiglia, e che decide di tornare in Italia per una vacanza. Fermato per un controllo, viene improvvisamente arrestato senza troppe spiegazioni. Alla fine, Di Noi scopre di essere addirittura considerato latitante in Italia, per un non meglio precisato omicidio di un cittadino tedesco. Convinto di un errore giudiziario, Di Noi viene però portato in carcere in quanto privo di un avvocato che potrebbe fargli avere gli arresti domiciliari. L’avvocato viene rintracciato e la moglie Ingrid lavora con tutte le sue forze per risolvere la clamorosa vicenda del marito, che viene però portato prima in carcere, poi in una struttura di massima sicurezza dopo una sommossa nella quale si trova suo malgrado coinvolto.

Di Noi viene vessato piscologicamente e deve anche sfuggire a una violenza, ma quando tutto sembra perduto si palesa la verità. Un ponte al quale Di Noi aveva contribuito alla progettazione molti anni prima era crollato, uccidendo un uomo tedesco in transito. Trovandosi in Svezia, il geometra non aveva potuto rispondere al mandato di comparizione per accertamenti (che avrebbero verificato la sua estraneità alla responsabilità nell’incidente) ed era dunque ufficialmente latitante. Chiarito l’equivoco Di Noi ritrova la libertà ma sarà ormai segnato piscologicamente dalla difficile vita del carcere.

Facendo ritorno in Svezia con sua moglie al suo fianco, Di Noi verrà di nuovo fermato alla Dogana per un accertamento. Scappa e viene colpito da una raffica di proiettili dei poliziotti, ma si tratta però solo di un sogno, della sua visione di terrore dopo la terribile avventura vissuta. Il controllo si rivelerà effettivamente di routine e Di Noi potrà dunque tornare finalmente in Scandinavia, anche se difficilmente potrà dimenticare il suo ritorno in Italia e l’essere caduto nel gorgo delle assurdità del sistema carcerario del suo paese d’origine.