JA-GA BROTHERS

A seguito della breve collaborazione artistica con Adriano Celentano, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber decisero di dar vita a un duo canoro. È il 1958 quando il Signor G e il Signor J incidono il loro primo brano, Una fetta di limone. Gaber e Jannacci si presentano come I due corsari, nome che ben riflette i toni umoristici e irriverenti dei loro testi. A seguito dell’uscita di due flexy-disc contenenti rispettivamente Comme facette mammeta e Non occupatemi il telefono (1960), il duo si scioglie. Torneranno a collaborare vent’anni più tardi con il minialbum Ja-Ga Brothers. Va ricordato che i due artisti, perennemente legati da fraterna amicizia, hanno lavorato insieme in molte altre occasioni. È il caso di Aspettando Godot, la pièce teatrale in cui comparvero per la prima volta in veste di attori, e La strana famiglia, brano contenuto nell’album di Jannacci Guarda la fotografia. (agg. di Rossella Pastore)



IL RICORDO DI PAOLO JANNACCI

Si è appena conclusa la tre giorni del festival AcqueDotte di Salò: il gran finale si è tenuto nella splendida cornice del cineteatro Cristal, dove hanno riecheggiato i grandi successi di Enzo Jannacci. Il cantautore è stato degnamente omaggiato dal figlio Paolo, che dal 2013 – anno della scomparsa – è impegnato in un progetto musicale ispirato ai momenti chiave della sua carriera. In una sala gremita, il noto pianista e compostitore si è esibito in alcune delle sue canzoni più famose: Vengo anch’io, L’Armando, Ho visto un re, El purtava i scarp del tennis. Non sono mancati gli inediti, pensati appositamente per il Festival e tutti dedicati al tema dell’acqua. (agg. di Rossella Pastore)



FAZIO E IL FIGLIO PAOLO

Torna in tv con una nuova puntata, la trasmissione di successo targata Rai Uno, Techetechetè. Protagonista del prossimo appuntamento sarà Enzo Jannacci, uno dei più celebri cabarettisti e musicisti italiani. Scomparso nel 2013 all’età di 77 anni, Jannacci ha collaborato con i più grandi artisti del panorama televisivo e musicale italiano. La sua carriera è stata molto attiva fino alla fine. Nel 2011 la casa discografica Ala Bianca ha pubblicato un cofanetto che raccoglie quattro dei suoi pià importanti album, come Foto Ricordo e O vivere o ridere. La sua attività teatrale si ferma invece nel 2004, quando dirige e compone le musiche dell’opera La Mascula, tratta dal romanzo scritto da Egida Bruno. Tra il 2010 ed il 2011 è stato ospite fisso della trasmissione comica di Canale 5, Zelig. Qui ha riproposto alcuni dei suoi cavalli di battaglia, offrendo la preziosa opportunità di conoscere la sua arte anche alle nuove generazioni. In quello stesso anno, suo figlio Paolo, era maestro dell’orchestra di Zelig. Sempre nel 2011, Fabio Fazio ha condotto un appuntamento televisivo speciale dedicato proprio ad Enzo Jannacci. Nel corso della trasmissione sono stati tanti gli amici e colleghi accorsi per omaggiare il grande maestro, come Dario Fo, Roberto Vecchioni e Teo Teocoli. In quell’occasione Jannacci si esibì con due delle sue più celebri canzoni, come Quelli che.



GLI ULTIMI ANNI DI CARRIERA

Nei due anni che precedettero la sua scomparsa, Enzo Jannacci ridusse notevolmente le proprie apparizioni pubbliche, a causa della sua salute cagionevole. In quel periodo ebbe l’occasione di appassionarsi alle tematiche religiose, pur essendo decisamente ateo. Jannacci si spense nel marzo del 2013 per via un terribile male del quale soffriva da diverso tempo. Ai suoi funerali accorsero tantissimi personaggi di spicco del mondo dello spettacolo e dello sport. Enzo Jannacci nacque a Milano nel giugno del 1935 ed è considerato uno dei musicisti, attori, comici e cantautori più importanti del dopo guerra italiano. Nel settembre del 2015, per onorare la memoria di Jannacci, il Comune di Milano (città natale dell’artista) ha inaugurato un percorso culturale a lui dedicato, che rimanda a cinque sue opere.