TUTTE LE SCOMMESSE DI GINO PAOLI
“Quando ho costretto Lucio a cantare, sapevo qualunque cosa avesse fatto, del suo straordinario talento. Importante riconoscere il talento, non seguire la chimera del più o meno bravo. L’ho conosciuto nel ’63 al Cantagiro, era il clarinettista dei Flippers. Ci scommisi sopra, una sera in un locale di Bologna, mentre cantava con lo stile scatt jazz”. Lo stesso jazz in cui lui stesso si è cimentato: “L’ultima scommessa consiste nello sfidare me stesso in un territorio impervio come quello del jazz. Sia chiaro, la scommessa risulta vincente, grazie anche a quel dispensatore di energia ed eleganza che risponde al nome di Danilo Rea. E Cammariere non è da meno”. Tra i progetti futuri, l’uscita di un nuovo cd di inediti: “Ci sto lavorando; sono in piena fase di scrittura”. (agg. di Rossella Pastore)
DAL ROCK AL MELODICO
“Vasco è un trasgressore, come lo ero e come mi ritengo di essere. Una persona che va controcorrente, che affronta la vita infischiandosene di mode e tendenze. Tra le sue canzoni, sento molto vicina Vita spericolata“. Parola di Gino Paoli, che in un’intervista rilasciata a La Sicilia racconta la vocazione per il rock e altri generi decisamente lontani dalla musica leggera cui si è soliti accostarlo. Anche il jazz ha avuto un’importanza preminente nel suo sviluppo professionale. “Ho iniziato ad appassionarmi al jazz a dodici anni. Davanti casa mia sostavano i carri armati americani: ascoltai per la prima volta la tromba di Louis Armstrong e fu un colpo di fulmine. Il jazz mi ha accompagnato nella vita, influenzando fase melodica e armonica della costruzione dei brani”. Ciò l’ha portato a collaborare con artisti del calibro di Danilo Rea e Sergio Cammariere, con cui confessa di essere ancora in contatto: “Con Danilo vige una magica complicità, siamo una ‘coppia di fatto’. Sergio l’ho conosciuto mentre lavorava con Alex Britti. Ascoltando un pezzo in cui si sentiva piccolino nei confronti di Gino Paoli, ho intuito potesse nascere qualcosa di buono dalla nostra simbiosi”. (agg. di Rossella Pastore)
SI DIMETTE DALLA SIAE PER PRESUNTA EVASIONE FISCALE
Mercoledì 16 agosto, dopo il tg1 delle 20, torna in tv l’appuntamento con Techetechetè. Tra i protagonisti della prossima puntata ci sarà anche il noto cantautore genovese Gino Paoli, noto al grande pubblico per aver scritto ed interpretato grandi classici della musica leggera italiana come Il cielo in una stanza e Senza fine. Negli ultimi anni ha collaborato con tantissimi artisti contemporanee, come Giuliano Palma and The Blues brothers, per cui ha composto ben due brani. Si è inoltre avvicinato alla poesia grazie ad Alda Merini. L’anno scorso ha poi preso parte all’ultimo lavoro discografico che ha visto protagonista il musicista e cantate jazz Sergio Cammariere. In tale occasione Gino Paoli ha composto il brano Cyrano, tra i singoli più suggestivi del nono album pubblicato da Cammariere. Il brano ha anche un video ufficiale, pubblicato poi sul canale Youtube del musicista jazz. Protagonisti della clip sono proprio Cammariere e Paolo intenti a registrare il brano. Negli ultimi anni ha poi ricoperto l’importante ruolo di presidente della SIAE, dal quale ha però deciso di dimettersi circa un anno fa. Il motivo è legato a diverse polemiche circolate in seguito ad un accertamento per presunta evasione fiscale che l’ha visto protagonista. L’ammanco segnalato dalla Guarda di Finanza ammonterebbe a ben due milioni di euro. Gino Paoli si è visto così confiscare tre appartamenti e le società a lui intestate. Le dimissioni sono state accompagnate da un’accorata dichiarazione rilasciata alla stampa, in cui il cantautore ha ribadito la propria innocenza. L’ultimo brano pubblicato da Paoli risale al 2012, con il singolo Due come noi che.
LA CARRIERA E I DRAMMI PERSONALI
Gino Paoli nasce a Monfalcone nel settembre del 1934. È uno dei cantautori e musicisti più noti del panorama musicale nel nostro Paese. Inoltre, è conosciuto anche per la sua attività politica. Nel corso della sua carriera ha preso parte per ben sei volte al Festival di San Remo. L’ultima sua apparizione nella kermesse sanremese risale al 2014 in veste di ospite speciale. Il suo percorso artistico inizia nel 1959, quando Luigi Tenco gli procura un provino presso la casa discografica Dischi Ricordi. LA vita di Gino Paolo è stata caratterizzata anche da alcune tragedie e drammi sentimentali che lo hanno segnato profondamenti, fra questi l’incidente nel quale morì l’amico e collega, Vittorio Faber, a causare l’incidente mortale fu proprio Gino Paoli, alla guida dell’auto e che causò uno scontro frontale mentre effettuava un sorpasso avventato a forte velocità. Nel 1963, l’anno dopo, il cantautore tentò il suicidio sparandosi al cuore, la pallottola, pur colpendolo non lo uccise, risparmiandolo.