L’INTERESSE DELLA CRITICA

Il film di Risi, Il sorpasso, suscitò sin dall’uscita l’interesse della critica, dato che forniva uno spaccato dell’Italia in pieno “boom economico” ma metteva in mostra anche gli aspetti in chiaroscuro di un Paese che stava cambiando, tra consumismo e ricerca del benessere. Anche per questo motivo, “Il sorpasso” fu acclamato ai “David di Donatello” con il Premio per il Miglior Attore Protagonista a Gassman, oltre a una serie di riconoscimenti in altre kermesse; a livello di pubblico, il successo arrivò gradualmente (grazie a Dennis Hopper che vi si ispirerà per girare “Easy Rider”), incassando un miliardo di lire. Attualmente “Il sorpasso” è anche inserito nella lista dei “100 film italiani da salvare”. A proposito dei “bloopers” (stranezze nelle scene, incongruenze o errori dei registi) che gli utenti del sito italiano bloopers.it hanno rintracciato nel film di Risi, va menzionato il momento in cui i protagonisti sorpassano un’auto e Gassman fa all’altro conducente le corna, ma in una scena le sue mani sono avvolte dai guanti, nella successiva no. Inoltre, cè un “buco” di sceneggiatura quando Roberto si contraddice, affermando prima di dover dare l’esame di Procedura Civile e poi invece di stare preparando quello di Diritto Amministrativo. Infine, nella scena conclusiva, c’è un “errore di continuità” dato che viene usata una Lancia Aurelia 1100 modificata e diversa dal modello sul quale avevano viaggiato Gassman e Trintignant.



ANCHE LA GIOVANE CATHERINE SPAAK NEL CAST

Il pomeriggio di mercoledì 16 agosto sarà dedicato a uno dei capolavori indiscussi del cinema italiano del dopoguerra: alle ore 16.45, su Rete 4, sarà in programmazione “Il sorpasso” di Dino Risi, il film che ha reso immortali le figure di Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant, fornendo un ritratto amaro ma realistico dell’Italia dell’epoca. Il film di Risi arrivò nelle sale nel 1962 e, in poco tempo, riuscì a varcare i confini nazionali tanto da riscuotere un discreto successo anche in Francia e negli Stati Uniti: questo capolavoro firmato da uno dei massimi esponenti della commedia all’italiana non è al primo passaggio in tv e si caratterizza non solo per la verve comica dei protagonisti, ma anche per il “sottotesto” drammatico che sottende l’opera. Gran parte del credito di cui oggi gode “Il sorpasso” è dovuto alla presenza nel cast di due mostri sacri quali Vittorio Gassman (nei panni di Bruno Cortona) e Jean-Louis Trintignant (Roberto Mariani), ai quali si affianca una giovane Catherine Spaak (Lilly Cortona), oltre a Luciana Angiolillo (Gianna), Claudio Gora (Bibì) e Luigi Zerbinati (il commendatore).



LA TRAMA

Le vicende narrate nella pellicola sono caratterizzare da una inusuale unità di tempo, essendo concentrate nell’arco del giorno di Ferragosto del 1962 tra Roma e dintorni: qui facciamo la conoscenza di Bruno Cortona, un esuberante uomo di mezza età, di bell’aspetto e amante delle macchine sportive, nonché seduttore incallito. Nel corso della sua inconcludente ricerca di un pacchetto di sigarette, Bruno si imbatte nel giovane Roberto Mariani, uno studente iscritto a Giurisprudenza che è rimasto ad agosto nella Capitale oramai deserta per preparare degli esami. Bruno chiede a Roberto il favore di effettuare una telefonata da casa sua e poi lo invita per un giro sulla sua Lancia Aurelia decappottabile: il ragazzo accetta e poco dopo i due sono a bordo dell’automobile, sfrecciando lungo la via Aurelia e approfondendo la reciproca conoscenza. Bruno ne approfitta per far conoscere a Roberto la sua ex moglie e la figlia e, pian piano, l’amicizia tra i due uomini si fa sempre più forte nonostante una certa diffidenza da parte dello studente, troppo timido e poco esperto della vita. Questo legame, tuttavia, avrà tragiche conseguenze per i due passeggeri della Lancia Aurelia…

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