TRA CINEMA E TV
Maurizio Crozza si diplomò nel 1980 alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Il suo mentore fu Gian Maria Volonté, il quale lo instradò verso una carriera nel teatro classico. Nell’ambito della sua breve parentesi da attore teatrale, Crozza lavorò con i registi Egisto Marcucci, William Gaskill e Marco Sciaccaluga. Il suo esordio nel cabaret risale a fine anni Ottanta, quando entrò a far parte dei Broncoviz. Le prime proposte televisive arrivarono nel ’95, con Avanzi, Tunnel e Hollywood Party. Particolarmente rilevante l’esperienza dalle parti della Gialappa’s Band, all’interno del contenitore Mai dire gol. Fu allora che Crozza acquisì popolarità come comico, senza tuttavia rinunciare a ruoli drammatici. Per il cinema, Maurizio Crozza interpretò Sandro Pertini, trasmesso solo nel 2010 per volontà della moglie. (agg. di Rossella Pastore)
CONTROVERSIE
Risale al 2012 il caso #copiaeincrozza, che vide il celebre comico colpevole di aver copiato alcune battute dal web. Le gag in questione andarono in onda nel corso della trasmissione Ballarò, di cui Crozza firmava la copertina comica. Nei minuti immediatamente successivi al monologo, su Twitter impazzò l’hashtag #copiaeincrozza, e nemmeno i politici si trattennero dalle accuse. Complice qualche dissapore passato, il deputato Andrea Sarubbi (Pd) tentò di screditarlo pubblicamente. La replica di Crozza fu pronta e ficcante: “Lo confesso: è tutto vero. Sono trent’anni che io lavoro copiando dalla rete. Anche quando la rete non esisteva, io la copiavo. A scuola ho sempre copiato da Twitter. Anche questo comunicato non è mio: l’ho appena trovato su Twitter”. (agg. di Rossella Pastore)
DAL COLLETTIVO BRONCOVIZ A SANREMO
Maurizio Crozza sarà uno dei protagonisti della puntata di Techetecheté in onda mercoledì 16 agosto su Rai 1. Spezzoni, ricordi e apparizioni del comico genovese che ha iniziato la sua carriera con il collettivo dei Broncoviz, per poi diventare uno dei più apprezzati esponenti della satira italiana. Per anni la sua introduzione nel talk show politico ‘Ballarò’ su Rai 3 ha rappresentato un appuntamento classico della televisione italiana. Da tempo però Maurizio Crozza si è costruito una solida corazza da one man show, con i suoi spettacoli su La7 (a partire da ‘Crozza nel paese delle meraviglie’) fino al recente passaggio sul canale Nove. Imitiazioni, surreali rappresentazioni, interviste impossibili ma anche un modo graffiante di reinterpretare la realtà. Questo ha portato Crozza ad essere uno dei comici più richiesti in assoluto, tanto da fargli collezionare diverse apparizioni sull’ambito palcoscenico del Festival di Sanremo. Apparizioni che non lo hanno reso esente da critiche con Silvio Berlusoni per anni nel mirino della sua satira, che ora sembra aver spostato il suo fuoco in maniera decisa verso gli esponenti del Partito Democratico.
IL PASSAGGIO A CANALE NOVE
L’esordio sul canale Nove per Maurizio Crozza è già avvenuto in questa primavera del 2017, col suo nuovo programma ‘Fratelli di Crozza’ che ricalca quelli già visti in passato sotto la sua regia. Lo share però non è stato particolarmente esaltante, circa il quattro-cinque per cento, poco più della metà di quanto il comico genovese riusciva a raccogliere con il suo precedente show su La7. La rete del gruppo Discovery ha puntato fortissimo su Maurizio Crozza ed è convinta che già a partire dall’autunno, assestatesi le dinamiche relative al programma, gli ascolti aumenteranno esponenzialmente, anche perchè l’Italia è una paese che di certo non lesina gli spunti in tema di satira. Si tratta però di una montagna tutta nuova da scalare per un comico che forse, dopo l’addio alla Rai, ha trovato meno stabilità.
Techetecheté trasmetterà spezzoni relativi soprattutto al suo primo periodo, in cui la Rai ha visto sorgere un astro irriverente e geniale della comicità italiana, capace non solo di imitare, ma ri rileggere e reinterpretare i personaggi. Un talento istrionico e poliedrico che ha permesso a Crozza di guadagnare anche ampio spazio nel mondo del cinema italiano, senza dimenticare che in precedenza il comico genovese ha anche intrattenuto un lungo e fortunato sodalizio con la Gialappa’s Band, sulle reti Mediaset. Se la satira è senza padroni sicuramente Maurizio Crozza ne incarna perfettamente l’essenza, anche se come detto alcune sue esternazioni gli sono costate anche qualche problema, come nel caso della visita del Papa a Genova dell’anno scorso, in cui le battute di Crozza non sono state gradite dalla totalità dell’ambiente cristiano.
D’altronde al momento della sua elezione al Soglio Pontificio, Papa Francesco è stato protagonista di una delle sue primissime imitazioni proprio da parte di Maurizio Crozza, che lo ritraeva generosissimo, impegnato a spostare frigoriferi e mobili pesanti e aiutare nei traslochi delle anziane signore. In Techetecheté di mercoledì 16 agosto 2017 si potrà ripercorrere la carriera di Maurizio Crozza, dagli albori legati ai ‘Broncoviz’ e alla partecipazione allo show ‘Avanzi’, fino alle recenti apparizioni sul palco del Festival della Canzone italiana.