CURIOSITÀ
Mino Reitano era un agguerrito tifoso della Reggina e dell’Inter. Per la squadra nerazzurra, nel 1980, compose l’inno Alè Inter, ma la sua ‘attività’ in abito calcistico non si ridusse alla sua squadra del cuore. Di fatto, nel 2000 incise l’inno della Lazio in occasione del suo centenario. Nel 2002 riscrisse il testo di Basket Case dei Green Day per una cover in lingua italiana, sebbene la canzone non fu mai pubblicata. A Malavito, in provincia di Cosenza, il teatro comunale è dedicato a Mino Reitano. Il 5 novembre 2014 è andato in onda uno speciale di Emozioni incentrato sulla sua vita e i suoi successi. Un anno più tardi, il 7 dicembre, il comune di Reggio Calabria gli ha intitolato l’allora Piazza della Libertà. (agg. di Rossella Pastore)
IL CONTRIBUTO ALLA CANZONE PER L’INFANZIA
All’inizio degli anni Settanta, Mino Reitano conobbe Mariele Ventre, l’allora direttrice del Coro dell’Antoniano. Fu allora che intraprese una lunga e prolifica carriera da scrittore di canzoni per bambini, per tutto il tempo affiancata alla sua ben più nota attività da cantautore. Nel ’73 scrisse La sveglia birichina, portata al successo da Topo Gigio che ne firmò una sua personale reinterpretazione. Fra il ’78 e il ’79 condusse Gioco-città, uno spettacolo televisivo per bambini di notevole successo. Scrisse inoltre Ciao amico, la sigla dello Zecchino d’Oro. Nel frattempo incise Keko il tricheco, In tre e I sogni son desideri, raggruppandole tutte in un intero album di canzoni per bambini. (agg. di Rossella Pastore)
LE VITTORIE SFIORATE A SANREMO
Mino Reitano avrà grande spazio nella puntata di oggi 18 agosto di Techetechetè, in onda subito dopo il TG1. L’uomo ha preso parte a ben 7 Festival di Sanremo ma non è mai riuscito a vincerlo. Nel 1990, infatti, entra nella rosa dei finali con Vorrei mentre nel 2002 il suo brano La mia canzone arriva, addirittura, diciottesimo. Tuttavia, Italia, classificatosi quinto nel Fesitval del 1988 è ancora oggi una delle sue hit più conosciute e apprezzate. Pochi, inoltre, si ricorderanno che Mino Reitano è stato anche attore. La sua prima esperienza è stata con Tara Poki di Amasi Damiani e poi ha proseguito la sua carriera in altri 7 film. Nel 1976 ha scritto anche un libro, Oh Salvatore. Mino Reitano è conosciuto per la sua vitalità, l’esuberanza delle sue esibizioni ed è considerato una delle icone della musica nazional-popolare italiana. Ha cantato l’amore e il romanticismo, incidendo quasi tutti i suoi brani da solo e collaborando, tra gli altri con Franco Califano e Ornella Vanoni.
LA TV LO AVEVA ABBANDONATO?
Techetechetè dedica a Mino Reitano grande spazio nella puntata del 18 agosto ma l’artista, negli anni prima della morte, era stato quasi abbandonato dal tubo catodico. Le sue ultime apparizioni sono state a Piazza Grande nel 2007 e a La vita in diretta nel 2008, ormai segnato dalla malattia. Nella prima metà degli anni 2000, le sue presenze nelle trasmissioni sono state veramente centillinate. Solo dopo la sua morte, molti programmi sono tornati ad occuparsi di lui e della sua carriera, celebrando le sue doti e le sue canzoni. Durante il Festival di Sanremo 2009, Paolo Bonolis ha ricordato Reitano facendo cantare a Ornella Vanoni Una ragione in più e l’indomani ha consegnato alla moglie Patrizia un premio postumo alla carriera. Sabato 14 aprile 2012, inoltre, Rai Uno gli ha dedicato la prima serata con Avevo un cuore che ti amava tanto, a tre anni dalla sua scomparsa e condotto da Massimo Giletti e al quale hanno partecipato anche Gianni Morandi e Massimo Ranieri.