VASCO GUIDI, SOPRAVVISSUTO ALLA FURIA OMICDA DELL’EX COMPAGNA (AMORE CRIMINALE) – Si è conclusa con la conferma della condanna all’ex compagna la vicenda vissuta da Vasco Guidi, il 45enne che nel maggio del 2014 è stato ferito con sei colpi di pistola. Nel marzo di quest’anno, la Cassazione ha rifiutato infatti il ricorso di Serena Checchi, ex cassiera di Ponte Buggianese, in provincia di Pistoia, ed ha confermato gli otto anni di reclusione in carcere. Appena l’anno prima la donna era riuscita invece ad ottenere uno sconto di pena di circa due anni, rispetto alla condanna iniziale di 9 anni ed 8 mesi che le era stata inflitta con rito abbreviato. I giudici di secondo grado invece, sottolinea Il Tirreno, avevano scartato l’idea della premeditazione nell’accusa di tentato omicidio. La storia di Vasco Guidi, sopravvissuto alla furia cieca della donna, verrà raccontata questa sera su Rai 3 grazie ad Amore Criminale, che andrà in onda con una nuova puntata in replica. In secondo grado di giudizio si è stabilito quindi che Serena Cecchi non volesse davvero sparare all’ex compagno. Avrebbe invece imbracciato la pistola in un impeto di ira, ma l’avrebbe portata con sé per auto-difesa. Un particolare che invece ha trovato in disaccordo la Cassazione, che ha stabilito invece che l’ex cassiera aveva già ideato da tempo il piano omicida. L’evento si è svolto inoltre all’epoca in presenza dei due figli della coppia, di 8 e 5 anni.
VASCO GUIDI: TUTTO NASCE DA UNA LITE (AMORE CRIMINALE) – E’ il 14 maggio del 2014 quando Vasco Guidi si trova nel suo podere di Ponte di Serravalle con i due figli e viene avvicinato dall’ex compagna. Il rapporto fra i due si era ormai concluso tre anni prima, ma non senza dissapori. Una relazione durata per tanto tempo e da cui erano nati due bambini, ma presto le cose si erano messe male ed avevano deciso di dividersi. Serena Cecchi e l’ex compagno non hanno infatti mai smesso di litigare, ma appena due settimane prima di quel giorno di maggio sembravano aver trovato un accordo. Tutto per i figli, per stabilire i termini dell’affidamento. Quel giorno invece scoppia la lite e Serena Cecchi estrae la pistola e spara sei volte, raggiungendo il corpo di Vasco Guidi con quattro proiettili. La donna prende poi i due bambini, ancora sotto shock per aver assistito all’evento e fugge a bordo dell’auto del ferito, mentre quest’ultimo si rifugia in un podere nelle vicinanze. Serena si costituirà di sua spontanea volontà qualche giorno dopo, su spinta del suo avvocato, mentre si trova a casa del padre, a Firenze. Negherà tuttavia di aver avuto intenzione di uccidere Vasco, come invece sosterrà l’accusa in sede di tribunale.
VASCO GUIDI: ACCUSA VS DIFESA. QUAL E’ LA VERITA’? (AMORE CRIMINALE) – La dinamica dei fatti vedrà il contrasto fra l’accusa e la difesa: Serena Cecchi nega infatti di aver premeditato il tentato omicidio di Vasco Guidi. Riferisce invece di aver portato l’arma con sé per paura di essere aggredita dall’ex compagno e di averla estratta solo per via della lite scaturita fra la coppia. Secondo l’accusa invece, la donna si era recata al podere di Vasco con il chiaro intento di fargli del male e di portare via i figli. Dietro le motivazioni dei legali di Guidi c’è infatti un altro particolare, una nuova relazione che l’uomo aveva avviato in quei mesi. Secondo la sua versione, la rabbia della Cecchi era dovuta per lo più a quel dettaglio ed anche per questo gli aveva già mosso delle minacce, così come aveva fatto nel corso di tanti anni di separazione. Per Vasco Guidi il quadro è chiaro: l’ex compagna temeva di perdere la custodia dei figli o non tollerava di doverli dividere con un’altra donna, la nuova compagna dell’uomo. Per la Cecchi invece sarebbe stato l’ex compagno ad alimentare i suoi dubbi riguardo al futuro.