UN RACCONTO… IN MUSICA
“La musica esprime sentimento e pensiero, senza linguaggio, ma è al di sotto e prima del discorso, ed è al di sopra e al di là di ogni parola”. Così Robert G. Ingersoll, noto oratore statunitense durante l’età d’oro del pensiero libero, si esprimeva riguardo all’arte del suono. È questo anche il tacito orientamento seguito da Loredana Bertè e Fiorella Mannoia nel presentare Amiche in Arena, iniziativa tutta dedicata alla lotta al femminicidio. Di fatto, nel corso della serata, poche volte si è accennato apertamente al tema della violenza sulle donne. La vera protagonista dell’evento è stata la Musica: a lei (e ai suoi interpreti) l’arduo compito di raccontare le terribili vicende che hanno contribuito a tingere di nero le cronache degli ultimi tempi.
LE PAGELLE
Inizio scoppiettante, con Loredana Bertè e Fiorella Mannoia che salgono sul palco mano nella mano. Fiorella intona Il mare d’inverno, e l’applauso è quasi dovuto. La segue la Bertè, leggermente sottotono se paragonata all’amica. Altro duetto: al centro del palco, questa volta, due anime rock come Loredana Bertè e Gianna Nannini. Le due sono affiatatissime: “Gianna, devo ammettere che America sembra scritta per me”, fa notare la Bertè. E come darle torto. Si va avanti con Dedicato, in coppia con Noemi. Bella la sua interpretazione, certo molto più blues dell’originale. Patty Pravo sfigura dinanzi alla verve dell’amica Loredana, con cui si esibisce in Mi manchi. Buone le performance delle tre “E” Emma, Elisa ed Elodie; dicono poco i nomi delle esordienti Antonella Lo Coco e Aida Cooper. Ancora non pervenute Irene Grandi e Irene Fornaciari, che stentano a farsi riconoscere dopo la loro lunghissima assenza dalle scene. Degna di nota Mia Martini, che invece è sempre presente. A lei è riservata la dedica finale: “A Mimì… e a tutte le donne che non ce l’hanno fatta”.