TRA SCIENZA E MUSICA
“Suono con due amici della mia età e non è escluso che possa incidere un disco. Chissà, magari mi faccio un regalo per i miei 90 anni…”. Questo quanto dichiarato da Piero Angela nel corso della sua ultima intervista al settimanale Nuovo Tv. Una svolta musicale nella carriera di Angela non è affatto da escludere: ricordiamo quando, a inizio anni Sessanta, il celebre presentatore abbandonò il telegiornale in favore della divulgazione scientifica. E a chi gli chiede dei progetti futuri, risponde sempre così: “La musica”. Nei giorni scorsi, qualcuno ha persino avanzato l’ipotesi di un’imminente discesa in campo di Piero Angela in qualità di senatore a vita. E la replica del diretto interessato non si è fatta attendere: “Io senatore a vita? Grazie, ma non fa per me. La politica è troppo litigiosa, nessun progetto va avanti”. Non sarebbe l’unico “no” proferito da Piero Angela, che è sempre stato schizzinoso in fatto di lavoro: “Alla Rai”, specifica, “ho rifiutato, negli anni, la direzione di un telegiornale e di una rete”. “Oggi la politica può essere molto importante solo se favorisce il processo di gestire e distribuire bene la ricchezza che nasce dalla tecnologia. Ma se le maggioranze cambiano continuamente, si litiga e si parla solo di legge elettorale, nessun progetto vero diventa possibile”, ha chiarito.
LA VISIONE POLITICA
A spingere per una sua nomina a senatore a vita, il direttore del Foglio Claudio Cerasa: “Ho letto – afferma in una pausa di registrazione di Superquark – ma io non c’entro niente. Ho scritto al direttore Cerasa: grazie, sono lusingatissimo, ma lasciatemi stare, desidero continuare col mio lavoro”. Niente da fare, dunque: per Angela, un programma politico non dovrebbe prescindere da innovazione, tecnologia, educazione e valori. “In Italia non si premia il merito, il valore, l’autenticità, la capacità… Se la produttività è l’indice dell’efficienza di un Paese, ebbene l’Italia è ferma da quindici anni”.