Il regista di Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche, in onda su Rete 4, è John Moore. Nato a Dundalk nel 1970 è un regista irlandese di grande talento. Il suo debutto cinematografico è proprio questo film che è quindi un’opera prima. Il suo secondo lavoro invece è tre anni più atdi Il volo della fenice. Nel 2006 poi è il regista di un film che è più una trovata commerciale che altro. Lo 06/06/06 infatti esce nelle sale il remake di un classico delle pellicole sugli esorcismi ”Omen – Il presagio”. L’idea di farlo uscire in tutto il mondo nel giorno che ripropone il numero del maligno è una trovata che funziona e conquista il pubblico. Dopo questo John Moore si specializza in remake dirigendo prima Die Hard – Un buon giorno per morire e poi I.T. che in Italia deve ancora uscire. Nel 2008 ha poi diretto Max Payne. (agg. di Matteo Fantozzi)



COME SEGUIRE IN DIRETTA STREAMING IL FILM IN ONDA SU RETE 4

Serata dedicata ai film di guerra su Rete 4 con la messa in onda di Behind Enemy lines – dietro le linee nemiche. Questa pellicola del 2001 di John Moore all’epoca dell’uscita ebbe un successo importante per essere poi successivamente un po’ dimenticata. Paolo Boschi a Scanner sottolinea: “Da segnalare in questo particolare momento di ordine psicologico che è il primo film di guerra arrivato in Italia dopo le operazioni belliche in Afghanistan”. John Moore esordisce sullo schermo dopo essere stato regista di diversi spot pubblicitari e lo fa con un film di certo non facile. Il sempre severo pubblico di Imdb (Internet Movie Database) lo premia con una sufficienza piena in pagella, un bel 6.4 su 10 grazie a oltre 90mila giudizi. Il trailer, clicca qui per il video, ci fornisce delle interessanti anticipazioni che ci fanno capire anche il tenore della pellicola. Behind Enemy lines – dietro le linee nemiche va in scena dalle 21.15 su Rete 4, potremo poi seguirlo anche in diretta streaming sul portale di Mediaset cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)



CURIOSITÀ

La pellicola è stata interamente girata in Slovacchia e nessun attore serbo ha preso parte alla produzione, in quanto il popolo serbo veniva dipinto in maniera negativa. Nel cast sono invece presenti interpreti russi e polacchi. Il film fu oggetto di una causa legale intentata dal capitano O’Grady che nel 1995 fu protagonista di una missione molto simile a quella descritta nel film. Tuttavia le analogie tra la ricostruzione cinematografica e l’esperienza di O’Grady sono davvero sottili. Nel cast di Behind Enemy lines – dietro le linee nemiche è presente, oltre ad Owen Wilson, anche Gene Hackman, attore noto al grande pubblico per aver preso parte a film come Geronimo, Allarme rosso e Nemico pubblico. Nel 1993 si aggiudicò il premio Oscar come miglior attore protagonisti nel film Gli spietati.



IL CAST

Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche è una pellicola d’azione americana prodotta da John Moore nel 2001. Il film, che andrà in onda luned’ 21 agosto su Rete 4 alle 21.15, annovera nel suo cast attori del calibro di Owen Wilson, Gene Hackman, Gabriel Macht e Davit Keith. Owen Wilson è tra gli attori hollywoodiani più famosi, celebre per aver preso parte a film come Zoolander, Una notte al museo e Midnight in Paris.

LA TRAMA

La trama è ambientata nel corso della guerra in Bosnia ed Erzegovina, durante la quale due militari della Marina statunitense vengono inviati in missione speciale proprio sui monti bosniaci. Si tratta dei tenenti Chris Burnett e Jeremy Stackhouse. Intenti a seguire un segnale radar, non si accorgono di essere usciti fuori rotta e vengono intercettati dai soldati nemici. Il comandante serbo Sasha ordina ai suoi uomini di fare fuori sul velivolo statunitense. I due riescono a salvarsi per miracolo e poco dopo l’impatto provano a mettersi in contatto con il loro comandante. Stackhouse è ferito e non può accompagnare il suo collega nel giro di ricognizione. Burnett prosegue da solo ma poco dopo Stackhouse viene raggiunto da alcuni soldati serbi che lo uccidono.

Burnett è così costretto a fuggire ed in più occasioni riesce a sopravvivere alle terribili trappole escogitate dai serbi. Finalmente contatta il suo comandate che gli indica un punto ottimale per l’estrazione. Tuttavia la NATO si mostra restia ad operare il recupero del militare, preferendo nascondere la verità e considerando entrambi i soldati morti. Burnett non vuole morire e non si arrende. Grazie anche all’aiuto di un giovane serbo riesce finalmente a raggiungere il punto dell’estrazione ma la NATO non effettua il salvataggio. Pochi giorni prima, l’esercito serbo aveva diffuso la falsa notizia secondo cui Burnett era in realtà già morto.

Giusto sul posto, Burnett nota la presenza del seggiolino dell’aereo su cui era seduto prima dell’esplosione e così attiva il dispositivo di segnalazione. Scatta finalmente la missione di salvataggio ad opera dell’ammiraglio Reigart. Ma nel frattempo Burnett deve ancora fare i conti con Sasha e l’esercito di Lokar. Prima di essere salvato, Burnett riesce a recuperare le prove fotografiche dello sterminio compiuto da Lokar, che serviranno per incastrare quest’ultimo.