Una foto dopo l’attentato di Barcellona diventa virale, ma è una bufala: in tanti ci cascano, tra cui Rita Pavone. La cantante è stata sommersa da una pioggia di insulti e accuse di razzismo, quindi ha provato a difendersi citando il blog e la relativa pagina Facebook, Espana Libre Informacion. Bastava invece attingere informazioni da fonti autorevoli per scoprire che i venditori ambulanti sono spariti dalla Rambla a causa di una legge che prevede il carcere per chi viene sorpreso a vendere sui marciapiedi senza autorizzazione. Politiche sempre più stringenti che hanno portato alla svolta dall’estate del 2016. Il Sindacato popolare dei Venditori Ambulanti ha dichiarato di temere un inasprimento delle misure, che infatti si è verificato a maggio: la sindaca Ada Colau è intervenuta ancor più duramente per arginare la diffusione dei traffici illegali nel centro catalano. Lo ha spiegato El Diario in un approfondimento per fare chiarezza e smentire definitivamente la bufala. (agg. di Silvana Palazzo)
“I VU CUMPRÀ SAPEVANO DELL’ATTENTATO!”
Ennesima bufala sull’attentato di Barcellona, ma questa volta la vittima eccellente della bufera social che ne è conseguita è Rita Pavone. Tutta colpa di un tweet con il quale la cantante ha contribuito a diffondere una fake news legata all’assenza di venditori ambulanti stranieri lungo la Rambla al momento dell’attacco. «Pare proprio che non ci fossero giovedì. Sciopero o sapevano?», ha scritto Rita Pavone postando un’immagine della Rambla con i venditori ambulanti. In poco tempo è finita sula graticola: tanti utenti le hanno infatti fatto notare l’errore, cioè che i “manteros” sono stati allontanati da circa un anno, quindi l’hanno accusata di razzismo. La cantante non l’ha presa affatto bene e ha cominciato a bloccare i follower o attaccarli. «Buttare sul ridicolo, per antipatia verso chi l’ha scritta, una notizia che può essere collegata alla morte di tante persone, è da vomito», ha scritto a chi continuava a criticarla.
LITE SOCIAL, POI ANNUNCIA DENUNCE ALLA POLIZIA POSTALE
Rita Pavone ha provato poi a difendersi quando qualcuno le ha fatto notare di essere vittima di una bufala: «Non lo scrivo io. Lo scrivono gli spagnoli». E ha ricordato di conoscere molto bene Barcellona: «Io che sono di casa in Spagna da 40 anni e che conosco la Catalunya da una vita, mi sento dare lezioni dal turista del fine settimana…». Insomma, dopo lo scivolone social è scoppiata la bagarre. Rita Pavone non ha neppure preso bene che la bufala che ha condiviso sia stata poi smentita da El Diario, secondo cui l’allontanamento dei venditori ambulanti è in atto da mesi grazie ai maggiori controlli della polizia. La cantante ha continuato a difendersi dagli attacchi: «Se un quotidiano riporta una notizia smentendola, vuol dire che quella notizia è stata riportata su molti altri quotidiani. Is that clear?». Quando però ha compreso che non sarebbe stata in grado di gestire la mole di critiche e offese, come riportato da Il Giornale, ha annunciato denunce alla polizia postale.