Canale Nove ci propone un film con una coppia incredibile e cioè Terapia d’urto. Nel cast troviamo infatti Jack Nicholson e Adam Sandler uno contro l’altro. Francesco Alò a Il Messaggero sottolinea come l’inizio della commedia sia ”scoppiettante”. Il personaggio interpretato da Adam Sandler viene visto come un ”capro espiatorio fantozzianamente tartassato”. Roberto Nepoti a La Repubblica ne conferma il successo di pubblico, ma lo vede comunque come un film che ha raccolto un ”risultato al di sotto delle possibilità”. Infatti spiega: “Se avevamo visto di recente i due attori pronti a cambiare qui li troviamo a raschiare i rispettivi repertori ai limiti dell’autocaricatura”. Il pubblico di Imdb (Internet Movie Database) lo salva con un 6.2 su 10 grazie a quasi 200mila giudizi. Il trailer, clicca qui per il video, ci fornisce interessanti anticipazioni che ci fanno capire come questa pellicola non sia assolutamente da perdere. Sarà possibile guardare Terapia d’urto su Canale Nove dalle 21.15 e potremo seguirlo anche in diretta streaming, grazie al portale iDplay, sui nostri dispositivi mobili cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
LE CURIOSITÀ
Una pellicola di genere commedia che è stata prodotta nel 2003 in USA per la regia di Peter Seagal mentre il soggetto e la sceneggiatura sono stati scritti da David Dorfman. Le case di produzione che hanno preso parte a questo progetto sono Columbia Pctures, Revolution Studios e Happy Madison Productions. Il montaggio della pellicola è stato realizzato da Jeff Gourson con gli effetti speciali che sono stati curati da John S. Baker. Jack Nicholson è uno dei vecchi leoni di Hollywood, dall’alto di una straordinaria carriera iniziata negli anni ’60, quando ha preso parte a Easy Rider (1969). Nel decennio successivo ha poi partecipato a produzioni come Cinque pezzi facili (1970), Conoscenza carnale (1971), L’ultima corvè (1973), Chinatown (1974), Professione: reporter (1975), Qualcuno volò sul nido del cuculo (stesso anno), Shining (1980), Voglia di tenerezza (1983), Le streghe di Eastwick (1987) e A proposito di Schmidt (2002). Una lunga serie di grandi prove che gli hanno procurato ben dodici candidature all’Oscar, con tre vittorie, affiancandosi così a Walter Brennan e Daniel Day-Lewis. Va peraltro sottolineato come la pellicola sia contrassegnata da alcuni chiari errori, come nell’occasione in cui David e Buddy sono costretti a frenare bruscamente sul ponte. Se nella scena si nota come l’auto, a seguito del prolungato slittamento, si fermi in posizione obliqua, in una successiva inquadratura presa dall’alto risulta invece diritta. Altra incongruenza abbastanza vistosa è quando David è colpito ripetutamente da Wenda con degli schizzi di cioccolata. Se il suo cappotto risulta chiaramente macchiato dopo il trattamento subito, una volta tornato nell’abitazione di Buddy appare invece invitto. Infine, tra le curiosità vanno registrati due gustose apparizioni in veste di cameo, quella del famoso tennista John McEnroe, che fa il suo ingresso nello studio di Buddy per curare la sua irascibilità e quella che vede Rudolph Giuliani, all’epoca sindaco di New York apparire nel corso di una partita di baseball girata allo Yankee Stadium.
ALLA REGIA PETER SEAGAL
Terapia d’urto, il film in onda su Canale Nove oggi, martedì 22 agosto 2017 alle ore 21.15. Una pellicola di genere commedia che è stata diretta da Peter Segal nel 2003. Il film si regge su Adam Sandler e Jack Nicholson, due degli attori più importanti della scena statunitense. Il primo è noto per aver preso parte negli anni ’90 al Saturday Night Live, prima di dedicarsi al grande schermo. Nel corso della sua carriera, che lo ha portato ad essere uno degli attori più pagati in assoluto, ha interpretato pellicole come Billy Madison (1995), Bulletproof (1996), Un tipo imprevedibile (stesso anno), Prima o poi me la sposo (1998), Ubriaco d’amore (2002), Spanglish – Quando in famiglia sono in troppi a parlare (2004), L’altra sporca ultima meta (2005) e Pixels (2015). Ma scopriamo nel dettaglio la trama del film.
COME ANDRA’ A FINIRE?, ECCO LA TRAMA
Il film vede come protagonista un disegnatore di abbigliamento riservato ai gatti, David Buznik (Adam Sandler). L’uomo è anche riuscito a varare una linea extra large per felini, vedendo però il merito della sua invenzione andare al proprio direttore, da lui considerato l’emblema dell’incapacità. L’uomo, che è effettivamente ottuso, da sempre approfitta della propria posizione privilegiata per infierire su di lui, deridendolo apertamente e causando danni non da poco alla sua autostima. Quando il direttore gli ordina di occuparsi di un nuovo lavoro, David è quindi costretto ad imbarcarsi su un aereo, ove ben presto si trova a dover litigare con un vero e proprio prepotente che gli ha soffiato il posto regolarmente prenotato.
Ad aggravare la situazione concorre poi l’uomo che si ritrova al fianco, un tipo estremamente stravagante che non esita a metterlo in difficoltà di fronte agli altri passeggeri. Alla fine David non ce la fa più e scoppia letteralmente, dando la stura ad un clamoroso diverbio, nel corso del quale tocca accidentalmente una hostess sul braccio, provocando una denuncia da parte sua, per aggressione.
Il conseguente processo vede la sua condanna in qualità di persona incapace di controllare gli scoppi di rabbia, costringendolo quindi a rivolgersi ad uno psichiatra. Nel corso della ricerca, scopre però che l’uomo che lo ha messo nei guai è proprio un notissimo specialista, Buddy Rydell (Jack Nicholson), autore di ripetute pubblicazioni sul tema. Recatosi nel suo studio, il dottore lo unisce ad una seduta di gruppo con altri soggetti irascibili, accoppiandolo proprio con il soggetto più problematico in assoluto. Una volta terminata la seduta, i due decidono di andarsi a bere una birra insieme, ma una volta entrati nel locale si ritrovano nel bel mezzo di una rissa, cui non riescono a sfuggire. Nella colluttazione, mentre cerca di sottrarre il bastone ad un cieco che lo sta colpendo, David colpisce in modo del tutto accidentale la barista, fratturandole il naso. Ancora una volta, quindi, l’uomo si ritrova a dover sostenere il giudizio in un’aula di tribunale e stavolta in una posizione del tutto sfavorevole, tale da poterlo condurre addirittura dietro le sbarre. Ad evitare il peggio sarà proprio il dottor Rydell, il quale afferma di poter guarire David nel breve volgere di un mese, convincendo il giudice ad affidarglielo.