IL RITORNO CON ‘POTREBBE ESSERE’
Appuntamento da non perdere questa sera su Italia 1 per gli amanti della musica con la tappa di Melfi della rassegna Battiti Live promossa ed organizzata da Radio Norba. Tanti i protagonisti di questa estate musicale 2017 tra cui Silvia Salemi che a distanza di dieci anni è tornata alla grande nello scenario nostrano con l’album 23 uscito lo scorso 7 luglio e preceduto dal singolo Potrebbe essere. La stessa cantante ha voluto presentare questo nuovo lavoro evidenziando come negli ultimi anni si fosse dedicata ad altri ambiti: “Si tratta di una canzone dalle sonorità estive, con sfumature elettroniche, che rappresenta il mio ritorno nel panorama musicale dopo aver dedicato tanto tempo a progetti legati alla televisione e al sociale- racconta Silvia, aggiungendo – Potrebbe essere è un brano dettato da una mia scelta musicale precisa, attuale e contemporanea. Questo nuovo singolo è il frutto di un grande lavoro di squadra, con una band che per me ormai rappresenta una seconda famiglia e con la quale affronterò l’imminente tour estivo”.
“NON C’È COSA PIÙ BELLA DELLA FAMIGLIA”
Nel corso di un’intervista rilasciata al portale Gay.it, Silvia Salemi ha spiegato i motivi che l’hanno portata a stare lontana per così tanti anni dallo scenario musicale italiano con particolare riferimento alla costruzione di una splendida famiglia. L’artista ha voluto anche evidenziare di non essere spaventata dai cambiamenti che nel frattempo sono avvenuti nel mercato della musica:”Mi rendo conto che il mercato è cambiato tanto e mi rendo ancor più conto che non è facile rientrare, dopo diverso tempo, ma non ho paura. In fondo canto da quando avevo quattro anni e non è di certo il primo ostacolo che incontro. So che ho un progetto di qualità tra le mani e sono più che soddisfatta del risultato. Se rifarei la scelta di dedicarmi alla famiglia?Scherzi? Non c’è cosa più bella. Lo rifarei altre mille volte. Avevo fatto cinque, sei dischi. Uno dopo l’altro. La mia vita lavorativa era piena da anni e, senza cadere nel ridicolo, avevo realmente bisogno di dedicarmi alla mia vita privata”.