A un anno abbondante dall’esito del referendum sulla Brexit, la lontananza e gli equivoci tra gli inglesi e gli altri europei sembrerebbero prendere il largo. Anche se i negoziati veri e propri per il “divorzio” tra Londra e l’Ue devono ancora entrare nel vivo, nella vita quotidiana, nei rapporti di tutti i giorni, disguidi e malintesi si fanno sempre più frequenti. Un esempio eclatante viene dal tabloid inglese “The Sentinel Online”, che vigila giorno e notte per segnalare ai lettori d’oltreManica le malefatte e le incomprensioni degli europei continentali.



Marito e moglie, ambedue londinesi, sono soliti trascorrere le vacanze in Germania. Quest’anno hanno scelto una località nei pressi di Lubecca, la cittadina di Bad Schwartau, quasi 20mila abitanti nel Land dello Schleswig-Holstein. Durante una passeggiata in campagna, costeggiando il fiume Trave (un corso d’acqua dritto come un palo, in cui si riversano centinaia di piccoli affluenti, chiamati Stippen, in italiano, Pagliuzze), si imbattono in una graziosa e immacolata casetta rustica. Entusiasti del luogo e dell’edificio, decidono di farne il loro buen retiro per la seconda tranche di ferie, programmate a settembre. Si informano, dunque, presso gli abitanti locali sul nome del proprietario. Vengono a sapere che il suo nome è Hans Zimmermann, un non più giovane pastore interecumenico, con il quale, una volta entrati in contatto, stipulano il tanto sospirato contratto di locazione.



Al ritorno in Inghilterra, un dubbio feroce insidia la moglie: non ricorda di aver visto alcun WC. Immediatamente, il solerte marito decide di chiedere lumi al proprietario, al quale invia la seguente mail:

“Gentile Pastore Zimmermann,

siamo i coniugi inglesi che alcuni giorni fa hanno preso in affitto, per il mese di settembre, la sua casetta in campagna vicino alla cittadina di Bad Schwartau. Non ci sembra però di aver notato un elemento essenziale: la presenza del WC. La preghiamo, pertanto, di illuminarci al riguardo. Cordiali saluti, Alfred ed Elisabeth Chesterfield”.

Ricevuto il messaggio, il pastore Zimmermann, non comprendendo esattamente il significato dell’abbreviazione W.C. (la lingua inglese purtroppo non dispone di articoli maschili e femminili: In questo caso, i nostri il lo la i gli le avrebbero immediatamente sbrogliato la matassa) e credendo si tratti del piccolo edificio di colore candido, adibito al raccoglimento di piccoli gruppi di oranti, denominato White Community, che si trova nei paraggi di Bad Schwartau, così risponde, sempre tramite posta elettronica:



“Gentili coniugi Chesterfield,

ho molto apprezzato la vostra richiesta di delucidazioni e con immenso piacere vi informo che il luogo che tanto vi interessa si trova a poco più di 4 chilometri di distanza dalla vostra residenza. Ammetto, certo, che per i frequentatori abituali non sia alquanto agevole accedervi. Suggerisco a coloro che sono soliti trattenersi a lungo per le funzioni di portare con sé il pranzo al sacco, così da potersi fermare sul luogo il tempo necessario, senza eccessivi disagi. Il posto è raggiungibile a piedi, in bicicletta, in auto e anche con i mezzi pubblici, che sono la soluzione migliore, dal momento che aiutano a creare, all’interno del gruppo, un clima di fraterna e partecipata condivisione. È preferibile arrivarvi per tempo, onde evitare di rimanere fuori o di intralciare il movimento altrui. Nel locale c’è posto per una ventina di persone sedute e altrettante in piedi. Un impianto di aria condizionata provvede a mantenere costantemente pura e fresca l’aria. Per trovare posto a sedere è dunque necessario giungere tempestivamente. I bambini potranno sedere accanto ai genitori e tutti avranno la possibilità di aggregarsi al coro. All’ingresso verrà consegnato, come buona norma, un foglio di carta; i ritardatari non devono preoccuparsi, potranno comunque servirsi del foglio del vicino. I suddetti fogli potranno ovviamente essere riutilizzati per altre funzioni. Tutto ciò che i visitatori lasciano, viene raccolto e distribuito ai poveri del paese. Vi ricordo, infine, che a disposizione dei frequentatori ci sono dei fotografi che, su richiesta, provvedono a immortalare gli atteggiamenti assorti delle persone intente nel seguire, in così profondo raccoglimento, le funzioni in atto.

In attesa di rivedervi, porgo a voi i miei più distinti omaggi.

Pastore Hans Zimmermann”. 

Vista così, per dirla con metafora sartoriale, la larghezza della Manica sembra più ampia di quel che si poteva supporre…