GRANDE PASSIONE NON SOLO PER LA MUSICA

Questa sera, sabato 26 agosto 2017, su Rai 1 va in onda l’attesa finalissima dell’edizione 2017 del Festival di Castrocaro. Tra le giovani promesse della musica italiana che si contendono il successo nella prestigiosa kermesse, figura anche il nome di Andrea Tortolano. Vincitore della tappa di semifinale svoltasi a Maiolati Spontini in provincia di Ancona lo scorso 2 agosto, Tortolano ha 20 anni ed è nato a Roma. Può essere, senza dubbio, definito un enfant prodige visto che si è avvicinato al mondo della musica a soli tre anni per poi incominciare a studiare in maniera professionale dall’età di 14 sotto la guida del maestro Piero Martini. Tra l’altro Andrea Tortolano è un artista a 360 gradi avendo frequentato anche diversi corsi di teatro portando in scena nel 2015 con la compagnia del Teatro del Beau di Acilia, lo spettacolo Sei personaggi in cerca di autore di Pirandello presso il Teatro Nino Manfredi di Ostia (Roma). Un’esperienza che ha arricchito la sua capacità interpretativa.



UNA NUOVA AVVENTURA A CASTROCARO

Nonostante la giovane età, Andrea Tortolano ha avuto modo di avere diverse esperienze significative nell’affascinante mondo della musica. Nel 2014 ha partecipato al Festival di Ostia ottenendo un buon terzo posto finale proponendo lo storico pezzo dei Queen, Too much love will kill you. Nell’aprile del 2015 ha invece ottenuto la vittoria nel Festival ‘Della Rotta del Talento’ organizzato dall’associazione ‘Vita volontari per Vocazione’. Qualche mese più tardi, il giovane interprete romano ha saputo raccogliere una nuova vittoria nell’ottava edizione del ‘Concorso canoro interpreti musica leggera italiana’ andato di scena a Cosenza con una splendida cover del pezzo ‘Sole spento’ peraltro duettando con Omar Pedrini. Da segnalare, inoltre, che per Tortolano questa non è la prima esperienza al Festival di Castrocaro Terme avendo preso parte all’edizione 2015/16 giungendo fino alla semifinale di Cilavegna. In carriera, infine, Tortolano ha già potuto collaborare con personaggi di spessore come il fonico londinese Steve Lyon, famoso per aver curato le musiche di celebri artisti quali Eric Clapton, Depeche Mode e i Cure.

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