LA FICTION

Grande attesa per la seconda stagione di Squadra Mobile – Operazione Mafia Capitale, la fiction di Canale 5 con protagonisti Giorgio Tirabassi e Daniele Liotti. Ed è proprio Liotti che, in un’intervista rilasciata al Giornale, parla della fiction come di una “fotografia della lotta tra forze dell’ordine e malaffare”. “Il mio personaggio è vittima di un gioco di potere che va al di là della sua volontà, è un burattino manovrato da altre persone, come l’Ingegnere (interpretato Andrea Tidona), che è il deus ex machina del sistema di Mafia Capitale”. Non è la prima volta che interpreta Sabatini: “Nella seconda stagione ho avuto più libertà a livello interpretativo”. Un ruolo poco nelle sue corde, confessa: “Era una sfida anche con me stesso, perché mi dicono che ho gli occhi buoni. È stata dura nasconderli…”. A che pro cimentarsi in un racconto così complesso? “L’obiettivo della produzione era quello di fornire un quadro realistico della situazione. Credo che sia una forma di intrattenimento, ma anche di informazione. Poi c’è una dose di thriller e suspence che rende il tutto più accattivante”.

IL PERSONAGGIO

Prima esperienza da antagonista per Liotti, che racconta di essersi ispirato al Capo dei Capi di Claudio Gioè. A restituirgli credibilità, la barba e i capelli lunghi con cui si presentò al provino. Complice il suo innegabile appeal, Sabatini è diventato un sex simbol: “Ha il fascino del male, in più sa usare il suo carisma per arrivare dove vuole. Quando in tv era in onda la prima serie, sotto casa mi hanno scritto ‘Sabatini infame’. Più che sex symbol direi che stavo sulle scatole al pubblico. A parte gli scherzi, questo mi ha fatto capire che il personaggio stava entrando nell’immaginario collettivo. Quanto a me, sono la persona meno vanitosa del mondo”. Un aneddoto dal set? “Abbiamo girato una scena in cui Ardenzi (Tirabassi) sta alle costole di Sabatini, che è costretto a fuggire in auto e che cerca di investirlo. Il regista voleva che la scena fosse il più possibile credibile. Abbiamo pensato di girarla noi, senza stuntman. E Tirabassi, quando mi ha visto sterzare all’ultimo momento, si è spaventato. […] È un collega meraviglioso, ironico, ha reso il set molto divertente…”. 

L’ATTORE

Quanto al suo futuro professionale, Daniele Liotti accetterebbe volentieri un’altra chiamata ad Amici: “Ho visto in quei ragazzi il coraggio che avevo quando ho cominciato a fare questo lavoro, senza calcoli né insicurezze, che invece possono arrivare più in là con l’età. È stata un’esperienza formativa anche per me. Con la De Filippi mi sono trovato ottimamente, dovesse richiamarmi penso che direi di sì”. E la fiction? “Un passo dal cielo 5, che comincerò a girare a marzo 2018. Dopo Squadra Mobile partirà Immaturi, con molti protagonisti dell’omonima pellicola di Paolo Genovese. Interpreterò un personaggio più fragile, immaturo appunto, l’opposto di Sabatini».