CURIOSITA’ E CRITICHE

Per la pellicola che data 1968, non ci furono ottimi pareri della critica. Il che è un vero peccato, perché c’è un buon cast che vanta l’ottima presenza di attori con Virna Lisi e Lando Buzzanca. Scopriamo cosa si è scritto sul film diretto da Duccio Tessari. “Una commedia satirica dai risvolti farseschi sullo sfondo di una Sicilia folcloristica e di maniera. L’esile trama è vivificata da una serie di gags, macchiette e battute di buona resa umoristica” (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 65, 1968). E ancora: “Risaputa e becera commedia satirica del versatile e (altrove) elegante Duccio Tessari, che non esita a sciorinare il più stantio repertorio su una Sicilia da barzelletta, irridendo le secolari regole della società, non solo onorata. Accanto all’insipido Peter McEnery si fronteggiano i vecchi draghi Jean Servais e Gabriele Ferzetti con Lando Buzzanca a far da giullare”. (Massimo Bertarelli, ‘Il giornale’, 21 novembre 2000). (Aggiornamento di Valentina Gambino)



NEL CAST ANCHE VIRNA LISI E LANDO BUZZACCA

Meglio vedova, il film in onda su Rete 4 oggi, domenica 27 agosto 2017 alle ore 14:15. Una pellicola di genere commedia che è stata realizzata nell’anno 1969 in Italia da Turi Vasile con la distribuzione ai botteghini curata dalla casa cinematografica della Ultra Film. Il film è stato diretto dal regista Duccio Tessari il quale ha anche collaborato sulla stesura del soggetto e della sceneggiatura assieme a Ennio De Concini, Piero Regnoli, Nando De Maio, Pasquale Festa Campanile e Adriano Baracco mentre nel cast sono presenti nomi eccellenti del cinema italiano ma non solo quali Virna Lisi (e Napoli.. canta!, Questa è la vita, Lettera napoleta, Luna nuova, Va dove i porta il cuore), Lando Buzzanca (Divorzio all’italiana, La parmigiana e Colpo grosso ma non troppo), accanto a loro Peter McEnery, Gabriele Ferzetti, Jean Searvis e Agnes Spaak con la partecipazione straordinaria del cantautore genovese Bruno Lauzi. Ma ecco la trama del film nel dettaglio.



COME SI SVOLGERA’ LA STORIA? ECCO LA TRAMA

A metà degli anni sessanta un ingegnere milanese di nome Tom, sta valutando per conto di una importante azienda che opera nel campo dell’estrazione petrolifera, la possibilità di aprire una nuova raffineria in un piccolo paesino siciliano. Le incognite organizzative ed economiche sono diverse il che induce il buon Tom a dover intraprendere un viaggio nel luogo prestabilito allo scopo di valutare in concreto la fattibilità del suo progetto. Una volta giunto nel piccolo paesino siciliano, Tom si rende conto che non dovrà soltanto valutare i costi per la realizzazione della raffineria e quindi i possibili introiti ma anche la volontà di alcuni clan mafiosi che sembrano spartirsi il controllo del territorio e quindi le sole in grado di stabilire se il progetto debba o meno essere realizzato. In realtà la situazione è quanto mai complessa in quanto il clan che fa capo al barone Misceni sembra essere orientato nell’osteggiare la realizzazione della raffineria mentre quello comandato da don Calogero appare favorevole avendo valutato coma la raffineria possa essere una fonte di guadagno anche per i suoi affari. Come se non bastasse la vicenda si complica ulteriormente in quanto Tom si innamora perdutamente della figlia di don Calogero il che suscita nell’animo del barone Misceni un forte risentimento. Dopo aver valutato attentamente la cosa, il barone decide di far rapire la bella donna il che fa scattare una sorta di legge non scritta seconda la quale il barone avendo disonorato la donna ora sia costretto a sposarla. In effetti il matrimonio viene organizzato in fretta e furia ma proprio sull’altare ci sarà un epilogo davvero sorprendente. 

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