Il Festival del Cinema di Venezia non porta con sé solo proiezioni e lunghe attese per godere del red carpet dei grandi artisti, ma anche eventi glamour a cui tutti vorrebbero partecipare. A differenza di quanto avviene a Cannes sembra che, anche oggi, nella giornata di apertura del Festival, gli eventi modani a cui prendere parte saranno ben due. In particolare, al termine della cerimonia e del film di apertura Downsizing di Alexander Payne, da una parte andrà in scena la cena inaugurale della Biennale in spiaggia e dall’altra ci sarà il prestigioso party di Vanity Fair a Cà Rezzonico sul Canal Grande che quest’anno sarà dedicato proprio a Matt Damon e al cast del film americano che aprirà la cerimonia strizzando l’occhio alla satira sociale. Tutti i comuni mortali che non saranno a Venezia né per la proiezione e né per il party esclusivo, dovranno attendere il prossimo dicembre prima di vedere il film al cinema. (Hedda Hopper)



LE PELLICOLE PIÙ ATTESE

Sono numerose le pellicole di spicco della 74ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che prenderà il via oggi 30 agosto. Insieme alle tante proposte italiane (vedi sotto) va segnalato il thriller horror Mother di Darren Aronofsky che vedrà come protagonisti di lusso Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Ed Harris e l’attesissima Michelle Pfeiffer. Tale pellicola descriverà la terribile esperienza di una famiglia, sconvolta dall’arrivo in casa loro di due ospiti misteriosi. E sempre in stampo horror, ricordiamo un altro film che sicuramente scatenerà l’interesse degli appassionati del genere, e non solo. Dopo un’assenza che durava dal 2011, si rivedrà il regista William Friedkin con The devil and father Amorth. In esso ritornerà in scena l’esorcista più famoso di tutti, ovvero l’indimenticabile Padre Gabriele Amorth che si ritroverà ad avere a che fare con una nuova donna posseduta ovvero l’italiana Rosa. Attesissimo, tra i tanti nomi forti di questa nuova edizione del Festival del Cinema di Venezia, il divo di Hollywood Matt Damon che sarà protagonista della pellicola Downsizing di Alexander Payne.



I FILM ITALIANI IN GARA

Si apre oggi la 74ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La prima grande novità riguarda l’assenza di una madrina: toccherà ad Alessandro Borghi inaugurare e concludere il Festival. Diventato famoso con “Non essere cattivo”, l’attore si è fatto apprezzare in Suburra, al punto tale da essere premiato come rivelazione dell’anno. Stasera dunque condurrà la serata di apertura, il 9 settembre quella di chiusura. L’altra grande novità riguarda la presenza in gara per il Leone d’Oro di più tre film italiani: non accadeva dal 2010. Di fatto si tratta della prima volta nel secondo mandato di Alberto Barbera da direttore che l’Italia riesce a piazzare quattro film nella sezione principale del Festival. In concorso “The Leisure Seeker” di Paolo Virzì, “Ammore e malavita” dei Manetti Bros., “Hannah” di Andrea Pallaoro e “Una famiglia”. La truppa italiana annovera anche quattro film in Orizzonti. L’Italia anima la 74ma Mostra con 11 lungometraggi, 9 documentari, 1 mediometraggio, 4 cortometraggi e una serie tv (Suburra, la prima produzione italiana targata Netflix).



IL TRIBUTO DOVEROSO A JANE FONDA E ROBERT REDFORD

Jane Fonda e Robert Redford saranno tra i protagonisti della 74ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. I due attori riceveranno il Leone d’Oro: il primo settembre stringeranno il trofeo nella Sala Grande, prima della proiezione del film di cui sono protagonisti, “Our Solus at Night”, targato Netflix e Fuori Concorso al Festival. Il direttore Alberto Barbera ha spiegato la scelta di premiare Jane Fonda: «Il Leone d’Oro alla Carriera è il tributo doveroso all’impegno personale e alle brillanti qualità di un’interprete che ha saputo dar vita a personaggi indimenticabili, controversi e disparati, dando prova di un’incessante capacità di reinventarsi, pur rimanendo fedele a se stessa, ai propri valori, al proprio indiscusso talento d’artista». Del fondatore di Sundance, invece, ha evidenziato «rigore, intelligenza e grazia», che unite al suo talento gli hanno permesso di «realizzare film su tematiche a lui care e aprire la strada ad altri registi indipendenti al pari di sé».