Stefania Rotolo, nata a Roma il 31 luglio 1981, è stata una cantante, conduttrice televisiva e ballerina italiana. Nel 1964 Stefania entrò a far parte dei Collettoni di Rita Pavone, tra i quali spiccavano teenager ancora sconosciuti come Loredana Bertè e Renato Zero. Successivamente, insieme a loro e a molti altri, fu tra i protagonisti che animavano la famosa discoteca romana Piper. Ottenuto un contratto con la Rai, alla fine degli anni settanta conduce alcuni programmi destinati ad un target giovanile. Il primo di questi è Piccolo Slam, in onda sulla Rete Uno grazie al successo del programma vengono raddoppiate le dodici puntate inizialmente previste e ne viene garantita una seconda stagione. La nuova sigla, dal titolo Go, vincerà il Telegatto come “Migliore Sigla Tv”, e il Premio Popolarità di Radio Monte Carlo. Purtroppo un tumore uterino, in seguito al quale deve subire un intervento chirurgico la tiene lontana dalla tv. Dopo l’operazione partecipa ancora a un concerto, alla Bussoladomani di Marina di Pietrasanta, dove ripropone Cocktail d’amore in duo con Renato Zero. Muore la mattina di venerdì 31 luglio 1981, a soli 30 anni, mentre era ricoverata nella casa di cura romana “Villa Verde”.



LA DEDICA DI RENATO ZERO

Gli italiani ricordano ancora Stefania Rotolo, una delle showgirl più promettenti e amate della televisione, morta prematuramente a soli trent’anni nel 1981. Techetechetè ne ha riparlato con grande emozione, riportando alla memoria alcuni dei momenti più belli della sua carriera, ma c’è un altro artista molto amato che a suo tempo aveva espresso con grande dispiacere la tristezza per la perdita della cara amica. Sconvolto per la prematura morte della ballerina, Renato Zero le aveva dedicato la canzone ‘Ciao Stefania‘, esprimendo tutto il suo rammarico per la ‘salita in cielo’ dell’amica. Il testo di tale brano ricorda, infatti, proprio il triste destino della Rotolo, ora diventata una stella del firmamento. Ecco alcuni delle parti più commoventi di questa canzone: “E adesso tu? Sei di scena nel blu! Quanto cielo ballerai? Ora hai tutto l’immenso Per non smettere mai! E guardo su? Sei la stella che chiama di più” , “Dopo di te, Come un vuoto cadrà Su questo circo, che grandi pagliacci non ha? Su queste poche lacrime Di questa bolgia esanime”.



LA DOLOROSA SCOMPARSA

Stefania Rotolo è scomparsa dolorosamente il 31 luglio del 1981 quando aveva appena trent’anni. La cantante e ballerina aveva accusato un tumore uterino per il quale era stata costretta a un lungo intervento chirurgico che l’aveva portata a stare lontana dalla televisione. Dopo essere stata operata è tornata a lavorare partecipando alla Bussoladoma di Marina di Pietrasanta, un concerto dove porta insieme a Renato Zero il brano Cocktail d’amore. Non riuscirà a interpretare il ruolo di Peter Pan in un musical con Vittorio Gassman perché morì mentre era ricoverata nella casa di cura ”Villa Verde” di Roma. Stefania Rotolo è sepolta oggi a Prima Porta, noto cimitero romano. All’epoca la sua scomparsa così improvvisa sicuramente turbò tutti e portò grande dolore alle persone che la amavano in maniera eccezionale. Stasera a Techetecheté c’è stata la possibilità di rivederle.



UNA CARRIERA ALL’INSEGNA DELLA MUSICA

La carriera di Stefania Rotolo, protagonista stasera di Techetecheté su Rai Uno, sicuramente ha segnato il mondo dello spettacolo italiano. Nata a Roma il 23 febbraio del 1951 la donna ha dimostrato sempre grande intelligenza in ogni cosa che ha fatto e una classe al di sopra della media. Cantante. ballerina, conduttrice televisiva sapeva fare un po’ tutto e riusciva nei diversi contesti in cui era pronta ad esibirsi. Alla fine degli anni settanta i suoi singoli hanno raccolto un successo incredibile dal 1977 al 1979 passando da Toccami per arrivare a Marameo. L’unico album della sua vita è Uragano Slam per l’etichetta RCA che è stato pubblicato nel 1978. In televisione l’abbiamo vista protagonista in quattro programmi tutti targati Rai Uno da Piccolo Slam a Chromakey Folies. Al cinema invece ha recitato in un solo film del 1975 e cioè La mafia mi fa un baffo di Riccardo Garrone.