Questa sera Massimo Giletti aprirà la prima serata di Rai Uno con Zucchero Partigiano Reggiano tutto dedicato a Zucchero e ai suoi successi di sempre. La serata, in onda lo scorso settembre, ha anticipato il World Tour 2016 del cantante, una tournée di oltre trenta tappe che ha avuto inizio il primo ottobre dalla data di Stoccarda e si è conclusa il 17 novembre alla Bulstrad Arena di Ruse, in Bulgaria passando per Berlino, Londra Vienna e le tre date di Parigi. Lo show, in replica a partire dalle 21.15, si concentrerà principalmente sulla carriera dell’artista, che nel corso del suo racconto non potrà non ricordare le prime note suonate dalla chitarra che suo padre gli regalò con tanti sacrifici, note che da lì a breve lo avrebbero reso uno dei cantanti più apprezzati della scena musicale italiana e mondiale. Un divertente video, proiettato nel corso della serata, mostrerà inoltre una vecchia intervista dell’uomo, che durante un concerto di suo figlio dirà alle telecamere di preferire la mazurca. (Aggiornamento di Fabiola Iuliano)



ZUCCHERO PARTIGIANO REGGIANO: DIRETTA (REPLICA RAI 1)

OVERDOSE (D’AMORE)

“In realtà si chiamano Luka e Stjepan. Sono l’uno croato e l’altro sloveno, e provengono dal web”. Sono i 2Cellos, il talentuoso duo di violinisti appena esibitosi in un’inedita cover di Vedo nero. I due sono stati notati da Elton John, e in breve tempo hanno raggiunto vette del tutto inaspettate. Risale al 2011 il loro primo singolo dal titolo Smooth Criminal, subito seguito da un’altra cover, questa volta di una canzone dei Guns N’ Roses (Welcome To The Jungle). La loro bravura colpisce Elton John, che li invita a unirsi a lui durante il tour del 2011. Qualche mese dopo, Zucchero li volle con sé ne Il libro dell’amore (The Book Of Love). La serata si conclude con la performance di Zucchero sulle note di Overdose (d’amore), primo singolo estratto da Oro, incenso e birra. Il brano, prodotto da Corrado Rustici, è stato scritto interamente dallo stesso interprete. (agg. di Rossella Pastore)



IL COMIZIO DI NINO FRASSICA

Primo momento divertente con Nino Frassica: “Amiche e amiche… non dico ‘amici’ perché quello è su Canale 5”. Il comico messinese tiene un piccolo comizio con pseudo-premiazione annessa. Il premiato, neanche a dirlo, è proprio Zucchero. Si prosegue con Gérard Depardieu, che dedica a Zucchero un’inedita versione italo-francese di Un piccolo aiuto. Il bano è contenuto nel 45 giri del 1986 Canzone triste/Un piccolo aiuto, uscito in occasione della partecipazione al Sanremo dello stesso anno. Si prosegue con l’intervista di qualche anno fa ai genitori di Zucchero. Il cantante non se lo aspetta, e si commuove. Il papà: “Se mi piace la sua musica? No”, scherza. Zucchero ne fa un ritratto molto preciso: fu lui a regalargli la prima chitarra. “A quel tempo eravamo poveri. La chitarra in questione costava due lire, ma per noi era tantissimo”, ricorda. “Nonostante le difficoltà, mio padre me la comprò. Io mi ero innamorato del colore… al tempo non ne capivo molto”. (agg. di Rossella Pastore)



LEZIONI DI CALCIO

Entra in scena Gigi Buffon: lo storico portiere della Nazionale si esibisce sulle note di Con le mani. La prova di canto va malissimo: “Non ci siamo. Sei troppo calante”, lo giudica il ‘maestro’ Zucchero. “Cosa vuol dire ‘calante’?”, chiede Giletti. “Be’… che cala. È una cosa che non va fatta, specie su un pezzo come Con le mani“, spiega. Buffon ci riprova, ma non va meglio. A quel punto, Giletti esorta Zucchero a mettersi in gioco. “Con piacere”. Questa sì che è una bella interpretazione. Al termine della performance, Buffon ricambia il favore dandogli qualche lezione di calcio. “Guarda questa foto: risale ai tempi in cui  Zucchero giocava nei pulcini della Reggiana”. Il portiere si prende la sua rivincita: “Postura totalmente errata”. Zucchero scoppia a ridere. (agg. di Rossella Pastore)

LO “SWING” DI ANDREA BOCELLI

Sabrina Ferilli rende omaggio a Zucchero: “Non sei come tutti gli altri. Non cedi facilmente alle ‘proposte indecenti’ di certi giornaletti di gossip, e forse questo ti pesa un po’”. Zucchero ricambia: “Ti dedico Donne e Baila“. Nell’intervista a Giletti di qualche minuto fa, la Ferilli ha raccontato delle loro origini comuni: “Ho origini umilissime, come Zucchero. Vengo da un paesino con poche decine di abitanti”. Però: “Sono sempre stata attratta dal cinema, era il mio sogno sin da piccola”. “Sei la dimostrazione vivente che non conta chi si è e da dove si viene, per fare successo”, osserva Giletti. Poi è la volta di Andrea Bocelli, che ricorda la genesi di Miserere. “Fui chiamato per un provino con lui e Pavarotti: è da lì che tutto ebbe inizio”. “Pavarotti mi insegnò a cantare: io cantavo ‘di capitale’, lui cantava ‘di interessi’. Facevo una fatica bestiale all’inizio, mentre lui, nonostante l’età, non si sforzava minimamente”, ricorda ancora Bocelli. Poi i due “swingano” sulle note di Guantanamera. (agg. di Rossella Pastore)

PAUL YOUNG E SABRINA FERILLI

“Io vengo da un’altra terra, da un altro posto, da un’altra solitudine”. Così Zucchero si auto-introduce a inizio trasmissione. Si parte a bomba, con la canzone che dà il nome al programma: Partigiano Reggiano. Solito outfit kitsch: camicia di seta rosa, gilet di pelle nera, pantaloni strappati all’ultima moda, mocassini in tinta col cilindro. “Ti aspettavi di trovare nel cuore di Roma una casa del blues come questa?”, chiede Giletti. “Devo ammettere che no, non me lo aspettavo”, confessa Zucchero. Bella la scenografia, che riproduce la stazione “immaginaria” del paese di Roncocesi: “La stazione non c’era neanche”, fa sapere lui. Entra in scena Paul Young, con cui duetta sulle note di Without A Woman (Senza una donna). Era il 1991 quando lui e “l’Apostolo del Blues” scalavano la vetta della prestigiosa Eurochart Hot 100 Singles. Zucchero lo saluta per dare spazio alla prossima ospite, Sabrina Ferilli: “Ciao, Paul Giovane!”. (agg. di Rossella Pastore)

GRANDE ATTESA SUI SOCIAL

“L’Italia vista con gli occhi di Zucchero”: Rai 1 presenta Zucchero Partigiano Reggiano, il concerto-evento del grande cantautore emiliano andato in onda il 10 settembre scorso. Questa sera si replica per la gioia dei fan: “Stasera c’è #ZuccheroPartigianoReggiano!”, commenta estasiata un’utente di Twitter. E ancora: “Se canta Zucchero io mi commuovo”. Ma non mancano le critiche di chi ha già visto il programma: “#ZuccheroPartigianoReggiano Cala la palpebra tra 4, 3, 2, 1….zzzzz! Programma noioso e sorprendentemente con troppe parole”; “Un po’ meglio con #Buffon e #Frassica, ma questo show poteva essere molto più coinvolgente #ZuccheroPartigianoReggiano”; “Non funziona l’aneddotica, show davvero soporifero. Occasione sprecata #ZuccheroPartigianoReggiano #Zucchero”. La puntata si aprirà con la teatrale introduzione di di Massimo Giletti, che oltre a elencare gli ospiti tesserà le lodi del padrone di casa Zucchero. (agg. di Rossella Pastore)

ANTICIPAZIONI CONVERTO-EVENTO ZUCCHERO PARTIGIANO REGGIANO (REPLICA RAI1)

FRANCESCO GUCCINI AL CENTRO DELLA SERATA

Fra i tanti protagonisti che questa sera segneranno il percorso della serata dedicata a Zucchero e al suo Partigiano Reggiano ci sarà anche Francesco Guccini, che nelle ultime fasi della serata avrà la possibilità di confrontarsi con gli altri ospiti e dire la sua sulla carriera che lo ha reso uno dei massimi esponenti della musica italiana. Al centro del suo racconto, le origini contadine, un passato fatto di piccole certezze e grandi valori che gli hanno permesso di ottenere una grande conoscenza della vita. Sarà quindi Gerard Depardieu a prendere la parola e per chiedere a Guccini a cosa sia dovuta la sua assenza dalle scene. L’artista, però replicherà in maniera molto netta, rivelando di non cantare, semplicemente perché, allo stato attuale, non scrive più come era solito fare un tempo. La serata si concluderà proprio ascoltando gli aneddoti dell’artista, che con le sue parole accompagnerà le ultime esibizioni di zucchero. (Aggiornamento di Fabiola Iuliano)    

MASSIMO GILETTI ALLA CONDUZIONE DELL’EVENTO, VIDEO

Grande serata di musica questa sera su Rai1 con la replica del concerto di Zucchero al Foro Italiano di Roma andato in onda quasi un anno fa. Tanti ospiti e tanta musica per i telespettatori che rimarranno in casa, per un motivo o per un altro, a guardare la tv ma la cosa che adesso fa un po’ sorridere è che alla guida dell’evento ci sarà Massimo Giletti. I vertici Rai hanno silurato il suo L’Arena e avevano proposto al conduttore di occuparsi proprio di serate evento come queste ma lui ha detto no e, molto probabilmente, approderà a La7, almeno secondo le notizie dell’ultima ora. I fan del conduttore che lo amavano in casa Rai potranno vederlo questa sera in azione e, poco fa, anche le pagine social dedicate alla rete ammiraglia, hanno postato un promo dove lo vediamo annunciare la grande serata. E’ davvero questo il futuro che la Rai avrebbe voluto per lui? Clicca qui per vedere il video promo.

LA REPLICA DEL CONCERTO

Zucchero presenta “Partigiano Reggiano”, il concerto-evento dall’Auditorium Rai del Foro Italico di Roma trasmesso per la prima volta il 10 settembre scorso. Al contrario di quanto si possa pensare, non sarà Zucchero il vero protagonista della serata, bensì il suo alter ego, un emiliano qualunque, nato contadino e cresciuto in un’Italia sospesa tra sacro e profano. Colonna sonora del racconto, le canzoni più belle del repertorio di Zucchero “Sugar” Fornaciari. Ben 13 i musicisti che accompagneranno le varie esibizioni; innumerevoli gli amici che saliranno sul palco per omaggiare il grande cantautore reggiano. Tra questi, anche Sabrina Ferilli, Andrea Bocelli, Elisa, Francesco De Gregori, 2Cellos, Paul Young, Nino Frassica, Gigi Buffon, Francesco Guccini e Gerard Depardieu. La conduzione è affidata a Massimo Giletti.

ZUCCHERO, IL PARTIGIANO REGGIANO

Non chiamatelo concerto: quello del 10 settembre, per Zucchero, è stato anche e soprattuto un grande evento politico. “Sono partito da un semplice gioco di parole, ma poi mi è piaciuto avere un ritornello che mi legava alla mia storia, ai racconti di mia nonna, di mio zio prigioniero in Germania, di mio padre sotto il fascismo”, racconta in nell’intervista a Repubblica rilasciata in occasione dell’uscita dell’album. “Queste sono le mie radici. Mi piacerebbe che oggi ci fossero dei giovani con lo spirito dei partigiani, capaci di stare insieme per combattere contro qualcosa che non va. Forse si può dire che è un disco politico, spero che possa servire ad accendere qualche scintilla. E mi piace che canzoni come Street of surrender abbiano un messaggio universale: le parole di Bono [Vox] parlano a tutti. Dicono ‘sono orgoglioso e pieno d’amore, puoi decidere se combattermi o dimenticare l’odio e camminare insieme in queste strade di resa reciproca’. Questo disco, più di altri che ho fatto riflette, i nostri giorni, il nostro mondo. Chi fa il mio mestiere deve sentire i cambiamenti, deve ascoltare il vento”.

L’ARTISTA

Adelmo “Zucchero” Fornaciari nasce a Roncocesi, frazione di Reggio Emilia, il 25 settembre 1955. Suo padre si chiamava Giuseppe, sua madre Rita. Il nome d’arte Zucchero deriva dal soprannome datogli in età scolare da una maestra delle elementari. La sua prima grande passione non è la musica, bensì il calcio. Il giovane Adelmo si destreggiava bene con il pallone: ben presto venne notato e tesserato dalla Reggiana come portiere dei pulcini. Diplomatosi perito elettronico, si iscrisse alla facoltà di Veterinaria. Lasciò l’Università dopo aver superato 39 esami su 51 per dedicarsi appieno alla musica. Negli anni di gavetta svolse lavori tra i più umili, quali il tornitore, il salumiere e il fornaio. La consacrazione avvenne abroad, quando il giovane Zucchero ricevette gli elogi di Ray Charles: “Questo ragazzo è così talentuoso… Una voce incredibile… Sicuramente uno dei migliori artisti blues con cui abbia mai lavorato”. Di fatto, Zucchero si esibiva prevalentemente in lingua inglese, e il suo debutto (e conseguente successo) in Italia avvenne anni dopo, nel 1995. Ed è proprio al ’95 che risale l’uscita del suo Spirito DiVino, contenitore di alcuni tra i più grandi successi del cantautore di Roncocesi (X colpa di chi?, Così celeste e Il volo). Spirito DiVino ne decretò l’ascesa, con oltre 3 milioni di copie vendute in tutto il mondo.