LE CURIOSITÀ SULLA PELLICOLA
Il film si regge in particolare sulla verve di Antonio Albanese, uno dei migliori comici italiani. Rivelatosi con Mai dire goal, nel corso degli anni ’90, l’attore lombardo ha da quel momento inanellato una serie di grandi successi sia su piccolo che su grande schermo. Al cinema, in particolare, ha saputo rivelarsi non soltanto un attore brillante, ma anche capace di ricoprire ruoli drammatici, come accaduto in La seconda notte di nozze, il film diretto da Pupi Avati nel 2005, in cui ha ricoperto il ruolo di un uomo maturo che accoglie la cognata nella sua masseria, per poi innamorarsene. Altre prove degne di nota in tal senso sono quelle fornite in Giorni e nuvole, alle dipendenze di Silvio Soldini (2007), e in Questione di cuore, diretto da Francesca Archibugi due anni dopo.Il regista Giulio Manfredonia è a sua volta nipote di un mostro sacro del nostro cinema, Luigi Comencini. Il suo esordio dietro la macchina da presa è avvenuto nel 2001, quando ha girato Se fossi in te, dirigendo Fabio De Luigi e Paola Cortellesi. Negli anni a seguire si è fatto notare proprio per le ripetute collaborazioni con Antonio Albanese. Oltre a E’ già ieri, Manfredonia ha diretto l’attore lombardo in Qualunquemente (2011) e in Tutto tutto niente niente (anno successivo). L’ultimo film da lui diretto è stato La nostra terra, nel 2014, con Stefano Accorsi e Sergio Rubini nei ruoli principali.
IL FILM CON ANTONIO ALBANESE
Nel pomeriggio di oggi, sabato 5 agosto, alle ore 16.30 Rai Tre manderà in onda E’ già ieri, un film diretto da Giulio Manfredonia nel 2004. Nel cast del film vediamo il comico e attore Antonio Albanese nei panni di Filippo Fontana e Goya Toledo, modella e attrice spagnola che interpreta Rita, una biologa.
È GIÀ IERI, LA TRAMA
La narrazione è incentrata su Filippo Fontana (Antonio Albanese), celebre divulgatore televisivo che è dotato di un pessimo carattere. Famoso per le sue trasmissioni di zoologia, l’uomo si reca alle Canarie al fine di realizzare un documentario su una particolare varietà di cicogne. Ormai, Filippo è arrivato al punto di odiare il proprio lavoro e quindi parte di cattivo umore. Una volta terminato il servizio, però, a causa di un contrattempo rimane bloccato sull’isola, senza potersi recare a Tenerife e quindi passa la nottata sul posto. Una volta svegliatosi, la mattina dopo, si accorge di rivivere per filo e per segno la precedente giornata, rendendosi conto con sgomento di essere rimasto bloccato al 13 agosto. Quando cerca di sfuggire al ripetersi delle stesse situazioni, accade però sempre qualcosa che lo blocca sull’isola e in quella stessa giornata, tanto da rassegnarsi ben presto a non poter più partire. Dopo qualche giorno, Filippo perde ogni freno inibitorio e si dedica non solo alla natura isolana, ma anche alla sua fauna femminile, riuscendo in pratica a conquistare tutte le donne del luogo. Ben presto, però, anche questo passatempo diventa noioso e spinge l’uomo a covare una buona dose di angoscia, che lo spinge addirittura a manifestare propositi suicidi. Quando anche il tentativo di uccidersi fallisce, inizia a guardare con uno sguardo differente il mondo che lo circonda, iniziando a godere delle piccole cose.
Ad aiutarlo è anche Rita (Goya Toledo), una biologa arrivata con lui sull’isola, con la quale Filippo riesce a stringere un rapporto saldo, dopo aver provato inutilmente a conquistarla. Quando finalmente il divulgatore si decide a rivelare alla ragazza quello che sta vivendo e i due dormono insieme, alla mattina, risvegliandosi, l’uomo si accorgerà di essere finalmente tornato alla normalità. Il 14 agosto è una giornata uggiosa e Filippo può quindi ricominciare a vivere, ma stavolta rivelandosi un uomo completamente diverso, il cui primo compito sarà quello di badare ad un branco di suini che si era aggiudicato durante un’asta tenutasi il giorno prima.