17% DI SHARE CON PARTIGIANO REGGIANO

Zucchero ha messo a segno un altro colpo e ce lo dicono i dati auditel che ci parlano del 17% dello share dell’evento ieri su Rai Uno Partigiano Reggiano. E oggi per il noto cantautore dai colori blues arriva il ritorno in televisione con Techetechetè ancora una volta su Rai Uno. Il programma era in replica e ha toccato i due milioni e mezzo di media di persone incollate davanti al televisore, un risultato straordinario se si considera che la prima volta che andò in onda era il 10 settembre 2016 e ottenne un risultato di poco migliore cioè il 19.4%. Zucchero però non si ferma ed è pronto a stupire ancora, con grande voglia di rimanere a questi livelli ancora per anni. Sicuramente sarà interessante per i fan seguire le vicende di Techetecheté. Chi se lo sarà perso potrà avere poi l’occasione di riguardare la trasmissione, e anche Partigiano Reggiano, in diretta streaming grazie al portale di Rai Play. (agg. di Matteo Fantozzi)



“ORO INCENSO E BIRRA” UN CAPOLAVORO

È uno degli artisti italiani più amati, ma come per ogni star della musica anche Zucchero ha vissuto momenti davvero difficili. Il cantante, in un’intervista di qualche tempo fa a La Repubblica, ha infatti spiegato il perchè della sua preferenza per il suo lavoro discografico “Oro, incenso e birra”: “Oro incenso e birra è un capolavoro che ha conquistato anche colleghi stranieri come Eric Clapton e Brian May, il tentativo di fare finalmente il mio blues. – racconta ZuccheroFornaciari, che continua – Le canzoni scaturivano dalla mia rabbia, dal periodo difficile che stavo attraversando. Ero in crisi con mia moglie, tornando dal mare disperato, gridai “Ho bisogno d’amore perdio, sto male”, tre accordi e via. Il pubblico comprese l’importanza di quell’album, un milione e 840 mila copie sono tata roba anche per quell’epoca. Per me è stato come un raggio di sole”. (Agg. Anna Montesano)



UN INFINITO ENTUSIASMO PER LA MUSICA

Zucchero, in un’intervista rilasciata a Repubblica qualche tempo fa, ha rilasciato un’intervista dove ha parlato di futuro e ripercorso alcuni momenti importanti della sua carriera. Nel particolare il cantante ha spiegato come si fa a non perdere mai l’entusiasmo nonostante i tanti anni di lavoro in questo campo: “È la curiosità a spingermi avanti. Per la realizzazione di Black cat ci siamo stabiliti per sei mesi in America, dopo aver girato gli Usa in lungo e in largo nel tour del 2014, trentotto piazze diverse, molte nel Sud dove non ero mai stato: Nashville e Memphis soprattutto, che per me sono posti mitici. E tutto con lo sleeping bus, come si faceva una volta, per contenere i costi. Raramente vado in vacanza, mi piace riempirmi di suoni e di idee in qualche parte del mondo più che su una spiaggia solitaria.



L’AMORE PER I CAPPELLI

La puntata della trasmissione di Techetechetè in onda questa sera su Rai 1, vede quale grande protagonista la musica di Zucchero. Uno degli artisti italiani più amati negli ultimi 40 anni, capace di attraversare intere generazioni con canzoni che sono entrate di diritto nella storia come Donne, Diamante, Miserere, Per colpa di chi e tantissime altre ancora. Zucchero oltre ad avere una sconfinata passione per la musica ha anche un debole per i cappelli. Nel corso di una recente intervista rilasciata alla rivista Vanity Fair ha rimarcato come ne abbia oltre 400 e quasi tutti hanno una storia piuttosto particolare. Il celebre cantante nato a Reggio Emilia nel 1955 ha raccontato di averne uno che viene dal film Gangs of New York trovato in un piccolo negozietto nella città californiana di Los Angeles: “Da loro ne ho comprato uno che apparteneva a un indiano di Balla coi lupi. O era L’ultimo dei Mohicani? E anche uno che era del Bob Dylan anni ’70. Come è nata la passione per i cappelli? Dalla mia prima icona, che è stato mio nonno, Roberto Fornaciari detto Cannella. Credo lo chiamassero così perché era alto e magro, una specie di cannella. Portava il tabarro e in testa la lobbia, mi ha sempre dato l’idea di una persona saggia, un patriarca che parlava poco ma veniva sempre ascoltato in silenzio assoluto”.

ZUCCHERO, LE DIFFICOLTÀ DOPO LA SEPARAZIONE DALLA MOGLIE ANGELA

La vita di Zucchero non è stata sempre rose e fiore. Come lui stesso ha raccontato qualche mese fa, ha attraversato un periodo molto difficile nel post separazione con la prima moglie Angela. Un periodo nel quale l’artista è stato alle prese con una forte depressione che gli rendeva difficile non solo fare concerti ed esibizioni pubbliche ma anche il semplice uscire di casa. Il cantante nello specifico ha sottolineato: “Contro la mia depressione il blues ha aiutato, mi ha salvato la vita dopo la separazione da mia moglie. È stata durissima, prendevo farmaci, sei mesi di Prozac, non uscivo di casa se non strettamente necessario, avevo attacchi di panico anche sul palco. Funziona che sali sul palco e vuoi scappare. La tua testa si divide in due, una parte dice: “Vai via di qui, ti massacrano. Non arrivi vivo alla fine, morirai”. L’altra invece va avanti per inerzia. Quando riguardo i filmati, vedo che mi aggrappavo al chitarrista, a una corista. Sembrava studiato, ma stavo davvero crollando”.