L’ESPERIENZA TELEVISIVA

Clelia D’Onofrio ha sempre amato il suo mestiere: “Lei non sa di quanto sia partecipe emozionalmente alla funzione del giudice. Hai davanti una persona che cerca di realizzare un suo sogno, bisogna stare attenti a non mortificarli e nemmeno incoraggiarli quando, in realtà, ci si accorge che non c’è la base. E che dovrebbero, come in tutte le professioni, andare a scuola. La scuola come base ci deve essere”. La D’Onofio non è affatto stufa della tv. E se glielo riproponessero a vita? “Chi può dirlo. Domani è un altro giorno. È veramente un’esperienza umana incredibile sia con gli adulti, sia con i bambini. Bisogna pensare molto prima di parlare. Rispettare certi tempi televisivi è la cosa che più mi viene difficile”. L’esperienza giornalistica ha aiutato: “Lo stesso criterio di valutazione quando mi sottoponevano articoli o ricette l’ho portato a Bake Off. Ho dovuto fare soltanto degli adattamenti con un linguaggio più rapido e arricchito da aggettivi più incisivi”. [agg. di Rossella Pastore]



CLELIA D’ONOFRIO A BAKE OFF 5

“Il mio ruolo di giudice resta tale a quale a quello degli anni scorsi”, svela Clelia D’Onofrio a TVBlog. Ma: “Non posso non ammettere che si sia allargato un po’ con camei dove posso trasformarmi in scrittrice, in cowboy e persino in extraterrestre, tutti ruoli giocati con molta ironia e autoironia. Non è una mascherata, ma un modo di divertirci in maniera garbata”. Entrando nel merito, le richieste di partecipazione sono aumentate esponenzialmente: “È naturale esigere di più, a questo punto. Questi pasticceri amatoriali sono quasi di livello professionale. A volte è il desiderio di aprire una pasticceria, a volte quello di mettersi in gioco, se sanno resistere al pressing. Delle persone anche molto sicure, a Bake Off perdono quell’equilibrio che hanno normalmente nella vita. Io insisto: non ci possiamo improvvisare, uno può essere portato a fare una cosa, ma a quel punto in cui capisce che deve diventare un lavoro, allora deve studiare”. [agg. di Rossella Pastore]



LA SUA PREDILEZIONE PER LA SACHER

Riparte su Real Time la nuova edizione del seguito talent dedicato al mondo della pasticceria, Bake Off Italia – Dolci in forno, condotto anche quest’anno dalla bravissima Benedetta Parodi. Molte conferme riguardano la composizione della giuria con la giornalista Clelia D’Onofrio chiamata a degustare le golose creazioni dei concorrenti in gara. La D’Onofrio ha una vera e propria passione per i dolci preferendo quasi sempre quelli della tradizione. In una intervista rilasciata al portale Blogdicultura.it, ha svelato quelle che sono le sue preferenze rispetto ai più famosi dolci preparati al di fuori dei confini italiani: “La Sacher, che ancora oggi si mangia all’hotel Sacher, per me è insuperabile. Il cheese-cake, purtroppo un po’ bistrattato, quando è fatto bene si rivela un dolce superlativo. Non bisogna mangiarlo fuori dal frigo perché diventa un pezzo indigesto, ma quando è fatto con prodotti di qualità è un dolce che amo moltissimo”.



“NON FAREI MAI A MENO DELLA CASSATA”

Nella medesima intervista la D’Onofrio ha voluto parlare dei suoi gusti in assoluto spendendo bellissime parole per la cassata siciliana, definendola sicuramente un dolce di cui non potrebbe mai fare a meno: “Un dolce di cui non farei mai a meno? Anche se non è un dolce di tutti i giorni, io amo moltissimo la cassata siciliana. Mi piace tanto e quando mi capita preferisco mangiare quel giorno solo la cassata, perché è così ricca di sapori, la ricotta, i canditi, la fascia intorno di pistacchi, che è davvero ottima. Mentre non mi piace la torta Mimosa, che ha fatto il suo tempo”. La giornalista ha voluto anche sottolineare come i dolci rientrano in una dieta salutare rimarcando come tutto dipenda dal buon senso: “Direi di sì, ci si può concedere un dolce a fine pasto purché questo sia scelto con cognizione di causa. Se il primo e il secondo con contorno sono corposi, il dolce deve essere un dolce a cucchiaio, tipo una bavarese di lamponi o al caffè. In questo modo il dolce non impegna ulteriormente la digestione. La sera, invece, un dolce che consiglio per tutti è il babà al rhum, perché piacevole, bagnato. Un dolce da sera, vestito bene”.