La Rai celebrerà il decime anniversario della morte di Luciano Pavarotti con lo spettacolo Luciano Pavarotti 10th Anniversary, in programma il 6 settembre all’Arena di Verona e in onda in diretta su Raiuno con la conduzione di Carlo Conti. Verrà raccontata la storia artistica e personale del grande tenore modenese attraverso i ricordi di chi lo ha conosciuto come Plácido Domingo e José Carreras, i due tenori italiani Francesco Meli e Vittorio Grigolo. Sul palco ci saranno anche il soprano Angela Gheorghiu, il tenore Fabio Armiliato, il flautista Andrea Griminelli e Zucchero, legato a Pavarotti da un sincero rapporto di stima e affetto. I due, infatti, incisero insieme uno dei brani più belli di Fornaciari ovvero “Miserere”. Ci saranno poi Eugene Kohn che dirigerà l’Orchestra Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo e il premio Oscar Nicola Piovani. Non mancheranno gli ospiti internazionali come il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchu e rappresentanti dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), a cui sarà devoluto parte dell’incasso della vendita dei biglietti, acquistabili attraverso il circuito di TicketOne (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



IL RICORDO A DIECI ANNI DALLA MORTE

Manca in maniera incredibile Luciano Pavarotti, ma sembra incredibile che siano passati già dieci anni dalla sua scomparsa. Stasera parte un ciclo per ricordare che grande artista fu, con in seconda serata su Canale 5 l’appuntamento Luciano Pavarotti, una voce per sempre. Il suo addio arrivò al Duomo di Modena con la presenza di tantissime persone, ben 50mila che volevano dedicargli un ultimo saluto. Tra questi c’erano anche personaggi importanti del mondo dello spettacolo da Bono a Jovanotti, da Zucchero a Gianni Morandi fino a Bono degli U2. A celebrare i funerali fu l’Arcivescovo Metropolita Monsignor Benito Cucchi. Sicuramente fu un momento di grande emozione con la presenza anche delle Frecce Tricolori che gli resero omaggio all’uscito della salma, dipingendo il simbolo tricolore del suo paese. Sicuramente Luciano Pavarotti resterà per sempre nella mente degli italiani e non solo perché in tutto il mondo l’hanno amato e continuano ad amarlo. (agg. di Matteo Fantozzi)

I LUOGHI DELLA MEMORIA

È in programma per il 6 settembre lo spettacolo kolossal che Nicoletta Mantovani ha pensato per omaggiare il tenorissimo a dieci anni dalla scomparsa. Location prescelta, l’Arena di Verona: è lì che un ricco parterre di artisti si riunirà per il tributo a una sola voce a un grande maestro. Lo show andrà in onda in diretta su Rai 1. Tra gli altri appuntamenti, quello modenese del teatro Comunale, che oggi porta il suo nome. Sono tanti i monumenti storico-artistici a lui intitolati, dalla piazza Grande dei concerti alla casa di Santa Maria Mugnano dove trascorse gli ultimi giorni. La casa-museo resterà aperta dalle 10 alle 16 con ingresso gratuito. Accesso anche alle cantine, che ospiteranno le opere dell’artista Mauro Roselli. Ultima tappa: il cimitero di Montale, dove Luciano riposa accanto ai genitori Fernando e Adele. [agg. di Rossella Pastore]

NEL DETTAGLIO

Sono trascorsi dieci anni dalla morte di Luciano Pavarotti, ma l’affetto dei suoi concittadini è rimasto immutato. È per questo che la città di Modena si attrezza per ospitare una serie di eventi nel ricordo del suo più illustre cittadino: si parte il 5 settembre alle 21, quando, nella cornice emozionante del Duomo della città, verrà eseguita la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. A esibirsi saranno il tenore Lorenzo Decaro, il soprano Myrtò Papatanasiu, il mezzosoprano Silvia Beltrami e il basso Alex Esposito. Firma l’accompagnamento, l’Orchestra dell’Opera italiana diretta dal maestro Stefano Ranzani è il coro di Parma condotto da Martino Faggiani. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Tra qualche settimana (il 5 ottobre, precisamente), sarà la volta delle commemorazioni per i 130 anni della corale Rossini, la culla del giovane Pavarotti. Nello stesso mese, sempre al teatro Comunale, si terrà il concerto degli allievi di Mirella Freni e Raina Kabaivanska, degne eredi della lirica pavarottiana. [agg. di Rossella Pastore]

GLI APPUNTAMENTI

A dieci anni dalla scomparsa del grande Luciano Pavarotti, avvenuta il 6 settembre del 2007, canale 5 ha deciso di omaggiare il tenore con uno speciale che andrà in onda oggi, ma anche Modena, la città di Pavarotti, ha deciso di rendere onore alla memoria del suo illustre cittadino con quattro grandi eventi. Martedì, 5 settembre, ci sarà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi nel Duomo. L’inizio è fissato per le ore 21 e l’ingresso è a titolo gratuito fino all’esaurimento dei posti. Giovedì 5 ottobre, la Corale Rossini celebrerà il 130esimo anniversario con un concerto che si terrà sul palco del teatro comunale “Luciano Pavarotti”. I biglietti segnaposto saranno a disposizione dal 22 settembre. Domenica 8 ottobre, i giornalisti Alberto Mattioli e Angelo Foletto rievocheranno la vita e la carriera di Pavarotti, alle 17.30, presso il Teatro Comunale. Infine, il 12 ottobre, giorno della nascita di Luciano Pavarotti, ci sarà un concerto lirico vocale, sempre nel Teatro Comunale con inizio alle ore 21 (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

L’OMAGGIO DI CANALE 5

Si intitola Pavarotti: una voce per sempre, il documentario in onda venerdì 1° settembre su Canale 5. Si tratta del primo di una lunga serie di omaggi televisivi a dieci anni dalla scomparsa del tenore, avvenuta il 6 settembre del 2007 a seguito dell’inevitabile decorso di un brutto male. Pavarotti: una voce per sempre è stato realizzato nel 2013 dal regista canadese John Walker, e raccoglie le interviste esclusive rilasciate dal tenore poco prima della morte. Si parte dal lontano 1963 con il debutto nei teatri internazionali, avvenuto quasi per caso con il Rodolfo de La Bohème. Tra ricordi e neddoti, il documentario propone immagini del tenore nelle arie più rinomate, da Rigoletto ad Aida passando per la canzone partenopea. Degni di nota anche i duetti con Bono, Sting, Eric Clapton e altri giganti della musica pop mondiale. Secondo inedito, una registrazione di Che gelida manina, rimasta nascosta negli archivi per oltre cinquant’anni.

LUCIANO PAVAROTTI: CENNI BIOGRAFICI

“Nella vita ho avuto tutto, davvero tutto. Se mi venisse tolto tutto con Dio siamo pari e patta”. Così Luciano Pavarotti era solito parlare della sua “straordinaria esistenza”, che non aveva niente da invidiare a quella dei superuomini di nietzschiana memoria. Luciano nacque da Adele e Fernando Pavarotti, un cantante amatoriale della corale “Gioacchino Rossini”. Il suo approccio alla musica avvenne nell’immediato, e i successi non tardarono ad arrivare. Nel 1961 ottenne il primo riconoscimento importante all’interno del concorso Achille Peri, e nello stesso anno ottenne la sua consacrazione artistica esibendosi nella Bohème di Puccini. Ma il vero exploit avviene il 17 febbraio 1972, quando esegue nove do acuti ne La Fille du Régiment: è standing ovation. In occasione di Italia ’90, Pavarotti sale sul palco con Carreras e Domingo. Il successo è clamoroso: per l’evento furono richiesti oltre 200 mila biglietti, a fronte di una capienza di soli 6 mila posti. Ma questa è un’altra storia.