Un Ragazzo d’Oro di Pupi Avati, al suo debutto nel 2014, è stato accolto in maniera molto tiepida da una parte della critica. Di seguito, vi segnaliamo i pareri più importanti rilasciati in occasione della sua pubblicazione. Secondo Fabio Ferzetti per il Messaggero “Avati si è confrontato altre volte con la figura paterna, ma Un ragazzo d’oro spinge il tema all’estremo limite”, il protagonista, infatti “è convinto che tutti i suoi mali derivino dal padre, troppo impegnato a scrivere filmacci per occuparsi del figlio. E quando di colpo il padre muore, forse suicida, la rabbia verso quell’ingombrante dissipatore esplode”. Per Maurizio Porro de Il Corriere della Sera, invece, “Avati tenta un film non nelle sue corde, buttandosi senza rete in un ardito rapporto padre-figlio (…). Pazzia con metodo? Avati s’imbarca quasi nel metacinema con un cast che non gli risolve i nodi: al pesce lesso Sharon Stone preferiamo le veraci rughe di Giovanna Ralli”. Per seguire il film in streaming online attraverso il servizio offerto dalla rete, potete cliccare qui. (Agg. di Fabiola Iuliano)
PROTAGONISTA GIOVANNA RALLI
Per la pellicola drammatica Il ragazzo d’oro, diretta e sceneggiata da Pupi Avati, la produzione è stata firmata da Antonio Avati e Flavia Parnasi. Le case di produzione che hanno fatto parta di questo progetto,invece, sono Duea Film, Rai Cinema in collaborazione con Italotreno, Fendi ed Erreà. La distribuzione della pellicola in Italia è stata gestita dalla 01 Distribution ed il montaggio è stato realizzato da Luigi Capalbo con la scenografia di Marinella Perrotta e con la fotografia sviluppata da Blasco Giurato. La pellicola è stata prodotta in Italia nel 2014 con la durata di 102 minuti circa. In questo film ritroviamo una grande protagonista del cinema come Giovanna Ralli, nata a Roma nel gennaio del 1935, il film Un ragazzo d’oro rappresenta il suo ultimo lavoro cinematografico al momento. La sua carriera è stata caratterizzata straordinari film che hanno lasciato un segnale tangibile nella storia del cinema nostrano e non solo come Le ragazze di San Frediano, Villa Borghese, Era notte a Roma, Il generale Della Rovere, La monaca di Monza, C’eravamo tanto amati di Ettore Scola, Di che segno sei?, Il pranzo della domenica fino ad arrivare a Immaturi. Tra l’altro ha recitato in fiction piuttosto famose come Sabato domenica e lunedì di Massimo Ranieri, Tutti pazzi per amore 3 e Ho sposato uno sbirro.
NEL CAST RICCARDO SCAMARCIO E CRISTIANA CAPOTONDI
Un ragazzo d’oro, il film in onda su Rai Movie oggi, domenica 10 settembre 2017 alle ore 21.20. Una pellicola di genere drammatica prodotta in Italia nel 2014 da Rai Cinema in collaborazione con La Duea Film e la Combo Produzioni per la regia di Pupi Avati il quale si è anche occupato della stesura della sceneggiatura. Il montaggio è stato eseguito da Luigi Capalbo, la fotografia è di Blasco Giurato mentre nel cast troviamo tanti volti noti del cinema nostrano come Riccardo Scamarcio, Cristiana Capotondi, Giovanna Ralli e Tomasso Ragni ma anche star di livello hollywoodiano come nel caso di Sharon Stone. Il film ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui è opportuno ricordare le tre nomination ai Nastro D’Argento per la Miglior attrice non protagonista, la Miglior colonna sonora scritta dal grande Raphael Gualazzi e la Miglior Canzone originale che nel caso specifico è intitolata Time for My Prayers e frutto della collaborazione tra lo stesso Gualazzi ed il leader dei Negramaro Giuliano Sangiorgi. Vediamo adesso la trama del film nel dettaglio.
LA TRAMA DEL FILM
Il film narra la storia di un ragazzo di nome Davide Bias (Riccardo Scamarcio) che vive a Milano e lavora come pubblicitario. Davide è felicemente fidanzato con Silvia (Cristiana Capotondi) ma nonostante la sua vita privata serena, il ragazzo sembra eternamente insoddisfatto e ansioso. In particolare Davide ha da sempre un sogno nel cassetto, quello cioè di riuscire un giorno a scrivere un libro tutto suo e finalmente a pubblicarlo. Tuttavia nonostante le sue aspirazioni siano queste, Davide praticamente nella realtà non riesce in alcun modo a raggiungere nessuno di questi traguardi, a farla da padrone c’è un carattere ipocondriaco e inquieto che riesce a placare solo con un enorme quantitativo di medicinali che prende continuamente. Nella sua vita già inquieta arriva un’ulteriore notizia a scuotere il suo animo. Suo padre, scrittore e sceneggiatore anch’egli ma di grande successo, è morto e così Davide decide di ritornare a Roma dove viveva il padre.
Nei giorni trascorsi a Roma, Davide si immerge completamente in quelli che erano gli ultimi affetti del padre nonché le sue ultime aspirazioni finendo anche per trascurare la sua fidanzata Silvia. In realtà è proprio a Roma che conosce un’ex attrice, ora divenuta sceneggiatrice che lo informa che suo padre l’aveva cercata perché voleva farle pubblicare la sua autobiografia. In realtà però Davide spulciando tra le carte del padre si accorge che l’uomo aveva lasciato incompiuto il lavoro e che in questa autobiografia raccontava come il mondo romano culturale e cinematografico ad un certo punto l’aveva abbandonato. Davide per cercare di far pace con il suo passato e per far avverare l’ultimo desiderio di suo padre, decide di scrivere lui stesso il romanzo cosi che finalmente da poter essere pubblicato. Tutto ciò se da un lato lo aiuterà a placare i rimorsi per non essersi riappacificato con suo padre, dall’altro non metterà fine alle sue apprensioni.