Serata dedicata al film di fantascienza su Rai 4 con il film The last days on Mars del 2013 diretto da Ruairi Robinson. Critiche arrivano da My Movies che definisce il film come ”un esordio alla regia con una storia già usurata”. Giona Nazzaro su Il Manifesto non è della stessa idea sottolineando come si ”giochi al tavolo dei generi senza inibizioni fra fantascienza e horror gotico fondamentalista”. Le citazioni poi a Mission to Mars di Brian De Palma sono una chicca da appassionati ed esperti di cinema. Il pubblico di Imdb (Internet Movie Database) boccia la pellicola con un 5.5 su 10 con oltre 30mila giudizi. Il trailer, clicca qui per il video, ci fornisce alcune interessanti anticipazioni che possono orientare la nostra scelta stasera. The last days on Mars va in onda stasera su Rai 4 e potremo seguirlo anche in diretta streaming, grazie a Rai Play, sui nostri dispositivi mobili cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
CURIOSITÀ
Tra i protagonisti di questo film figura l’attrice britannica Romola Sadie Garai nata a Hong Kong nell’agosto del 1982. Il suo esordio nel mondo dello spettacolo e per la precisione al cinema è avvenuto nel 2002 nella pellicola Nicholas Nickleby diretta da Douglas McGrath. L’anno seguente ha collaborato con il cineasta Tim Fywell per la realizzazione del film Il profumo delle campanule e nel 2004 con Guy Ferland per il film Dirty Dancing 2. Nel corso della propria carriera tra le pellicole che hanno riscosso un maggior consenso di pubblico ci sono senza dubbio Amazing Grace di Michael Apted, L’ombra del sospetto di Richard Eyre, One Day di Lone Scherfig e Suffragette di Sarah Gavron. In televisione è invece stata protagonista di diverse film tv come King Lear e serie di una certa visibilità come Emma e The Hour.
IL CAST E LA REGIA DEL FILM
Questa sera, lunedì 11 settembre alle ore 21,00 viene trasmesso sulle frequenze di Rai Quattro il film di genere fantascienza The Last Days on Mars. Si tratta di una pellicola realizzata nel 2013 in Gran Bretagna per la regia di Ruairi Robinson, soggetto scritto da Sydney J. Bounds e sceneggiatura di Clive Dawson. È frutto dell’investimento eseguito dalla casa cinematografica della British Film Institute in collaborazione con la Irish Film Board e la Fantastic Films, la fotografia è stata eseguita da Robbie Ryan, le musiche della colonna sonora sono state scritte da Max Richter mentre la scenografia è di Robert Wischunsen Hayes. Nel cast figurano ottimi interpreti come Liev Schreiber, Romola Garai, Elias Koteas, Olivia Williams, Johnny Harris e Tom Cullen.
LA TRAMA
Sul pianeta Marte sta per essere portata a termine un’importante e delicata missione. Nello specifico un gruppo di ricercatori sta effettuando una missione internazionale per vedere se ci sono sul pianeta rosso segnali di vita. Tuttavia nonostante i buoni propositi e le enormi aspettative, sembra che le cose non vadano come programmato. Nonostante siano stati raccolti numerosissimi campioni di roccia attraverso le quali in realtà si è potuto constatare che non si è lontano dal poter affermare che ci sono seppur microscopiche alcune forme di vita, tutti gli scienziato sembrano alquanto sfiduciati e sono pronti a scrivere la parola fine a questa missione tanto impegnativa. Sta per essere pronta un’astronave che dovrà riportare sulla terra l’intero equipaggio alternandosi con un’altra equipe di esploratori che come questi dovranno fare ricerche per ben sei mesi sul pianeta rosso. Tuttavia nelle ultime ore che precedono la partenza alcuni astronauti decidono di ritornare all’interno del sito 9 ed ossia una valle alquanto cavernosa dove poter effettuare le ultime indagini. Qui nello specifico, uno scienziato sta provando a trivellare per capire se effettivamente si può parlare di vita su Marte oppure no, ma a causa di un terribile incidente, lo scienziato cade nel buco che aveva lui stesso creato trovando rovinosamente la morte. I vapori d’acqua sommergono il suo corpo, in poco tempo lo scienziato scompare dinnanzi agli occhi increduli e smarriti dei suoi colleghi. Tuttavia questi non sanno che tutto ciò è solo l’inizio di un’immane tragedia. Infatti i batteri che popolano Marte iniziano ad infettare tutto l’equipaggio di ricercatori e pian piano li trasforma in veri e propri zombie che iniziano a seminare morte e distruzione uccidendo tutti gli scienziati terrestri non infettati.