In occasione della sua pubblicazione nel 2008, Gran Torino è stato accolto in maniera molto positiva dalla critica. Per quanto riguarda i pareri più interessanti condivisi dalla stampa italiana, vi segnaliamo quello di Roberto Nepoti per La Repubblica, il quale nella sua recensione rivela che “Clint dice cose molto importanti con estrema, classica semplicità”, dal momento che “nel raccontarci la storia di Walt Kowalski (…) convoca temi come il razzismo, il rapporto padri-figli, nientemeno che la capacità di amare”. Per Valerio Caprara de Il Mattino, invece “Gran Torino è un film volutamente piccolo e minuzioso, riflessivo ma attraversato da furiose acmi d’azione, in apparenza divagante e accomodante ma in sostanza compatto e severo”. Se non volete perdevi il capolavoro di Clint Eastwood in onda questa sera su Rete 4, vi ricordiamo che è possibile seguire la diretta streaming attraverso i vostri dispositivi semplicemente collegandovi a questo link. (Agg. di Fabiola Iuliano)



CURIOSITA’ SULLA PRODUZIONE DEL FILM, LA CRITICA E I PREMI

Una pellicola drammatica che è stata affidata alla regia di Clint Easwood che si è occupato anche della produzione con Bill Gerber e Robert Lorenz. Il soggetto e la sceneggiatura sono stati scritti da Nick Schenk e Dave Johannson, le case di produzione che hanno preso parte al progetto sono Double Nickel Entertainment, Gerber Pictures, Malpaso Productions, Village Roadshow pictures e Warner Bros che ha gestito anche la distribuzione del film in Italia. il montaggio della pellicola è stato realizzato da Joel Cox con le musiche della colonna sonora che sono state composte dallo stesso Clint Eastwood con Kyle Eastwood e Michael Stevens, la scenografia è stata ideata da James J. Murakami ed il trucco dei personaggi è stato curato da Kimberly Jones e Tania McComas. La pellicola è stata realizzata in USA nel 2008 con la durata di 116 minuti circa. Il film è piaciuto moltissimo alla critica e ha ottenuto buoni incassi al botteghino, totalizzando quasi 270 milioni di dollari nel Mondo. Gran Torino ha ricevuto una nomination ai Golden Globe per la migliore canzone. Si tratta del tema principale del film , intitolato anch’esso Gran Torino, e scritto ed interpretato dal pianista e cantante Jamie Cullum insieme allo stesso Eastwood. Ai National Board of Review Award il film è stato compreso nella rosa dei 10 film migliori dell’anno e ha vinto il premio per il miglior attore protagonista e per la migliore sceneggiatura originale. Gran Torino ha ricevuto anche numerosi riconoscimenti internazionali fra cui, in Italia, il David di Donatello e il Ciak d’Oro come miglior film straniero. Nella stessa categoria il film ha vinto, in Francia, anche il Premio Cesar. (Fonte Wikipedia)



CLINT EASTWOOD ALLA REGIA

Gran Torino, il film in onda su Rete 4 oggi, mercoledì 13 settembre 2017 alle ore 21.15. Una pellicola drammatica diretta ed interpretata nel 2008 da Clint Eastwood (Gli spietati, Il texano dagli occhi di ghiaccio, Lo straniero senza nome). Nel cast anche suo figlio Scott Eastwood (La risposta è nelle stelle, Suicide squad, Fast & furious 8), Christopher Carley (La mia vita a Garden State, Leoni per agnelli, Miss nobody) e Brian Haley (Baby birba – Un giorno in libertà, Mars attacks, Piccoli campioni). Il titolo del film deriva dall’automobile prodotta dalla Ford per il mercato americano fra il 1968 e il 1976 e commercializzata prima semplicemente come Torino e dal 1972 come Gran Torino. Il film è piaciuto moltissimo alla critica e ha ottenuto buoni incassi al botteghino, totalizzando quasi 270 milioni di dollari nel Mondo. Ma vediamo adesso la trama del film nel dettaglio.



LA TRAMA DEL FILM DRAMMATICO

Walt Kowalski (Clint Eastwood) è un operaio oggi in pensione della Ford. L’uomo, ormai vedovo, è un reduce della Guerra di Corea e vive nella periferia urbana colonizzata dagli immigrati, tanto che tutti i suoi vicini sono di origine asiatica. Walt è profondamente razzista e disprezza in particolare proprio gli asiatici. Con la famiglia ha pochissimi rapporti, l’unico figlio che sembra interessarsi a lui, Mitch (Brian Haley), in realtà sembra solo aspettare la sua parte di eredità. Walt è anche molto malato, perché ha un cancro ai polmoni che lo sta lentamente uccidendo. Quando i suoi vicini, di etnia Hmong, vengono attaccati da una banda di teppisti, Walt interviene, ma solo quando il diverbio raggiunge il suo giardino che intende proteggere. I vicini però vedono in quest’atto qualcosa di eroico e tutta la comunità Hmong crede di avere trovato in Walt un protettore. L’uomo vede così arrivarsi in casa, da parte dei vicini, dolci e fiori, che però finiscono quasi tutti nella spazzatura. Il figlio dei vicini, Thao (Bee Vang), come punizione per aver tentato di rubare la Ford Gran Torino di Walt, viene assegnato dai genitori proprio all’anziano burbero. Il ragazzo dovrà servirlo per una settimana. Walt impara così a conoscere le usanze e le caratteristiche di questo popolo che tanto disprezzava, scoprendo pian piano un affetto e un rispetto che non prova più da tempo nè per la sua famiglia nè per i suoi connazionali.