IL FILM CON SALVATORE ESPOSITO

Le sale cinematografiche italiane vivranno oggi, giovedì 14 settembre 2017, il debutto del film Veleno. Una pellicola diretta da Diego Olivares e presentata all’edizione di quest’anno del Festival del Cinema di Venezia, una denuncia alla contaminazione della Terra dei Fuochi, messa in ginocchio dai rifiuti tossici. Il cast è composto da Massimiliano Gallo, Salvatore Esposito, protagonista della serie Tv italiana Gomorra, Miriam Candurro, Marianna Robustelli, Gennaro di Colandrea e Luisa Ranieri. Nel film è presente anche Nando Paone, in un cameo, mentre la trama si ispira ad una storia vera, in cui si seguiranno da vicino le vite di una delle comunità che vivono nel territorio campano. 



LA TRAMA

Veleno mette al centro la storia di Rosaria e Cosimo, una famiglia che verrà colpita duramente alle conseguenze della contaminazione del territorio in cui vivono. Una vita a contatto con la paura e la corruzione, ma anche con la possibilità di essere colpiti dalle malattie. Fattori che non riusciranno a scalfire il legame della coppia con la loro terra. Rosaria e Cosimo vivono in un paesino in provincia di Caserta, all’interno di una di quelle comunità in cui tutti conoscono tutti e dove spesso la vita di ogni famiglia si intreccia con quella delle altre. Uniti ed in bilico su un baratro tangibile, causato dal veleno che non ha infiltrato solo il terreno, ma che ha corrotto i suoi prodotti e l’acqua, così come gli animi e gli intenti. Una lotta continua contro l’indifferenza ed un’unità ritrovata solo grazie alla tragedia, che spinge gli esseri umani a fare fronte comune ed a ritrovare il senso perduto della solidarietà, forse mai emersa prima. 



UN TEMA SCOTTANTE MA CON UNA GRANDE STORIA D’AMORE

L’intento del regista Diego Olivares è di raccontare quanto avviene nella Terra dei Fuochi, uno dei temi più scottanti del nostro Paese e di vivere il tutto tramite “una grande storia d’amore”. Come dichiarato dal regista a L’Espresso, ha iniziato a lavorare a questo progetto con la consapevolezza che avrebbe corso il rischio di essere visto come un lavoro cinematografico sulla Terra dei Fuochi, quando in realtà questa fa da contorno a quell’amore che lega i due protagonisti. Sarà infatti questo forte sentimento a spingere Rosaria e Cosimo a non abbandonare l’altro ed a ritrovare un forte senso di dignità. Durante la presentazione, Olivares ha inoltre voluto ricordare che il suo film è stato realizzato in memoria di un familiare del produttore Gaetano di Vaio, uno dei contadini di quei luoghi e morto in seguito ad un tumore.

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