La medicina aveva fatto parte della sua vita solo perché aveva vestito i panni della dottoressa Addison Montgomery in Grey’s Anatomy, ma l’attrice Kate Walsh ha dovuto realmente farci i conti quando le è stato diagnosticato un tumore al cervello. La sua vita è cambiata radicalmente nel 2015: fortunatamente quel male non era a uno stadio avanzato, quindi per i medici è stato possibile rimuoverlo chirurgicamente con successo. E ora può raccontare la sua esperienza: lo ha fatto in un’intervista a Cosmopolitan, spiegando che tutto era nato da un malessere generale. Inizialmente pensavano che fosse legato allo stress per le numerose ore di lavoro. A un certo punto l’istruttore di pilates le fa notare comportamenti insoliti nella parte destra del corpo, mentre lei si accorge di avere difficoltà a finire le frasi, oltre al fatto di tendere a destra durante la guida. Decide allora di rivolgersi a un medico e di sottoporsi a degli esami. «Ho fatto una risonanza magnetica, e sai che è grave quando, senza perdere tempo, ti dicono che il radiologo vuole vederti». Fino ad allora le parole “tumore al cervello” non facevano parte della sua vita, ma poi se ne è dovuta fare una ragione.
“COME UN PICCOLO LIMONE NELLA MIA TESTA”
Quando il medico le disse che aveva un tumore al cervello, Kate Walsh stentata a crederci. Per fortuna si portò il suo assistente: «Sono dovuta andare a chiamarlo in modo che potesse prendere appunti, perché non ero in me. Non avrei mai potuto immaginare una cosa simile». Una notizia inaspettata e che l’ha gettata nello sconforto. Non si sapeva se fosse benigno, non potevano averne la certezza fino a quando non si fosse operata: il tumore era più grande di cinque centimetri. «Come un piccolo limone nella mia testa, e stava facendo un po’ di danni: c’era molto gonfiore e aveva cominciato a causarmi dolori alla testa», ha raccontato Kate Walsh. L’attrice cominciò a non avere più la percezione della profondità, si sentiva oppressa e al tempo stesso sollevata perché sapeva che ciò che le stava accadendo non era frutto della sua immaginazione. Quest’esperienza ovviamente l’ha spinta a condividerla con gli altri per invitare tutti alla prevenzione: «Tutto questo mi ha fatto capire l’importanza di sottoporsi a controlli periodici, e per questo motivo ho voluto partecipare alla campagna di sensibilizzazione della Cigna».