L’ATTACCO AI NOISERS

Nel corso della prima puntata di X Factor Mara Maionchi ha platealmente palesato la sua stizza nei confronti di chi canta solo in inglese. “Siamo in Italia, bisogna cantare in italiano” ha dichiarato furiosa la Maionchi ad una band – The Noisers – esibitisi nella prima puntata. La Maionchi ha però voluto svelare questa sua dichiarazione nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica, dove le si fa presentre che ormai oggi i giovani ascoltano solo musica straniere: “Proprio per questo. Eccheca… cantate in italiano. – ribadisce Mara – A parte che quando cantano in inglese non si capisce niente, ma poi sei italiano? Fammi sentire cosa dici. – poi ricordando proprio i Noisers dichiara – Però con quel gruppo napoletano l’ho dovuto ammettere: che palle, erano bravi”. (Anna Montesano)



RITORNO IN GRANDE STILE A X FACTOR 2017

Il suo ritorno dopo alcuni anni di assenza da quel palcoscenico televisivo che l’aveva fatta conoscere al grande pubblico è una delle novità più gustose della nuova edizione di X Factor, l’oramai storico talent show in onda su Sky Uno e che ha riaperto i battenti lo scorso 14 settembre con le prime audizioni: nel rinnovato parterre di giudici, Mara Maionchi è certamente la più attesa anche se la produttrice discografica originaria di Bologna non ha mai veramente reciso il cordone ombelicale che la legava al programma condotto da Alessandro Cattelan, dato che dal 2014 al 2016 è stata comunque protagonista di Xtra Factor, il “dopo-show” nella fascia notturna che dà voce ai protagonisti della puntata appena conclusa. Ad ogni modo, la Maionchi ha già spiegato, nel corso della conferenza stampa di rito nella quale i quattro giudici si sono prestati alle domande dei giornalisti, che il suo ruolo nell’undicesima stagione di X Factor non cambierà assolutamente e che continuerà ad essere quella che è stata in passato: “Puntiamo ancora al successo” ha affermato la produttrice felsinea, aggiungendo che però questo si conquista solo con “lavoro e tanta fatica”.



UN’INTERVISTA A MARA MAIONCHI

E proprio perché è uno dei giudici più in vista della nuova stagione, attorno a Mara Maionchi (come pure per Levante, new entry assoluta del talent show) c’è la maggiore curiosità dal momento che i ritorni hanno sempre un sapore speciale e nel suo caso si tratta di uno dei nomi di punta per il format prodotto da FremantleMedia Italia. In una video-intervista concessa di recente al webmagazine FareMusic e postata anche sulla propria pagina Facebook, la Maionchi ha parlato di questa nuova esperienza, dicendo di non sentirsi tanto preoccupata dal fatto di “non essere in linea con l’attualità musicale” e di curarsi soprattutto non solo di quello che si ascolta oggi, ma “di quello che si ascolterà domani”. A proposito invece della nuova sezione dedicata quest’anno agli Inediti degli artisti in gara, la Maionchi dice la sua sul concetto di cantautorato e di contaminazione dei linguaggi, affermando che “in una canzone di un giovane autore è importante che si capisca se vi sia dell’ispirazione e una struttura che le permetta di stare in piedi da sola” e che “è importante la scoperta di nuovi generi e arrangiamenti dal punto di vista sonoro”.



LA POLEMICA CON GIÒ SADA

Dopo la messa in onda della puntata inaugurale con le audizioni e le esibizioni dei primi artisti, una delle polemiche più roventi della settimana appena trascorsa riguarda proprio Mara Maionchi che ha avuto modo di dire la sua sull’imperante esterofilia della musica in Italia e ha finito per scatenare la reazione di Giò Sada, il cantautore barese vincitore della nona edizione di X Factor. La Maionchi è infatti letteralmente sbottata quando sul palco è salita la band partenopea dei The Noiserz, rei a suo dire non solo di avere un nome inglese ma di scrivere e cantare anche nella lingua della perfida Albione. Per questo motivo, nelle ultime ore Giò Sada ha voluto rispondere all’invettiva della produttrice e, attraverso il proprio profilo Instagram, ha pubblicato un video in cui afferma che “è giusto cantare in italiano per diffondere la lingua” ma che non è il caso di fare polemica se qualcuno predilige l’inglese. Al momento non è ancora arrivata la replica del vulcanico giudice bolognese, ma è probabile che questo sarà un argomento di discussione che tornerà d’attualità anche nel corso delle prossime audizioni.