Campione del mondo e velista acclamato, Giovanni Soldini è riuscito a raggiungere la vittoria a fine anni ’90, grazie ad una barca che è entrata, come lui, nella storia. Si tratta dell’Open 60 Fila, ma non è stato solo il mezzo a portarlo fino alla gloria. Si ricorda, infatti, il salvataggio di Isabelle Autissier nella terza tappa dell’Around Alone del ’98, come sottolinea lo specializzato Giornale della Vela. Questa sera, lunedì 25 settembre 2017, Giovanni Soldini sarà ospite di Che fuori tempo che fa e di Fabio Fazio, all’interno del salotto di Rai 1. Di recente, il velista ha rilasciato un’intervista a Universinet.it, in cui ha sottolineato quanto sia stata difficile la sua adolescenza, vissuta nell’ombra dei due fratelli maggiori. Dal confronto con i coetanei fino al suo forte desiderio di ribellarsi contro una visione del mondo che non gli calzava a pennello.



L’INTERVISTA A LA REPUBBLICA

Le parole di Giovanni Soldini a La Repubblica risuonano ancora nella loro verità. Il mare di plastica di cui ha parlato in una recente intervista è una denuncia all’inquinamento delle acque non solo italiane ma mondiali. Il navigatore e velista più celebre del nostro Paese non ha dubbi sul fatto che il primo cambiamento deve avvenire nella ‘testa della gente’. Il mondo è arrivato così ad un punto critico, che spinge ad ipotizzare come nel ‘2050 ci sarà più plastica che pesci’ nei mari. Secondo Giovanni Soldini la trasformazione e la salvezza della nostra terra parte innanzitutto da un cambiamento culturale nelle popolazioni, a partire da se stessi e dalle abitudini quotidiane, proiettati verso un miglioramento progressivo. Per esempio potrebbe essere utile una diminuzione del consumo di acqua potabile in bottiglie di plastica, che a suo dire anche di fronte ad un trattamento da parte di comuni e governo, non si sa mai dove finiscano davvero.



LA VITA E LA CARRIERA DI GIOVANNI SOLDINI

Nato nel maggio del ’66, Giovanni Soldini è il terzo figlio di papà Adolfo un industriale tessile di Milano e fratello del famoso regista italiano Silvio. Attualmente vive nella provincia di La Spezia con moglie e quattro figli. La passione per la vela nasce fin dall’adolescenza, grazie all’incontro con il navigatore Vittorio Malingri negli anni ’80 ed il successivo impiego nel cantiere nautico. La sua prima traversata dell’Atlantico avviene quando Giovanni Soldini ha appena 16 anni, ma tanto basta per convincerlo a lanciarsi verso il mondo della navigazione in modo diretto. Vince la regata translatantica Rally for Cruisers a fine anni ’80, ma è La Baule-Dakar del ’91 a renderlo famoso. Nel 2000 riceve un riconoscimento dall’allora Presidente francese Jacques Chirac per aver salvato Isabella Autissier durante una competizione.

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