Sophia Loren si è raccontata a tutto tondo sul Corriere della Sera, in una lunga intervista che ha visto come assoluto e totale protagonista forse l’attrice italiana più famosa al mondo, la vera icona di donna mediterranea. 83anni appena compiuti, una carriera infinita, un fascino incredibilmente ancora attuale e un memoria storica e aneddotica ancora perfettamente “sul pezzo”: «mi alzo alle 5 ogni mattina, non ho mai cambiato le abitudini. Guardo la tivù per le notizie. Leggo, controllo la posta, faccio sempre qualcosa perché sono abituata a lavorare e questo sarà per sempre», spiega la sempreverde “ciociara” nel cuore degli italiani per innumerevoli generazioni. Quando le viene chiesto dal collega un ricordo per i suoi attori preferiti, su quelli inglesi tituba un po’ e poi afferma, «Vivien Leigh, Laurence Olivier, vorrei tanto parlare come loro, ma ci devi nascere..» e poi arriva al suo vero, forse unico amore “professionale”. «Marcello Mastroianni, l’amore della mia vita, professionale eh… Eravamo proprio una bella coppia, non provavamo mai, io le battute le sapevo tutte a memoria, per carità, lui un po’ meno, ma dopo dieci minuti era perfetto». Solo professionale? Non lo sapremo mai, di certo rappresentano nell’immaginario di tanti la coppia più ammaliante e seducente dell’intero cinema italiano.



IL CARCERE, IL BRODINO E LE SUORE

L’intervista prosegue tra ricordi, famiglia e nuovi progetti per i prossimi tempi: ma è su un punto che ci soffermiamo e che ci sembra di voler trarre come spunto interessante – e verrà affrontato anche oggi in puntata a Pomeriggio 5 con il servizio dedicato di Barbara D’Urso -. Riguarda il periodo difficile e triste del carcere, arrivato nel 1982 per quella famosa denuncia di mancata dichiarazione delle tasse per circa 12 milioni di lire: ma Sophia Loren, se potesse tornare indietro, rifarebbe quei 17 giorni di carcere a Caserta? «Dopo 40 anni la Cassazione ha stabilito che fu un errore del commercialista… Comunque sì, andrei lo stesso. Mi sono trovata meglio di quanto immaginassi, le suore mi avevano messo in cucina, facevo il brodino. Sapevo di non meritarlo, ma l’ho fatto quasi per esperienza». Ricordando quello spiacevole ma alla fine comunque importante aspetto della sua lunga vita, la bella Sophia non risparmia una risposta assai eloquente sul presidente della Repubblica Pertini che all’epoca rifiutò di accordarle la grazia. «Lo rivide dopo?» e la Loren, caustica, «no». Nulla da dire, una risposta ancora una volta da diva.

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