Fu il personaggio che non dice alcuna parola nella sua apparizione nel film di Stanley Kubrik, Shining. Una apparizione da poco, ma inquietante come il clima del film proponeva. Barry Dennen, morto a 79 anni di età dopo una brutta caduta lo scorso giugno che gli aveva provocato danni cerebrali irreparabili, resta per tutti, almeno quella generazione degli anni 70 che amò a livello mondiale il film Jesus Christ Superstar, Ponzio Pilato. Ma in realtà Dennen ebbe una vita tumultuosa, ricca di incontri e apparizioni cinematografiche. In Shining faceva una breve comparsa senza aprire bocca nel ruolo del sorvegliante estivo del terribile Overlook Mountain Hotel, cedendo il posto al sorvegliante invernale, Jack Nicholson con la sua famiglia, che qui avrebbe sperimentato l’orrore senza fine dell’albergo stregato. Nel suo mutismo Bill Watson, impersonato da Dennen, lanciava una sorta di premonizione spaventosa a Nicholson. Per Jesus Christ invece Dennen aveva calcato per ben 700 volte le assi dei palcoscenici nel ruolo di Ponzio Pilato, sin dalle prime rappresentazioni che portarono allo splendido film tratto dall’opera rock di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, oltre naturalmente ad apparire nel film nel ruolo più ingrato dopo quello di Giuda, il governatore romano che lascia Gesù nelle mani del popolo ebreo “lavandosene le mani”.
Secondo quanto riportano versioni non accertate, sarebbe stato proprio Dennen a suggerire di fare una versione cinematografica dell’opera teatrale. Ma chissà come andarono le cose. Quello che è certo è che l’attore scomparso giocò invece un ruolo cruciale nel lancio della carriera della stella hollywoodiana Barbra Streisand, che invece non gli diede mai il merito che lui meritava. Si sa che la Streisand è sempre stato un personaggio arrogante. Arrivato a New York nel 1960, Dennen si era già aperto la strada nel mondo teatrale quando conobbe la giovane Barbra in cerca di notorietà. Divennero amanti e lui la introdusse alla gente giusta. Come prima cosa la fece partecipare a un concorso per talenti emergenti in un localino gay del Greenwich Village e quindi insegnandole tutto quello che ci vuole per trovare successo. Lo si può leggere nella sua autobiografia My Life with Barbra, dove fuoriesce la sua delusione e la sua amarezza per il trattamento da ingrata che lei poi le riservò. Va detto che Dennen a poco a poco stava scoprendo la sua omosessualità, cosa che per ovvie ragioni aiutò lei ad allontanarsi da lui. Ma la vita aveva per lui in serbo altre possibilità: alla fine del decennio si trasferì a Londra e qui finì per far parte dell’opera rock più famosa di ogni tempo, appunto Jesus Christ Superstar. Dennen è apparso in parti minori in tanti film, anche Titanic (una piccola parte nel finale del film, dove interpretata l’uomo che prega mentre la nave affonda), Batman, Ragtime, Una poltrona per due. Ma per tutti resterà sempre l’ambiguo governatore romano che lasciò che Gesù venisse ucciso.