Il magazine di Playboy è stato fondato nel 1953 in quel di Chicago. Il suo fondatore, Hugh Hefner, ha creato un vero impero erotico che ha lasciato il segno, anche oggi, giornata in cui si è diffusa la notizia della sua morte. Playboy però, non era solo una rivista con belle donne da guardare, almeno, questo è ciò che sosteneva il suo “papà” quando parlava della sua creatura. Il giornale esce a cadenza mensile e al suo interno da anni, si trovano servizi fotografici di nudo artistico femminile. Le conigliette però, sono alternate da articoli di costume, moda, sport ed anche politica. Le famose PlayMate, nascono l’anno dopo la pubblicazione del primo numero. Siamo nel 1954 infatti, quando compare la sua figura, per poi apparire nel maxi poster da attaccare nel 1955. A posare nuda fu Janet Pilgrim, segretaria dell’epoca di Hefner. La donna, all’epoca oltre ad essere la segretaria del magnate, era anche la coniglietta del mese e la sua amante. Il confine tra vita privata e lavoro quindi, si fondeva insieme, creando una distanza infinitesimale tra privato e pubblico.
Playboy, la rivoluzione soft di Hefner: Marylin Monroe la prima a posare senza veli
La rivoluzione sessuale e il cambio di rotta che ebbe modo di introdurre Playboy, non furono assolutamente di poco conto. Il magazine non proponeva pornografia ma regalava agli estimatori, dei nudi soft che venivano – per questo – accettati e distribuiti con più trasparenza e sviluppo. Il paginone centrale del primo numero pubblicato nel dicembre del 1953, costava 50 centesimi e al suo interno, compariva una esordiente quanto bellissima Marilyn Monroe. Il logo della celebre rivista, fu disegnato appositamente da Art Paul. In seguito, Hefner dichiarò che scelse il coniglio proprio per beffeggiare un tipico atteggiamento sessuale. In italiano per esempio, con il termine Playboy, si definisce da sempre un “donnaiolo” affascinante e non necessariamente ricco ma con tanta voglia di mondanità, un ego smisurato e la spiccata tendenza a vivere immerso tra i piaceri della vita. Tra i più celebri playboy italiani, citiamo: Gianni Agnelli, Alessandro Ruspoli e Gigi Rizzi. Il maggiore boom economico della rivista, si ebbe a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Ancora oggi però, Playboy rappresenta molto di più di una semplice rivista, in piedi – gloriosamente – da oltre 60 anni.