Al via la prima stagione di Di borgo in borgo, lo spin-off del Kilimangiaro in onda su una Rai 3 ancora orfana di Che tempo che fa. Sarà Camila Raznovich a rimpiazzare Fabio Fazio nell’access prime time della rete, con un programma di stampo naturalistico in onda per quattro settimane alle 20.40. Alle falde del Kilimangiaro riprenderà a ottobre: Raznovich è più che confermata alla conduzione, all’indomani del risultato eccezionale delle scorse tre edizioni. Di borgo in borgo è un programma a metà tra il documentary e il contest, che trae ispirazione diretta (anche) dal Borgo dei borghi in onda dal 2013. Si parte questa sera, con un percorso già tracciato tra Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo e Sicilia. I luoghi colpiti dal terremoto ricopriranno un ruolo di rilievo all’interno della prima puntata. Borghi feriti, ma con tanta voglia di ricostruzione. Una “ricostruzione” che è metafora del cammino di tutela a cui tutti sono chiamati a partecipare. Non solo paesaggi: arte, cultura e persone la faranno da padrona, in un ritratto di un’Italia che per quanto martoriata ha ancora la voglia di rimettersi in gioco.
LA PUNTATA
Domenica 3 settembre, Camila sarà in Umbria, a Spello, città nota per via delle sue leggende d’amore, opere d’arte e tradizioni colorate. Immancabile la tappa nell’Assisi di San Francesco, dove si parlerà di storia tra fede e leggende. Si prosegue con Fabio Toncelli, il documentarista “cacciatore di paesaggi” che nel suo viaggio dal Friuli alla Sicilia ha scoperto decine di località straordinariamente affascinanti. Prima tappa, Venzone, la cittadina vincitrice dell’edizione 2017 del Borgo dei borghi. Ma Venzone vuol dire anche speranza: risale al ’76 il tragico terremoto che seminò morte e distruzione in quel di Udine. In quell’occasione, Venzone riuscì a riscattarsi, ed è oggi d’esempio per i centinaia di comuni colpiti dal sisma del 2016. E poi ancora i borghi di Cefalù in Sicilia, Castel di Tora nel Lazio, Fontanellato in Emilia Romagna e Anghiari in Toscana.