E proprio la celebrazione dei primi 80 anni di Raoul Casadei è stato il fil rouge di una intervista che il musicista e compositore originario di Gatteo (Forlì-Cesena) ha concesso qualche tempo fa a La Repubblica, ripercorrendo non solo una carriera sessantennale, ma rievocando anche dei gustosi aneddoti a beneficio dei lettori. Inoltre, Casadei ha spiegato che fa uno strano effetto oggi per molti assistere ai concerti dell’oramai storica Orchestra Casadei, diretta adesso da suo figlio Mirko: “A volte alcuni spettatori gli ricordano che tantissimi anni prima c’ero stato io sul palco”. In quel periodo, che in Italia è coinciso sostanzialmente con quello che fu chiamato “il boom del liscio” (e che vide la nascita di numerose scuole di ballo e di orchestre simili), Raoul Casadei era perennemente in tour per l’Italia e, proprio nei ricordi di suo figlio, partiva in pullman sempre con una chitarra in mano e, quando tornava da questi viaggi, non dimenticava mai di portargli un piccolo regalo. (Agg. di R. G. Flore)



IL “RITORNO” A TECHETECHETÉ

Nonostante abbia compiuto da poco 80 anni (lo scorso 15 agosto), quello di Raoul Casadei è un nome noto anche ai più giovani: questa sera comparirà, e non è la prima volta, nella nuova puntata di Techetechetè su Rai1. Casadei è un musicista e compositore italiano, ricordato soprattutto per aver incrementato la diffusione del ballo liscio. Ma partiamo dagli albori della sua carriera e cioè quando, appena diplomatosi, Raoul Casadei inizia la professionbe di maestro elementare, che condurrà per circa 17 anni. Non era però quello il suo destino: a sedici anni, infatti, inizia ad appassionarsi alla musica grazie a suo zio Secondo, direttore della più famosa orchestra Casadei di liscio romagnolo (fondata da lui nel 1928), che gli regala una chitarra. Raoul inizia alla fine degli anni ’50 inizia a partecipare agli spettacoli dell’Orchestra Casadei fino a quando lo zio decide di rinominare la sua formazione Orchestra Secondo e Raoul Casadei.



RAOUL CASADEI DALL’ESORDIO CON LO ZIO A RE DEL LISCIO

Un’Orchestra che diventerà in poco tempo la più nota di sempre: basti pensare che negli anni ’60 diffonde la musica da ballo romagnola in tutta l’Italia e i loro concerti supereranno i 365 annui, visto che capitana ce ne fosse più di uno al giorno. Ma sarà negli anni ’70 che Secondo e Raoul conosceranno il boom del liscio; in questi anni nascono brani che sarebbero poi stati i punti saldi del genere: Ciao mare, Simpatia, La mazurka di periferia, Romagna e Sangiovese, Romagna Capitale, Tavola grande. L’Orchestra Casadei è sulla cresta dell’onda: partecipa a manifestazioni come Festivalbar (1973), Festival di Sanremo (1974) e ad Un disco per l’Estate (1975). Nel 1980 Raoul Casadei si ritira dal palcoscenico ma non lascia l’Orchestra che continua a gestire da dietro le quinte. Nel 2001 l’Orchestra passa nelle mani di suo figlio Mirko Casadei che la rivoluziona e la ribattezza beach band portandola ancora più vicina alle nuove generazioni.

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