UNA CARRIERA DA RECORD

A dieci dalla scomparsa, Rai 1 ricorda il celebre tenore italiano Luciano Pavarotti con la serata evento Pavarotti, un’emozione senza fine condotta direttamente dall’Arena di Verona da Carlo Conti. Un sentito omaggio ad uno dei più grandi artisti dello scorso secolo, capace con la sua arte di tenere alto il nome dell’Italia in tutto il Mondo. Pavarotti è nato a Modena il 12 ottobre del 1935 da padre che lavorava come fornaio per l’Arma dei Carabinieri. La prima parte della sua vita lo ha visto nelle vesti di insegnante di Educazione fisica per poi dedicarsi con grande passione allo studio di canto con il tenore Arrigo Pola. Agli inizi degli anni Sessanta incomincia ad affermarsi come artista di livello internazionale dotato di enorme talento, interpretando al Teatro Municipale di Reggio Emilia il ruolo di Rodolfo ne la Boheme di Puccini per la direzione del maestro Francesco Molinari Pradelli. Da li in avanti una escalation verso una carriera che non ha eguali anche in ragione della straordinaria generosità che lo ha sempre distinto.



UNA DELLE SUE ULTIME INTERVISTE

In una delle sue ultime interviste, Luciano Pavarotti ha parlato al quotidiano L’Eco di Bergamo, del suo debutto con l’opera di Donizetti raccontando: “La seconda opera che ho cantato è stata Lucia di Lammermoor. L’ho cantata due mesi dopo aver debuttato e risale a prima di Natale del 1961 ad Amsterdam. Da allora sono sempre stato con questo vostro, anzi nostro, gigante.. ”. All’epoca aveva da poco subito un’operazione chirurgica evidenziando come essa avesse cambiato la sua vita ma allo stesso tempo rimarcando grande ottimismo per il futuro: “Come sono cambiate le mie giornate dopo l’operazione? Non mi sono mai fermato. Ora insegno, studio per conto mio, faccio un po’ di ginnastica e mi alzo pian piano dal letto. Sono in ripresa, i risultati non tarderanno ad arrivare ”.

Leggi anche