È emozionato Nek sul palco dell’Arena di Verona per la serata in onore di Pavarotti. Canta l’Ave Maria e l’emozione è poi trasmessa anche al vasto pubblico che applaude coinvolto alla sua esibizione. In una recente intervista Nek, al secolo Filippo Neviani, ha svelato che dietro alla sua allegria e al suo fare sempre sicuro si nasconde una grande debolezza: «La solitudine. – ha rivelato a Grazia in un’intervista di qualche tempo fa. Ha poi raccontato – Quando finisco un concerto ed entro in albergo, per 30 secondi provo un’amarezza micidiale. La morte non mi spaventa, perché non credo sia la fine, ho fede. Non temo il dolore fisico, perché lo sopporto, ma la solitudine mi mette malinconia. Viaggio solo perché so che posso tornare». (Anna Montesano)
IL CANTANTE DÀ APPUNTAMENTO A TUTTI
“Ciao a tutti, sono qui all’arena di Verona, ho appena finito di fare le prove” È con queste parole che Filippo Neviani, in arte Nek, in un video pubblicato sui suoi profili social ha dato appuntamento a tutti i suoi fan per la serata in ricordo di Luciano Pavarotti. “Come vedete il palco alle mie spalle è allestito perfettamente, il tempio della musica classica c’è, domani su Rai Uno anch’io per questo bellissimo appuntamento in ricordo del cantante più grande del mondo”. L’artista, che ha scelto come location per il suo ultimo filmano proprio il Backstage, ha mostrato in anteprima il palco che questa sera accoglierà, uno dopo l’altro, tutti i cantanti che renderanno omaggio all’indimenticabile tenore, per una serata che tutti gli appassionati di musica, di certo, non possono perdere. Il suo video, che in poche ore ha collezionato moltissimi like, è stato preso di mira dalle sue fan, che di certo non si lasceranno scappare l’occasione di rivedere il loro beniamino in tv. Per visualizzare il filmato, potete cliccare qui. (Agg. di Fabiola Iuliano)
IL PERIODO MIGLIORE DELLA SUA VITA
Va in onsa oggi l’attesa serata evento Pavarotti, un’emozione senza fine. Una manifestazione per omaggiare e ricordare a dieci anni dalla prematura scomparsa il grande Luciano Pavarotti. Tra gli artisti che saliranno sul palco dell’Arena, figura anche il nome di Filippo Neviani meglio conosciuto dal proprio pubblico con il nome d’arte di Nek. Per lui questa è senza dubbio una stagione molto positiva anche grazie alla collaborazione con il rapper milanese J-Ax dalla quale è nato un vero e proprio tormentone come Freud. Infatti, in una recente intervista il cantante ha evidenziando come questo sia il periodo migliore della propria vita: “Qual’è la parte della mia vita migliore? Sinceramente: questa. È uno dei periodi più belli della mia vita. Io un Sanremo come quello che ho fatto nel 2015 lo auguro a tutti. Oggi ho finalmente la consapevolezza per godermi quello che mi sta succedendo. Quando ero giovane, ero più attento a piacere agli altri, a convincere tutti. Oggi se non piaccio a qualcuno me ne faccio presto una ragione, take it easy”.
LA SUA SECONDA GIOVINEZZA ARTISTICA
Nek in un’intervista rilasciata a Vanity Fair ha parlato dell’album Unici ed in particolare di come stia vivendo una sorta di seconda giovinezza artistica e non solo. Sull’ultimo lavoro discografico uscito nel 2016 e dal quale è stato estratto lo scorso marzo il singolo Freud ha rimarcato: “Fare un disco è come fare un viaggio, una continua sorpresa, vedi dal finestrino qualcosa che non ti aspettavi, ti fermi a curiosare, prendi tempo: le canzoni sono come fiori chiusi, devi fare in modo che si aprano nel modo più dolce possibile. Un disco così elettronico però non lo avevo mai fatto, e sono contento di come la mia elettronica rimanga “umana”. Poi ha voluto enfatizzare il concetto di seconda giovinezza artistica: “La seconda giovinezza ti viene con l’entusiasmo, la curiosità: il mondo visto con occhi da curioso è un gran bel mondo. E poi determinate scelte artistiche mi hanno permesso di sbocciare di nuovo, come andare a Sanremo, rimettermi in gioco, 18 anni dopo che Laura non c’è mi aveva cambiato la vita, con un pezzo non sanremese”.